Si è svolta ieri la conferenza stampa di inizio riprese di Sight of Death del regista Alessandro Capone con un cast stellare: Danny Glover, Daryl Hanna, Rutger Hauer, Michael Madsen e Stephen Baldwin.

 

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Si respirava un pò l’aria dell’evento ieri intorno a Villa Borghese a Roma. Sono piombati alla Casa del Cinema per la conferenza stampa di inizio riprese le star Hollywoodiane che parteciperanno al nuovo film del regista Alessandro Capone.

Stiamo parlando, e chi ci segue sulla nostra pagina facebook lo sa già, di Michael MadsenRutger Hauer e Daryl Hanna  nei panni dei cattivissimi, Danny Glover e Stephen Baldwin come loro contraltari.

Ambientato in un futuristico 2047, la pellicola descrive la situazione politica e i suoi  mutamenti con l’avvento di un governo unico internazionale. Tanti paesi si erano opposti e tutti quelli che lo hanno fatto ora sono pressoché terra bruciata. Qui inizia il film che da una parte vede Ryan( Baldwin) nei panni di un agente dei ribelli e Sponge (Glover) che spedisce in missione il primo per raccogliere prove sui massacri compiuti dalla frangia più oltranzista del governo. A mettere i bastoni tra le ruote e non solo, ci penseranno il colonnello Asimov (R. Hauer) e il maggiore Anderson (D. Hannah) insieme a Lobo (M.Madsen) un mercenario senza freni e scrupoli. Un film con tanti effetti visivi girato un po’ in teatri e un po’ in location esistenti. Tra questi  un posto che sembra stato distrutto e bombardato nel pieno della città di Roma sulla via Prenestina (una ex area industriale).

Il cast, giunto un po’ in ordine sparso a causa dei diversi impegni, ha partecipato alla conferenza stampa ufficiale a ranghi ridotti.

Andrea Iervolino: “Questa è la prima produzione totalmente finanziata da AMBI. I soci di questa azienda siamo io e Monika Bacardi, imprenditrice che si occupa di filantropia. La missione  di AMBI in Italia è quella di unire l’industria italiana con quella americana per fare film adatti ad una distribuzione internazionale e quindi ecco la scelta di autori e registi italiani uniti a grandi star che ringrazio di aver aderito al progetto”.

Danny Glover: “Per me è un grandissimo onore avere il privilegio esser coinvolto in un progetto cinematografico italiano perché sono cresciuto apprezzando i grandi maestri italiani da Visconti a Fellini, per finire con le grandi commedie. Il cinema italiano è quello che mi ha fatto venir voglia di fare quel che faccio e diventare quel che sono. Questo film cerca di far vedere il punto in cui siamo arrivati oggi e mostrare quel che stiamo facendo al nostro pianeta. I problemi del riscaldamento globale sarà un nodo che prima o poi dovrà esser affrontato. Noi dobbiamo difendere il nostro pianeta.”

Michael Madsen: “E’ la terza volta che vengo in Italia. La prima volta venni durante un Thanksgiving e non ho avuto modo di vedere un granché, la seconda volta per la promozione di “Kill Bill” e quella volta ho avuto modo di apprezzare la bellezza della città. Ora mi sento un privilegiato a lavorare qui perché il nostro mestiere ci permette di visitare posti che altrimenti non avremmo mai visto. Io vengo da  Chicago e un tempo facevo il benzinaio. Probabilmente non avrei mai avuto la possibilità di visitare un posto come questo. Sono qui grazie al mio amico Bruno Rosato che mi rappresenta. Ogni tanto allontanarsi dai problemi di casa e vedere altre cose è una cosa piacevole. Ho sempre desiderato poter lavorare qui, aldilà di ogni frase fatta. Un film questo che ha una sceneggiatura molto interessante e il mio personaggio sarà anche condito da un po’ di umorismo oltre al mio lato abitualmente più dark“.

Stephen Baldwin: “Fare un film in questo paese per chi fa il mio lavoro è davvero una cosa importante. Sono onorato d’essere stato scelto per interpretare quest’opera che vanta un cast meraviglioso. Tutti noi siamo concentrati per dare il meglio, compresa la troupe tutta italiana e siamo convinti che il risultato che ne uscirà sarà davvero un bel prodotto.

Il mio personaggio in questo film, lo voglio dire, è quello che rappresenta un segno di speranza. Mi sono sempre piaciuti i film in cui c’è idea di speranza e redenzione. In questo c’è chi come me cerca di resistere e rappresentare lo spirito umano che si oppone alle forze del male. Appena mi hanno telefonato per chiedermi di partecipare al film e mi hanno fatto i nomi del cast ho accettato a scatola chiusa. E’ la seconda volta che mi accade dopo i “Soliti Sospetti”. L’altra sera giravamo con Rutger Hauer e lui è stato gentilissimo e mi ha ringraziato per il lavoro che facevo. Io per i 25 anni di lezione di cinema che ci ha regalato. E’ probabilmente anche grazie a persone come lui che facciamo questo mestiere”.

Alessandro Capone: “Una avventura incredibile questa! Diciamo che se si trattasse di un concerto avremmo tutti primi violini. Il piacere di vederli lavorare insieme e  notare l’amore che mettono nei loro personaggi è una cosa splendida. Sono attori che vengono da esperienze e mondi diversi ed è quindi anche curioso vederli messi insieme. Penso ad esempio a Michael e Rutger insieme: due mondi che si incontrano con contrasti di colore nel film, davvero affascinanti. Per me è una esperienza meravigliosa.”

“Il film è un action movie post atomico ma con contenuti. Sottotesto emergono critiche alla situazione del Pianeta e agli interessi economici che hanno portato ad una serie di disastri”.

Giunge un po’ in ritardo, ma con cortesia si concede anche Daryl Hanna la quale ci confida che la sua attrice preferita resta Giulietta Masina e vorrebbe tanto somigliarle. “L’immagine dell’Italia che ho visto ne “La dolce vita” mi ha rapita al punto da diventare punto di riferimento nel mio lavoro e se dovessi scegliere un posto dove vivere che non fosse il mio Paese allora verrei a stare qui. Trascorro il tempo libero dal set a passeggiare e il primo giorno l’ho fatto per otto ore di fila”.

Una lunga giornata che malgrado sia stata anche faticosa ci lascia una bellissimo ricordo per aver constatato la professionalità, e su questo non avevamo dubbi, ma anche l’estrema gentilezza di tutti gli attori.

Gentilezza che, se è ormai merce rara nella vita di tutti i giorni, quando è ricevuta da persone che sembrano “semidei” agli occhi di noi spettatori, lascia stupefatti e arricchiti.

Su tutti un umile e disponibile Stephen Baldwin che ci ha lasciato esterrefatti davvero . La magia del Cinema è anche questa!

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