Suoni, ritmi, elementi scenici. Poesia, leggerezza, spirito retrò. Corpo, voce, sospiri, respiri. Un connubio che conduce all’anima per ascoltare equilibri e muscoli del nostro fisico.
Rassegna Battiti. Dal 12 al 22 novembre. Segno distintivo del Teatro Furio Camillo, alla terza edizione.
Come ogni anno l’attenzione al corpo, allo spirito, alla mente e all’anima si concentrata sul fisico, sull’acrobatica e sul sentimento naif che contraddistingue la poetica degli spettacoli. L’arte circense è dunque protagonista. Si alterneranno sul palco compagnie italiane e straniere le quali racconteranno realtà sceniche contemporanee.
Càmbiale, in scena il 13 novembre, è stato un esempio sobrio e dal sapore retrò. I due protagonisti de la Compagnia FourHands Circus hanno delineato un quadro delicato composto di suoni e rumori con i quali si gioca, grazie all’uso degli elementi scenici. Le musiche si sono unite alla performance senza alcuna sbavatura.
Uno studio ove un interno caldo e un esterno piovoso convergono. Si impara, poi, a interagire. Due figure si conoscono per sbaglio e, entrando in contatto, corpo e respiro, voce e sospiri, creano un tono malinconico e divertente in stile clownistico.
Oltre che insieme, si è anche soli. Si vivono trapezio e stoffe evidenziando padronanza del corpo e consapevolezza dei movimenti, essendo ben attenti ai tempi di caduta e agli equilibri. Più affascinante la figura di lei sul trapezio, che, con morbidezza, lo sente suo e si sente sicura.
I corpi entrano in contatto. I ricordi riaffiorano. Fotografie sparse, ombrelli, palline, pezzette per pulire sono l’insieme che rende lo spettacolo fruibile anche ai bambini, perché semplice e di facile lettura.
Càmbiale, forse, non è una delle esibizioni più eclatanti alle quali abbiamo assistito al Furio Camillo, ma rimane pur sempre un dettaglio importante per comprendere la sperimentazione del corpo, fluido e leggiadro, del lavoro che c’è dietro per arrivare al pubblico, e soprattutto quanto l’immersione nell’ascoltarsi sia magica.
E quanto il dono della parola sia pregiato e da non sottovalutare.
Introduzione alla rassegna Battiti una mostra che accompagna il percorso degli artisti tra clave, cerchi e trapezio. I loro movimenti esposti grazie alla maestria delle foto del CSF Adams di Roma che catturano l’occhio dello spettatore e dove, soprattutto, quelle in bianco e nero risultano essere atmosferiche e più efficaci e intense.