Il 29 marzo scorso il regista e attore italoamericano John Turturro giungeva nella Capitale per promuovere il suo nuovo lavoro che lo vede nella triplice veste di regista, sceneggiatore e attore protagonista: il gigolò del titolo è proprio lui infatti.
Un cast stellare che vede di nuovo insieme e a distanza di 28 anni (parliamo di “Hanna e le sue sorelle” in cui John era poco più di una comparsa) il regista e Woody Allen dopo tanti anni lontano dalla regia . A completare un puzzle perfetto ci sono Sharon Stone e Vanessa Paradis in un ruolo complesso e ben riuscito oltre a Sofia Vergara.
Ieri l’esordio della pellicola nelle sale italiane era denso di promesse e tante incognite da parte di chi vi scrive.
Il risultato fortunatamente non è deludente per un film che m’è piaciuto molto e che nei giorni scorsi ho consigliato vivamente agli amici appassionati di cinema che conosco.
I dati del box office lo piazzano sullo scalino più basso del podio con poco più di 132000 euro, dietro soltanto a “Rio 2: Missione Amazzonia” e “Noah” che sfiora i 190000 euro.
Un avvio incoraggiante e che fan ben sperare perché il nuovo film di Turturro, il quinto da regista e a 3 anni da “Passione” (il documentario musicale presentato alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia), è un film davvero gradevole.
L’idea per la commedia, come raccontò il regista in conferenza stampa, nacque per puro caso . Una improvvisazione fatta a casa di un amico, una confidenza al proprio barbiere che si da il caso essere lo stesso di un altro attore e regista, ed ecco che entra in azione Allen ( è lui l’altro cliente del barbiere “chiacchierone”).
Molto spesso le cose migliori nascono in questo modo fortuito. John Ha iniziato facendo ridere un amico e fortunatamente ha finito per far ridere tutti noi.
Elettricista, idraulico e fioraio, Fioravante( questo il nome del protagonista) ha grandi abilità in tutto ciò che è manuale ma ha pure grandi doti estetiche nelle sue composizioni floreali. Si dedica a tutte queste attività a causa delle condizioni economiche non proprio ottimali, le stesse in cui si trova il suo amico Murray/ Allen dopo la chiusura del negozio di libri.
L’idea per arrotondare ulteriormente viene proprio a quest’ultimo solleticato dalle confidenze della sua dermatologa, una super sexy Sharon Stone (ce l’ho ancora in testa mentre siede sulla poltrona di casa sua…andate e mi direte!).
Ecco che i due diventano Virgil e Dan Bongo: gigolò il primo e improbabile quanto efficace protettore il secondo. Conoscendo i personaggi avrete già intuito quali spassose vicende vi farà vivere il duo.
Una parte, la prima, frizzante e farcita dalle battute che fanno parte del vocabolario di Allen. Un seconda che si fa più introspettiva quando Fioravante/Virgil incontrerà la vedova ebrea ortodossa Avigal ( Vanessa Paradis).
Due donne solo apparentemente lontane la Stone e la Paradis entrambe soffocate da una solitudine pesante che è anche simbolo dei nostri tempi e la sua crisi dei sentimenti. La stessa con cui ha imparato a convivere Fioravante e che sembra voler finalmente voler spezzare…
Come andrà a finire non è compito mio dirvelo ma le premesse perché vi divertiate e appassioniate ci sono tutte.
Un’opera che tocca un materiale “scottante” ma in punta di piedi e con un garbo cui ci siamo disabituati regalandoci il Woody Allen che invano cercavamo da un po’ di tempo e che tanto amavamo.
Ancora un colpo azzeccato per la Lucky Red che distribuisce il film: andate e fateci sapere.