Dal 20 al 21 gennaio 2024 la mitica Isabella Rossellini porta in scena “Darwin’s smile” al teatro Rossetti di Trieste
Isabella Rossellini, un nome che contiene moltitudini. Modella e attrice, cittadina del mondo, figlia di stelle immortali quali il regista Roberto Rossellini e l’attrice Ingrid Bergman, ma non finisce qui. Nel suo cuore, mantenuto giovane da una vivace curiosità, palpita l’amore non solo per lo spettacolo, ma anche per gli animali. Due passioni che, come afferma lei stessa, ha coltivato per anni credendole lontane anni luce l’una dall’altra. E chi potrebbe darle torto? Pensiamo al ragionamento che si nasconde dietro ogni movimento, ogni sguardo, ogni parola al cinema o a teatro. E ora pensiamo all’istintività del comportamento animale. Ebbene, è qui che si nasconde la carta vincente di “Dawin’s smile“, capace di riavvicinare il regno animale e quello umano in maniera spiritosa e sagace.
Darwin’s smile, le emozioni degli animali
Darwin’s smile è un one-woman-show ideato e interpretato dalla stella del cinema Isabella Rossellini. Lo spettatore si fa guidare in una serie di divertenti riflessioni sul regno animale, con le sue meraviglie e le sue bizzarrie, arrivando a parlare anche dell’animale più strano di tutti, l’uomo. Si segue il filo rosso dell’evoluzione, dalla coda del pavone al sesso delle lumache, e dietro ogni dato scientifico sbuca la meraviglia. Incardinando lo spettacolo sul libro di Charles Darwin “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”, la Rossellini riflette sul tema delle emozioni e sul nostro modo di esprimerle, spesso simile a quello dei nostri colleghi animali. Si parte, quindi, alla scoperta di curiosità meravigliose e bizzarre sul mondo animale e ad ogni esempio si legano in maniera sagace riflessioni sulla natura umana. Ci si inizia a chiedere quanto veramente gli uomini differiscano dagli animali o quanto in realtà condividano gli stessi fremiti interiori e ancestrali. Lo stupore di una gallina di fronte a fenomeni nuovi e sconosciuti ci ricorda il nostro? La tristezza di una scimmia si manifesta come quella di una madre?
Isabella, diva e scienziata
Vincente per questo one-woman-show dalle tinte scientifiche è il tocco personale di Isabella Rossellini. La sua personalità eclettica e curiosa le permette di costruire uno spettacolo godibile e intelligente. In primis la sua grande esperienza di attrice l’ha abituata ad osservare il comportamento umano, cogliendone sfumature, bizzarrie e meraviglie. La sua anima cosmopolita poi le ha donato uno sguardo ampio e multiforme, voracemente curioso e attento. Come una vera antropologa, riesce a cogliere le peculiarità di ogni cultura, dai gesti italiani al modo di dire no o sì in India, e da brava scienziata unisce i tasselli della sua ricerca, con un costante riferimento al mondo animale. E sta qui la grande svolta di “Darwin’s smile”, ossia la solida preparazione della Rossellini, etologa laureata. L’etologia, o biologia comportamentale, è una branca della biologia che studia il comportamento animale. Tutti, leggendo la parola “animale” pensiamo solo a cani, gatti e galline, ma “Darwin’s smile” ci dimostra come questo sia terribilmente errato. La verità lampante, ma che noi spesso facciamo l’errore fatale di dimenticare, è che l’uomo è un animale a tutti gli effetti. Grazie, quindi, ad una concreta preparazione scientifica e al suo animo curioso, Isabella Rossellini costruisce uno spettacolo che istruisce divertendo.
La regia di Murielle Mayette-Holtz non annoia di certo
Al fianco di Isabella Rossellini troviamo una regista d’eccezione, Murielle Mayette-Holtz. Attrice e regista francese con una ricca e solida carriera alle spalle, Murielle Mayette-Holtz è stata anche la prima donna a ricoprire il ruolo di Amministratrice generale della Comédie-Française. Diplomatasi al Conservatoire National Supérieur d’Art Dramatique ed entrata poi alla Comédie-Française, ha sempre dimostrato grande versatilità nell’affrontare commedie e tragedie, grandi classici e teatro contemporaneo. Questa sua preziosa cultura emerge nel suo approccio intelligente e vivace ad un testo dalle tinte scientifiche che potrebbero intimidire un pubblico in cerca di svago. Dimostrando sapienza e abilità pratica, la regia riesce nell’arduo compito di combinare mille stimoli, tra video, musica e inquadrature, mantenendo un ritmo costante e creando uno spettacolo vivo e intrigante.
La multimedialità: imparare divertendosi
Da ammirare è stato anche il sapiente impiego della multimedialità. Attraverso l’uso di una fotocamera e di un grande schermo alle sue spalle, la Rossellini proietta pagine di libri e gioca tra primi piani e campi lunghi. Musica, costumi, luci e video uniscono l’erudizione alla cultura pop, rendendo incredibilmente godibile l’intera esperienza. Il pubblico viene così coinvolto in maniera attiva. Senza mai perdersi nel torrente di informazioni scientifiche, si impara con leggerezza e piacere senza neanche accorgersene.