Esce il prossimo 3 novembre “THE SELF YEARS”, la raccolta “ragionata” dei Diaframma. Quindici brani, selezionati nel periodo 1998/2017, più un inedito, “Giorni”, realizzato con la collaborazione e gli arrangiamenti di King of the Opera.

Band mai ferma, con una produzione discografica imponente e migliaia di concerti, i DIAFRAMMA sono un elemento culturale imprescindibile per comprendere le trasformazioni di un Paese, il nostro, alla continua ricerca di un’identità che ha via via smarrito in questi ultimi venti anni, sacrificando coraggio e creatività sull’altare del facile e riconoscibile. Soprattutto, ha perduto la voglia di ridere di sé, come elemento di esorcizzazione e reazione positiva.

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DIAFRAMMA è una delle band seminali del rock italiano degli ultimi 40 anni con una produzione immensa e un’evoluzione che poche band possono vantare in Italia. Ancora in attività dopo numerosi cambi di formazione e un temporaneo scioglimento, l’unico componente della formazione originale rimasto è il cantante, chitarrista e autore FEDERICO FIUMANI, perno da sempre della formazione. Si forma a Firenze tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80; agli esordi alla voce si sono avvicendati Nicola Vannini e Miro Sassolini.

Alla fine degli anni ’70, Federico Fiumani, fortemente influenzato dal punk d’oltremanica, forma con i compagni di liceo Gianni Cicchi, batterista, e Salvatore Susini, bassista, i C.F.S. che si dibattono tra cover di gruppi punk e sporadiche produzioni proprie. I C.F.S., il cui nome scaturisce dalle iniziali dei cognomi dei tre, si esibiscono tra feste scolastiche e piccoli locali fiorentini.

Nel 1980, dopo la sostituzione di Salvatore Susini con Leandro Cicchi, fratello di Gianni, il gruppo cambia nome in Diaframma, ispirandosi al componente della macchina fotografica, e allacciando uno stretto rapporto con l’arte audiovisiva e con una certa letteratura simbolista.

Le sonorità e i testi si affrancano dal punk, abbracciando tematiche più vicine a gruppi come Cure e Joy Division. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini e gli propongono di entrare nel gruppo come cantante. Nello stesso anno verrà pubblicato il 45 giri d’esordio “Pioggia/Illusione Ottica” che riceverà ottima accoglienza da critica e pubblico, così come il mini LP “Altrove” (Contempo Records, 1983).
Nel dicembre del 1983 il gruppo estromette, poco prima delle registrazioni dell’LP d’esordio “Siberia”, Nicola Vannini, per inserire come nuovo cantante Miro Sassolini.

La svolta per la band fiorentina, arriva nel 1984 grazie al produttore discografico Sergio Salaorni che cura la produzione artistica, gli arrangiamenti e le registrazioni di “Siberia”. Il disco verrà poi inserito al 7º posto tra i 100 dischi italiani più belli di tutti i tempi sulla rivista Rolling Stone.

Nel 1984, i Diaframma vengono scritturati dalla neonata IRA records, che include due loro brani (“Siberia” e “Delorenzo”) nella compilation manifesto dell’etichetta: Catalogue Issue, nella quale compaiono anche pezzi di Litfiba, Moda e Underground Life. Subito dopo esce l’LP Siberia, caratterizzato da una profonda impronta post punk e da testi molto legati alle tematiche simboliste care alla new wave dell’epoca.

Nel 1985 esce l’EP “Amsterdam” dove l’omonima canzone tratta da Siberia, viene rivista e incisa in una nuova versione con i compagni di scuderia Litfiba, cantata da Piero Pelù e Miro Sassolini assieme: nel lato B trovano posto “Elena” e “Ultimo Boulevard” incisi dai soli Diaframma.

Poco dopo la pubblicazione dell’EP, escono dal gruppo i fratelli Cicchi, rimpiazzati al basso da Leandro Braccini e alla batteria da Alessandro Raimondi; con questa formazione il gruppo finisce la tournee di Siberia ed entra in studio nell’aprile del 1986 per registrare il 7″ I”o ho in mente te””, cover del brano dell’Equipe 84.

Nell’ottobre dello stesso anno esce il loro secondo lavoro, 3 volte lacrime”, molto più eclettico e maturo per testi e arrangiamenti, presenta una perfetto intreccio tra la musica e la potente voce di Miro Sassolini.

“Boxe” esce nel 1988, completamente autoprodotto, edito dalla Diaframma Records; purtroppo non riscontrerà il successo di pubblico e critica sperati, e nel dicembre del 1988 Federico Fiumani e Miro Sassolini decretano lo scioglimento del gruppo.

L’anno successivo Fiumani ingaggia però due nuovi elementi, Massimo Bandinelli al basso e Fabio Provazza alla batteria, e prendendosi in prima persona l’onere di cantare nel 1989 licenzia l’EP “Gennaio”.

La Ricordi mette sotto contratto i nuovi Diaframma che, con Fiumani tornato all’apice della creatività, pubblicano nel 1990 “In perfetta solitudine”, prodotto da Vince Tempera. Divergenze con il management portano Fiumani a mettere fine al contratto. Nel 1991 il gruppo pubblica “Da Siberia al prossimo week-end”, compendio di vecchi brani riarrangiati e cantati da Federico Fiumani, con la presenza di due inediti.

Il 1992 sancisce il ritorno dei Diaframma nel circuito indipendente con “Anni luce”, disco scarno e ruvido, che prosegue lo stile iniziato tre anni prima con Gennaio.

Due anni più tardi con “Il ritorno dei desideri”, prodotto da Gianni Maroccolo, il gruppo torna alla Contempo Records, e si avvale della collaborazione di Mara Redeghieri, Pino Gulli e numerosi altri artisti del Consorzio Produttori Indipendenti.

Nello stesso anno esce il primo lavoro solista di Federico Fiumani, “Confidenziale”, la registrazione di un concerto dal vivo con solo chitarra e voce.

Le atmosfere rock de Il ritorno dei desideri vengono confermate anche nei successivi “Non è tardi” (1995) e “Sesso e violenza” (1996), così come lo stato di grazia della vena compositiva di Fiumani, sempre più solido leader del gruppo.

Bisognerà attendere due anni per “Scenari immaginari” (1998), disco giudicato dai più sottotono, così come il seguente “Coraggio da vendere” del 1999.

Dopo l’uscita di un bootleg, “Live al Rototom”, e di una raccolta di inediti, “Le canzoni perdute”, nel 2001 con “Il futuro sorride a quelli come noi”, Fiumani ritrova l’ispirazione dei tempi migliori, per un lavoro che riprende alcune atmosfere e sonorità del periodo new wave di metà anni ’80. Al disco segue una reunion-lampo con Miro Sassolini, che porterà all’uscita della raccolta “Sassolini sul fondo del fiume” e ad un estemporaneo concerto celebrativo al Tenax di Firenze.

Del 2002 l’appena meno ispirato “I giorni dell’ira”, seguito due anni dopo da “Volume 13”.

Grazie alla diffusione di internet, inizia una riscoperta di culto del gruppo fiorentino che porterà nel 2005 alla pubblicazione di “Passato, presente”, album contenente versioni inedite e remix di classici del passato interpretati tra gli altri da Subsonica, Madaski e Cristina Donà; e nel 2008 all’ album tributo “Il dono – Artisti vari interpretano i Diaframma” contenente cover di artisti come Le luci della centrale elettrica, Dente, Marlene Kuntz, Tre allegri ragazzi morti, Zen Circus, ecc.

Tra i due lavori di riscoperta il leader dei Diaframma trova spazio per il suo secondo disco da solista, “Donne mie” (2006)

Nel frattempo arrivano l’irriverente e pungente “Camminando sul lato selvaggio” (2007) e l’ottimo “Difficile da trovare” (2009), cui seguirà una lunghissima serie di concerti con un seguito di pubblico forse mai riscontrato dal gruppo.

Nel maggio 2011 viene pubblicato “Live 09-04-2011” registrato dal vivo al Viper Theatre di Firenze e che vede ospiti Marcello Michelotti dei Neon, Andrea Chimenti e Miro Sassolini, che cantano due brani ciascuno.

Il 17 gennaio 2012 esce “Niente di serio” che vede la partecipazione di Gianluca De Rubertis del duo Il Genio.

Il 16 novembre 2013 esce il nuovo disco “Preso nel vortice”. Sono presenti nel disco interventi di Gianluca De Rubertis (Il Genio) ed Enrico Gabrielli. Oltre a loro, nell’album anche Marcello Michelotti (voce dello storico gruppo fiorentino Neon), Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Alex Spalck dei Pankow.

A fine 2015 esce il brano “Buchi nell’acqua” scritto e interpretato in coppia con Piero Pelù in formato 10 pollici.

Il 25 settembre 2016 esce il disco “Siberia Reloaded 2016” in cui la band reinterpreta interamente in disco Siberia inserendo 6 brani inediti e 7 tracce strumentali di Gianni Maroccolo.

Formazione attuale

· FEDERICO FIUMANI – CHITARRA E VOCE (1980-)
· LUCA CANTASANO – BASSO (2010-)
· LORENZO MORETTO – BATTERIA (2006-)
· EDOARDO DAIDONE – CHITARRA (2013)

Annunciate anche le prime date del tour:

13/10 Busto Arsizio (Va) Teatro Sociale
04/11 Carpi (Mo) ATP Music Club
11/11 Padova, Circolo Mame
16/11 Ferrara, Sala Estense
24/11 Sant’Egidio della Vibrata (Te) – Dejavu
25/11 Roma, Jailbreak Live Club
01/12 Sassari, the Hour
02/12 Cagliari, Fabrik
12/01 Bologna, Locomotiv
19/01 Fontanafredda (PN) – Astro Club

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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