David di Donatello, trionfa Paolo Virzì con La Pazza Gioia: miglior regia e miglior film. A Stefano Accorsi e Valeria Bruni Tedeschi migliori attori protagonisti. Benigni premiato per la carriera.
La sessantunesima edizione dei David di Donatello sancisce il trionfo di “La pazza gioia” di Paolo Virzì che ha raccontato i disagi mentali con una delicatezza che evidentemente ha colpito anche i giurati dopo aver avuto un enorme successo al botteghino.
“Ho voluto fare un film al femminile ed è a tutte le donne con cui ho lavorato che dedico questa vittoria”, ha detto Virzì nel suo discorso. “Questo film ha abbattuto le barriere tra la tragedia e la commedia, mi fa piacere che sia stato capito”.
Il Premio alla Carriera
“La vita è bella me lo ha detto il cinema. Il premio è di Nicoletta perché è da sempre al mio fianco, e mi piacerebbe che sia lei a dedicarlo a me”.
Visibilmente commosso il Premio Oscar Roberto Benigni ha ritirato il premio alla Carriera. A consegnarglielo, tra gli applausi scroscianti della platea, il regista Giuliano Montaldo, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano.
“È un premio che mi scalda il cuore e in una serata come questa, con una platea che neanche il Papa a San Siro, mi inorgoglisce ancora di più”
“Il cinema rende il mondo meno estraneo e nemico, è l’arte della vicinanza ed il cinema italiano è il più grande del mondo”
Ma il momento più surreale, a tratti comico, commovente della serata è stato il ritiro del premio come Miglior Attrice Protagonista da parte di una Valeria Bruni Tedeschi emozionatissima che ha voluto sul palco anche la sua compagna d’avventura in questo film, Micaela Ramazzotti.
Lunghissima ed alquanto bizzarra la sua lista di dediche del premio :
Non sapevo la cosa dei 45 secondi! Vorrei condividere questo premio con Micaela Ramazzotti. Senza Donatella, Beatrice non potrebbe esistere. Siamo un po’ come Stanlio e Ollio.
Ringrazio Franco Basaglia che cambiò radicalmente l’approccio della malattia mentale in Italia.
Ringrazio Paolo Virzì che mi guarda da anni con tenerezza, allegria e senza paura.
Ringrazio la mia amica Barbara che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno d’asilo e mi dette un po’ della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola. Ringrazio le mie amiche e i miei amici senza i quali non potrei vivere.
Ringrazio la mia povera psicanalista! Ringrazio Leopardi, Ungaretti, Pavese ma soprattutto Natalia Ginzburg, i cui libri mi illuminano e mi consolano.
Ringrazio Anna Magnani, Gena Rowlands e suo marito, De André, Chopin, mia madre, Brassens, mia sorella, mia zia.
Ringrazio di nuovo Paolo Virzì per avermi offerto di interpretare questo personaggio meraviglioso, triste, buffo e fantasioso e tutti i registi che mi hanno accolto nel paese della loro fantasia e in anticipo ringrazio quelli che forse mi accoglieranno ancora e mi permettono di vivere questa vita parallela che è il cinema.
Ringrazio gli uomini che mi hanno amata, che ho amato e anche quelli che mi hanno abbandonata (“e quelli che ti ameranno”, aggiunge la Ramazzotti; “Sì, questo… lo avrei detto dopo!”), perché mi sento fatta di tutti loro, ed è a loro che mi racconto.
Ringrazio gli sconosciuti che mi fecero un sorriso, un gesto, nei giorni più bui. Ringrazio i miei due meravigliosi bambini. Ecco. E grazie a voi. Scusatemi!
Gli altri premi
Incetta di premi per Indivisibili di Edoardo De Angelis e Veloce come il vento di Matteo Rovere con ben 6 statuette per uno.
A Stefano Accorsi, protagonista proprio di Veloce come il vento, il prestigioso Premio come Miglior Attore.
Ecco i premi:
- Miglior Film a ‘La Pazza Gioia‘ di Paolo Virzì
- Migliore Attrice Protagonista a Valeria Bruni Tedeschi per ‘La Pazza Gioia’
- Migliore Attore Protagonista a Stefano Accorsi per ‘Veloce Come Il Vento’
- Migliore Regista a Paolo Virzì per ‘La Pazza Gioia’
- Miglior Attrice Non Protagonista a Antonia Truppo per ‘Indivisibili’
- Miglior Attore Non Protagonista a Valerio Mastandrea per la sua interpretazione nel film ‘Fiore’
- Premio David alla Carriera a Roberto Benigni
- Migliore Sceneggiatura Adattata a Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola per ‘La Stoffa Dei Sogni’
- Migliore Sceneggiatura Originale a Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis per ‘Indivisibili’
- Miglior Film Straniero ad ‘Animali Notturni‘ di Tom Ford
- Migliore Musicista a Enzo Avitabile per ‘Indivisibili’
- Migliore Produttore ad Attilio De Razza e Pierpaolo Verga per ‘Indivisibili’
- Migliore Documentario a ‘Crazy For Football‘ di Volfango De Biasi
- Migliore Cortometraggio ad ‘A Casa Mia‘ di Mario Piredda
- Migliore Autore Della Fotografia a Michele D’Attanasio per ‘Veloce Come Il Vento’
- Migliore Regista Esordiente a Marco Danieli per ‘La Ragazza Del Mondo’
- Migliore Canzone Originale ad ‘Abbi Pietà Di Noi’, musica e testi di Enzo Avitabile per ‘Indivisibili’
- Migliori Effetti Digitali ad Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network per ‘Veloce Come Il Vento’
- Migliore Montatore a Gianni Vezzosi per ‘Veloce Come Il Vento’
- Miglior Scenografo a Tonino Zera per ‘La Pazza Gioia’
- Miglior Film dell’Unione Europea a ‘Io Daniel Blake‘ di Ken Loach
- Migliore Suono ad Angelo Bonanni, Diego De Santis, Mirko Perri e Michele Mazzucco per ‘Veloce Come Il Vento’
- Premio David Giovani al film ‘In Guerra Per Amore‘ di Pierfrancesco Diliberto
- Migliore Acconciatore a Daniela Tartari per ‘La Pazza Gioia’
- Migliore Truccatore a Luca Mazzoccoli per ‘Veloce Come Il Vento’
- Migliore Costumista a Massimo Cantini Parrini per ‘Indivisibili’