Teatro Stabile Sloveno, Associazione culturale Spaesati e Glasbena Matica , in collaborazione con Primorski dnevnik e Slofest, sono i coproduttori dello spettacolo dal titolo Come diventare sloveni in 50 minuti che ha replicato nell’ambito della rassegna estiva Trieste Estate promossa dal Comune di Trieste sabato 16 luglio alle ore 21.00 al Civico Museo Sartorio a Trieste.
Ormai uno spettacolo rodato sulla scena triestina, quello proposto nella cornice del Sartorio. La squadra è quella che vede Daniel Dan Malalan, Stefano Bembi alla fisarmonica (che per l’occasione sostituiva Boštjan Zavnik) e il collegamento Skype con Alessandro Mizzi, regia di Sabrina Morena. La realizzazione dei video è a cura di Tomaž Scarcia, le slide sono firmate da Francesco Paolo Cappellotto, Silva Gregorčič ha invece realizzato i costumi.
Il giardino del Museo si è riempito del pubblico di ogni età. E tra una risata e un bicchiere di vino il pubblico ha potuto apprezzare la già dimostrata versatilità di Daniel Dan Malalan; il quale per circa un’ora e venti tiene una lezione intensiva sui modi di dire, sui giochi di parole possibili negli errori di pronuncia tra triestino e sloveno, senza tralasciare i piccoli luoghi comuni.
Lo spettacolo si ispira al testo “Come diventare sloveni in 40 minuti” di Laila Wadia, autrice indiana di nascita e triestina d’adozione, conosciuta per essere un’autrice molto vicina alle tematiche legate all’integrazione e alle sfumature multietniche.
Lo spettacolo diventa l’occasione per proporre grandi autori della tradizione slovena come Kosovel, Košuta e Gruden.
L’ingranaggio dello spettacolo è quello dello slide-show all’inglese, ma con in più la partecipazione del pubblico che si cimenta ad “andare alla lavagna”.
In una terra di confine come Trieste, ben si presta uno spettacolo di questo tipo. Uno spettacolo che diventa momento di scambio e condivisione.
Unica pecca, se proprio vogliamo cercarne una, forse un po’ troppo lungo, finendo per sembrare ridondante.
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