“La danza non regala niente a nessuno. Mi ha insegnato ad essere forte nei momenti di fragilità, a conoscermi profondamente, a sentire ogni parte del mio corpo, ad andare avanti sempre e comunque, a non aver paura. Non mi ha mai tradito, ricambiando tutto il mio amore”.
Grande determinazione e volontà ferrea sono necessarie per chi, come Elisabetta Testa, ha deciso di dedicare la propria vita alla danza. Un’arte che l’accompagna da sempre e che ha vissuto sul palcoscenico e dietro le quinte, condividendo momenti emozionanti con étoile del calibro di Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov.
Ma che cos’è, appunto, la danza?
Elisabetta Testa ha deciso di porre questa domanda a chi ne ha fatto la propria ragione di vita, raccogliendo 132 testimonianze in questo agile ma intenso volume di 88 pagine edito da Graus.
Tra le varie testimonianze presentate troviamo, ad esempio, quelle di Roberto Bolle, Lucia Lacarra, Vittoria Ottolenghi, Giuseppe Picone, Luciana Savignano, Vladimir Vassiliev, Maximiliano Guerra, Gheorghe Iancu, Kledi Kadiu con l’aggiunta, da parte dell’autrice, di una ricerca sul Gotha internazionale grazie all’album di fotografie ed immagini, in e fuori scena, tratte dal suo archivio personale.
Elisabetta Testa
L’autrice Elisabetta Testa, nata a Napoli, dove vive con le figlie Camilla e Cristiana, insegna danza classica dal 1981. Laureata in Lingue e Letterature straniere, si è trasferita a Boston (USA) dove, presso il “Boston Ballet”, ha approfondito la conoscenza del metodo Vaganova con Tatiana Legat. Critico di danza del quotidiano “Roma” e del periodico “Tuttodanza”, da molti anni collabora con il “Teatro San Carlo” in qualità di autrice di testi per i programmi di sala della stagione di opera e balletto.
Nel 2010, nell’ambito della manifestazione “Danza in fiera” a Firenze, le è stato assegnato il Premio Giornalismo “Monte dei Paschi di Siena – l’Italia che danza” e nel 2012 il “GD Awards” (giornaledelladanza.com) come “miglior giornalista di danza”. Ha creato le coreografie per lo spettacolo teatrale “Io speriamo che me la cavo”, regia di Maurizio Casagrande, in tournée in tutta Italia.
Graus Editore
Graus Editore rappresenta una realtà editoriale giovane e dinamica, con una spiccata propensione alla qualità dei prodotti letterari. L’obiettivo è proporre al lettore un’offerta completa, differenziata, sempre attenta alle nuove tendenze del panorama letterario nazionale e internazionale.
Le linee-guida editoriali sono essenzialmente tre: il riconoscimento della tradizione in autori già conosciuti al pubblico; la scoperta di talenti giovani in erba ed esordienti; la valorizzazione della letteratura del territorio campano e meridionale. Perseguendo tali princìpi si cerca di proporre ai lettori una visione contemporanea della realtà, orientata verso il cambiamento e il progresso, ma anche sempre attenta all’eco che la tradizione esercita su di essa.
La storia di Graus Editore è strettamente legata alla vita del suo fondatore Pietro Graus e alla sua pluriventennale esperienza nel settore. La casa editrice, nella sua veste attuale, nasce nel 2003 e vanta un catalogo di circa 600 titoli. Tra gli autori pubblicati spiccano i nomi celebri di Alda Merini, Maria Orsini Natale, Carla Fracci, Vincenzo Esposito, Anna Mazzamauro, Michele Prisco e Maurizio de Giovanni, cui si affiancano quelli degli esordienti: Giovanni Gregori e Enza Silvestrini. Attenzione particolare merita anche la cura prestata nella realizzazione dei cataloghi delle opere dell’artista Lello Esposito.
La collaborazione con il Museo egizio del Cairo e “Gli album del Centro di Studi Papirologici dell’Università di Lecce” costituiscono un ulteriore vanto della casa editrice. Molti i premi collezionati negli anni per l’editoria e i libri pubblicati, tra questi segnaliamo: il Premio Internazionale “Sebetia-Ter” (2005), il Gran Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Città di Pompei” (2005), il Premio “Utopia Lamonti Young” (2005), il Concorso Nazionale di Narrativa “Nati 2 volte” (2006), il Premio Letterario “Letizia Isaia” (2006 e 2007), il “Premio Vip” (2007), il Premio Nazionale “Megaris” (2008), il Concorso Letterario “La Vita Fugge” (2009), il “Premio Comunicare l’Europa” (2014).
La Graus Editore è attiva anche nel campo degli eventi culturali, tra cui si annovera la rassegna annuale “Approdi d’autore”, una kermesse culturale in cui letteratura, musica e spettacolo si fondono in un momento irripetibile nella suggestiva cornice dell’isola di Ischia, dove, incontri con autori, reading, serate musicali, cabaret, performance artistiche trasformano la cultura in intrattenimento.