CATTIVISSIMO ME 3
Forte degli incassi mondiali ottenuti fino ad ora nel mondo, si parla di oltre 800.000.000 di dollari a fronte di 80 milioni di costi di produzione, esce anche in Italia il terzo capitolo di Cattivissimo Me, le avventure del Cattivo Gru e dei suoi piccolissimi e buffi aiutanti Minions.
Gru ha rinnegato la sua cattiveria, e con la neosposa Lucy è un agente investigativo pronto ad intervenire contro i supercriminali.
In questo episodio entra in scena Balthazar Bratt, ex divo in erba di una serie televisiva negli anni ‘80, caduto in disgrazia e nel dimenticatoio subito dopo il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Balthazar studia la sua vendetta per distruggere Hollywood sommergendola con enormi gomme da masticare rosa (tipo Big Bubble). Per fare questo ruba un gigantesco diamante e sfugge alla cattura di Gru, intervenuto per sventare la rapina. Verrà licenziato così come Lucy intervenuto con il grande capo per difenderlo.
Mentre cerca di tranquillizzare Agnes, la piccola adottata insieme alle altre due sorelle più grandi, che la situazione non è così critica, irrompe sulla scena uno strano messaggero che gli recapita un invito del fratello gemello Dru di cui Gru non è a conoscenza.
Pierre Coffin firma anche il terzo capitolo
Questo l’inizio del terzo capitolo firmato ancora una volta da Pierre Coffin per la Illumination Entertainment. Un terzo capito molto ben riuscito, il migliore tra i tre Cattivissimi (Minions a parte, di cui si attende il capitolo due). La storia è ben definita così come sono ben definiti personaggi e loro peso.
Il rischio infatti era quello di mettere troppo in evidenza i personaggi gialli dopo il grandissimo successo dello spin off a loro dedicato uscito due anni fa (e l’altrettanto successo del merchandising connesso) a discapito del vero protagonista. Ma questo non accade.
Ognuno è perfettamente al suo posto occupando equamente i giusti spazi. Gli amatissimi e buffi minions sono qui coinvolti in scene corali di grandissimo effetto e altrettanto divertimento (tra cui una fortuita apparizione a un talent canoro e una rocambolesca quanto improbabile fuga da…Alcatraz..).
Il vilain Balthazar risulta simpatico con gli ampi riferimenti alla musica e ai costumi anni ’80 (con una colonna sonora ad hoc). Anche se dubitiamo che il pubblico dei giovanissimi possa capire fino a fondo questo personaggio, proprio per non aver vissuto l’epoca di riferimento.
Riuscirà stavolta Pharrell Williams a vincere l’Oscar?
Nella colonna sonora torna la musica di Pharrell Williams, che già ottenne un successo planetario con “Happy”, di Cattivissimo me2 (inspiegabilmente non ottenne l’Oscar per la miglior canzone originale – lo vinse “Let it go” da Frozen).
Oltre ad un richiamo della sua “Freedom” che sottolinea una esilarante sequenza del film, Williams firma le due canzoni originali “Yellow Lights” e “There’s something special”, carine, ma non così incisive come “Happy”.
Ritroviamo le voci di Steve Carrel (esilarante) ancora qui interprete di Gru ma anche del gemello Dru, Kristen Wiig (Lucy) e Pierre Coffin che si destreggia con le voci e le strambe parole dei Minions (e si cimenta anche in una difficilissima canzone già diventata virale) a cui si aggiunge Trey Parker, notissima voce di South Park, che dà la voce al bizzarro Balthazar Bratt.
Anche il doppiaggio italiano resta invariato con le voci di Max Giusti (Dru e Gru), Arisa (Lucy) e new entry Paolo Ruffini (Balthazar Bratt).
Nonostante sia classificato come un film per bambini (noi lo abbiamo visto a Dubai e alla cassa si sono stupiti quando abbiamo chiesto i biglietti, e anche il merchadising è rivolto solo ai bambini, peccato), restiamo dell’idea che anche gli adulti possano divertirsi senza vergogna, così come accade oramai per molte pellicole animate.
Le avventure di Gru e soci non finiscono qui però.
Il finale è aperto e predice un quarto capito. Soprattutto a fronte degli incassi che sta ottenendo, difficilmente Illumination mollerà il colpo.