Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
“Silvio d’Amico”
DELLA MORALE E DEGLI AFFARI DELLA CITTÀ
da
Carlo Goldoni
Saggio degli allievi del III anno del Corso di Recitazione
diretto da
Gábor Zsámbéki
Teatro Studio “Eleonora Duse”
Via Vittoria, 6 – Roma
Dal 1 al 5 febbraio 2014
Ore 20,45
Il regista ungherese di fama internazionale Gábor Zsámbéki , storico Maestro della University of Theatre and Film Arts di Budapest , ha ideato per gli allievi del III anno dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica un percorso di studio su testi di Carlo Goldoni – da La bottega del caffè a Il giocatore, da Il Campiello a La villeggiatura, da Una delle ultime sere di carnovale a I pettegolezzi delle donne e La guerra , un viaggio attraverso personaggi e situazioni diverse, sotto un unico titolo : DELLA MORALE E DEGLI AFFARI DELLA CITTÀ
“Due personaggi de La bottega del caffè, Don Marzio e Ridolfo – dice Gábor Zsámbéki – saranno il filo conduttore di questo viaggio nelle commedie di Goldoni. Osservando la routine quotidiana, commenteranno le abitudini e gli “affari” degli abitanti della città. Don Marzio annota, rileva nei personaggi comportamenti da piccoli mostri. Diversamente, Ridolfo, desidera comprenderne le debolezze e aiutarli. I lati perversi, i piccoli giochi e gli eventi scandalosi saranno oggetto di un dibattito sulla morale, come giudicare e soppesare gli atti delle persone.
Ho trovato negli studenti dell’Accademia un terreno fertile. Abitualmente, con i miei attori, cerco di educare alla creatività, spingo l’attore a non essere strumento passivo, semplice esecutore. Questi giovani hanno un buona percezione del teatro, alcuni di loro già possiedono un talento teatrale maturo.”
Lo spettacolo debutterà al Teatro Studio “Eleonora Duse” sabato 1 febbraio e resterà in scena fino al 5 febbraio, tutte le sere alle ore 20,45
Siamo particolarmente grati al M° Zsámbéki – dice il Direttore dell’Accademia Lorenzo Salveti – per l’affetto e la generosità con cui ha messo a disposizione dei nostri ragazzi la sua grande esperienza ; e per aver accettato di condividere con i giovani allievi quel suo ‘sguardo’, così acuto, profondo e per noi nuovo, su un Goldoni tutto da riscoprire.