Caos liquido al Margutta RistorArte in mostra fino al 9 luglio, con ingresso gratuito, circa venti opere dell’artista piemontese dipinte con la tecnica orientale chiamata Ebru.
«Non si può scrivere sull’acqua»
questa frase pronunciata dalla nonna avrà avuto il sapore della sfida per Danilo Giannoni quando, per la prima volta, ha visto i quadri dipinti con l’ebru, tecnica che permette di disegnare sulla superficie liquida. Rimasto folgorato, da quel giorno ha dato inizio alla sua nuova vita da artista dipingendo quadri di grande formato. “Caos liquido” ha già girato in Europa, Cina e Stati Uniti ed è esposta in via Margutta 118 a Roma a cura di Francesca Barbi Marinetti.
Ebru, dal persiano (ebri) nuvoloso, rimanda al carattere labile e mutevole di quest’arte, una delle più antiche al mondo. Nata almeno 3000 anni fa e diffusasi lungo la via della Seta, l’ebru è arrivata fino in Turchia. Ed è proprio a Istanbul che Danilo Giannoni fa il suo primo incontro con questa tecnica. «L’ultimo giorno di vacanza in Turchia ho visitato il quartiere Sultanahmet, dove ho visto per la prima volta alcuni artisti locali che realizzavano opere con l’ebru». Da allora non sono più rientrato a New York, dove vivevo, ma sono rimasto lì per cinque anni.
Durante quel periodo, Giannoni ha studiato a fondo la tecnica trovandone la chiave artistica. Il grande formato delle opere e la stratificazione del colore lo ha reso il primo artista italiano ad applicare questo stile. In una vasca d’acqua introduce il colore che rimane a galla e diventa modellabile. Linee, venature, flussi di colore vengono disegnati letteralmente sulla superficie liquida e infine impressi su fogli di carta di riso. Il movimento viene congelato, immortalato per sempre.
«La mia arte viene sempre accolta con grande fascino. Il fatto, poi, che possa avere delle potenzialità applicative diverse da quelle puramente artistiche offre svariate possibilità. Designer e stilisti mi hanno contattato per avviare collaborazioni – spiega Giannoni – poiché, oltre che sulla carta, il disegno può essere impresso su altri materiali».
Aria, acqua, terra e fuoco sono gli elementi che predominano le opere esposte. Quasi una sorta di preambolo al prossimo progetto. «Sto preparando una mostra sulla creazione dell’uomo e della donna» – racconta l’artista.
«Passerò dunque da uno stile informale ad uno più figurativo».