Brandon Sanderson è uno degli autori di genere fantasy e distopico più prolifico della sua generazione: con un’immaginazione che sembra non conoscere punti di arresto e un’originalità che lo rendono diverso da qualsiasi altro prodotto presente nel mercato editoriale, lo scrittore originario del Nebraska ha al suo attivo più di ventisette libri, pubblicati a partire dal 2005.
Il suo libro di debutto è stato Elantris, capolavoro fantasy in cui l’autore riflette moltissimo sulla religione e la sua importanza, in un contesto fortemente politico dove a farla da padrone solo le radici di un mondo magico, pressoché divino, disceso nell’oblio. Ed è proprio nella magia – e nelle sue derivazioni – che si concentra il lavoro di Sanderson, che ha addirittura stilato tre regole per il genere fantasy e che hanno a che fare tanto con il modo in cui il mondo magico deve essere spiegato ai lettori sia il modo in cui un personaggio risulta tanto più affascinante quanti più limiti ha con sé, che superano di gran lunga i poteri che ha a disposizione.
Da Elantris, inoltre, prende il via quello che viene definito Cosmoverso: un universo narrativo in continua espansione, che prevede un racconto che si dispiega su più pianeti e terre diverse e che, alla fine, dovrebbero portare ad un’unica storia epica, che i lettori possono tuttavia leggere in maniera autonoma e indipendente. Di questo cosmoverso fanno parte Elantris, Il Conciliatore e il mondo legato alla saga di Mistborn, che attualmente sta conoscendo un nuovo slancio commerciale, anche grazie al lavoro infaticabile di blogger e youtubers che stanno ponendo di nuovo l’accento sulla produzione di Sanderson. Attenzione che deriva dalla pubblicazione, da parte di Mondadori, di Giuramento, terzo volume della saga de Le Cronache della Folgoluce, i cui primi due volumi sono editi da Fanucci. Pur essendo un terzo volume – e quindi raggiungibile solo da chi abbia già letto i primi due capitoli – Giuramento è diventato immediatamente un vero e proprio oggetto di culto, una perla editoriale che ogni appassionato di lettura e di libri agogna tenere nella propria libreria.
Questo essenzialmente grazie alla mirabile cura che Mondadori ha seguito nel realizzare l’opera: si tratta di un volume mastodontico, la cui cover, se tolta, diventa una mappa di Roshar, la terra in cui la storia è ambientata. Inoltre l’edizione è arricchita da alcune fanart e da giochi grafici che sono un vero e proprio piacere per gli occhi. A questo si aggiunge anche una traduzione che, durante la lettura, permette al lettore di immergersi con facilità del mondo di Roshar, sebbene siano passati anni dall’ultimo volume della saga pubblicato in lingua italiana. Perché se è vero che un libro non può essere giudicato dalla copertina, è altresì corretto affermare che l’attenzione data all’estetica si rispecchia notevolmente nella cura alla traduzione e alla fluidità del racconto.
Nonostante conti più di mille pagine, Giuramento scivola davanti agli occhi con una facilità che non solo permette la più totale immersione, ma rende persino difficile posare il libro sul proverbiale comodino e allontanarsi dalle avventure delle terre devastate dalle tempeste. In Giuramento, inoltre, ritroviamo anche tutte le caratteristiche che gli amanti di Sanderson hanno ricercato in tutti i suoi libri, compresi i romanzi più di stampo young adult, come Il ritmatista, Steelheart e il recentissimo Skyward. Una forza immaginativa senza pari che va di pari passo con un uso coscienzioso della parola, che spessa diventa strumento e arma, con la quale Sanderson si diverte a giocare, creando nuovi significati a parole di uso comune, come nella migliore tradizione della distopia, genere a cui l’autore è comunque molto vicino.
Con Giuramento, infine, il cosmoverso voluto da questo giovane e geniale autore fa un passo avanti, espandendo i propri confini così come le proprie leggi. Tutto ciò sottolinea e conferma quanto Brandon Sanderson sia un autore che vale assolutamente la pena scoprire e che è degno di tutta l’attenzione che sta riscontrando in queste settimane.