Danza e Alchimia (Metodo FÜYA) di Damiano Fina
Il testo nasce per ritrovare la vera essenza della vita associata al ritmo di un umanesimo consapevole, capace di riunire ciò che da lontano ci richiama ai significati della storia, nonché alla metodologia applicata ai giorni nostri acquisendo un senso d’identità.
Il testo di Damiano Fina (Editore Independently published,159 pagine) illustra le molteplicità nel riscoprire valenze culturali di un vissuto riscontro, e di una validità nata da un viaggio di ritorno verso le origini, senza tralasciare l’avvenire, in direzione di una alchimia etica nel complesso di conoscenze pratiche con il sorgere di stili sperimentali.
Riconsegnare la danza a quanto è connesso alla presenza e al culto della divinità o all’oggetto di una particolare venerazione significa costituire un senso di libertà, quindi di un qualcosa di non violabile, sortendo l’entusiasmo e l’impeto di una ispirazione profonda, restituendo tale rapporto alla quotidianità artistica.
Il metodo FÜYA tratta la danza quale legame tra sacro e profano, interessandosi alla pedagogia che dalla disciplina coreutica trasmigra nella disciplina relativa ai problemi dell’educazione, e all’approfondimento teoretico, psicologico, didattico, cui dovrebbero aderire quei professionisti che si riconoscono nella definizione comune mantenendo una pluralità di modelli e orientamenti.
Il metodo FÜYA nasce da una ricerca tra quotidiano e simbolico ed integra le scoperte dell’autore nell’unità mente-corpo per riconoscersi parte di un complesso più ampio, inserendo le differenze, aprendosi all’autenticità dell’esistenza dando in cambio una certezza simbolica, in un’epoca di crisi e di ricerca di senso.
Le origini storiche e teoriche, le radici antropologiche, la coreologia e le evoluzioni nel tempo sono un’elaborazione avvincente per la connessione al mondo circostante. Tutto è ritmo, tutto è danza nella possibilità di rapporti concreti indirizzati alla realtà spirituale, o materiale.
L’autore
L’autore, Damiano Fina, è un artista e scrittore italiano, fondatore del metodo FÜYA (esplora il sacro attraverso il corpo e la danza). Dal 2004 la sua ricerca artistica è influenzata dall’alchimia, dagli antichi rituali della Grecia Classica, dagli insegnamenti del Maestro zen Dogen, dalla danza Butoh, dalla teoria Queer radicale e da continue letture e meditazioni.
Si è esibito a Londra, Parigi, Berlino, Solonicco, in Giappone e in vari festival italiani. Possiede un master in pedagogia dell’espressione. Oltre al presente libro ha al suo attivo anche la pubblicazione “La danza di Eros e Thanatos per una pedagogia queer” (2020).