Si è svolta al Micca Club, dal 13 al 16 dicembre, l’ottava edizione del Rome Burlesque Festival.
Questa manifestazione, voluta e creata nel 2005 da Alessandro Casella, direttore artistico del celebre locale capitolino, ha visto le esibizioni di star planetarie di questa arte : Jo Weldon, newyorkese, considerata una delle tre migliori performer mondiali; l’esotica Suri Sumatra, metà londinese e metà indonesiana; la berlinese Marlene Von Steenvag; le star nazionali, apprezzate anche all’estero, la divertente Scarlett Martini e la seducente Dixie Ramone ed infine, le beniamine di casa, nate e cresciute all’interno dell’Accademia del Burlesque del Micca Club, Giuditta Sin, Sophie D’Ishtar, Albadoro Gala e Candy Rose.
Le serate sono state presentate dall’imbonitore di altri tempi Sior Mirkaccio e dallo stesso Alessandro Casella, assistiti dalla bella Miss Maria Freitas. Spazio anche alla musica dal vivo dei Velvettoni, di Luca Filastro e di Emanuele Urso con la sua band.
Spazio anche per siparietti retrò del corpo di ballo charleston e tip tap di Criss BlueBell.
Ma procediamo con calma e vediamo cos’è il Burlesque.
Alcuni lo definiscono : “Seduzione e ironia che convivono in una forma d’arte tutta al femminile, leggera e sofisticata al tempo stesso, condita da una buone dose di esibizionismo e da un gusto estetico orgogliosamente retrò.”
Le origini del Burlesque, dall’italiano burla, risalgono all’Inghilterra del Seicento, anche se solo nell’Ottocento smise la sua funzione di critica letteraria burlesca, parodistica e satirica, per divenire una forma di passatempo leggero, simile alla extravaganza e alla burletta, per lo più comico e cantato. Questa evoluzione inglese produsse le light operas di Gilbert & Sullivan e perdurò nei siparietti delle riviste.
Ma è negli Stati Uniti, alla fine dell’Ottocento, che il Burlesque venne rivitalizzato grazie ad una trasformazione di stile, genere e contenuti, che gli fece assumere una funzione di spettacolo di divertimento per adulti, imperniato su scene comiche a sfondo erotico.
Il periodo aureo del Burlesque si può inquadrare dalla fine dell’Ottocento alla prima guerra mondiale, mentre nei decenni seguenti venne introdotto lo strip-tease e aumentarono le esibizioni di nudi scenici.
E oggi? Cos’è il Burlesque? Una moda irriverente, un gioco per adulti, uno stile di vita…? Forse tutte queste cose insieme. Fenomeno di massa e di nicchia al tempo stesso, il revival del Burlesque si è confermato in questo ultimi anni come un’inesauribile fonte di ispirazione per il cinema, lo spettacolo, la musica, il teatro, la danza, l’abbigliamento.
Portato di recente sui grandi schermi da Cher e Cristina Aguilera con l’omonimo film-musical “Burlesque”(2011)e osannato dal grande pubblico grazie al look e alle performance di Dita Von Teese, icona contemporanea del genere, il Burlesque è diventato oggetto di culto da parte di performer, ballerine, soubrette, coreografe, artiste, appassionate e fan in tutto il mondo.
Gli esperti lo chiamano Neo Burlesque o New Burlesque, per distinguerlo da quello della golden age.
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Thank you to all the wonderful people in Rome who made this night so lovely!