Blade Runner 2049 è in arrivo nelle sale italiane a ottobre
il sequel di Blade runner, il cult del 1982 diventa una realtà
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…”
Chi non ricorda questa battuta finale? Ebbene sì, a distanza di 34 anni arriva il sequel del famoso cult movie, Blade Runner diretto da Denis Villeneuve. Nel cast tanti nomi tra cui Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto, Robin Wright e Dave Bautista che vedremo al cinema dal 5 ottobre 2017, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia. Il film è dunque ambientato 34 anni dopo i fatti raccontati nel primo, diretto da Ridley Scott, e tratto dal racconto di Philip K. Dick.
“Ho rifatto il film che mi ha spinto alla regia”
(Villeneuve)
Si annuncia come un gran bel film, con le atmosfere giuste proprio come l’originale, “Tono melanconico, molto fumo e sentimenti profondi” parola del regista canadese Villeneuve.
“Blade Runner è stato per me fondamentale – spiega Villeneuve, che lo ha visto a 15 anni. Per il suo impatto visivo è stato proprio questo film che mi ha spinto a fare il regista”. Di scena nel film, che ha come produttore esecutivo proprio Ridley Scott, l’agente K della polizia di Los Angeles che scoprirà un importante segreto che potrebbe costituire una grave minaccia per l’intera società. K si mette così alla ricerca di Rick Deckard, ex blade runner scomparso da oltre trent’anni.
“Non ho accettato a cuor leggero di fare questo film cult”
Spiega Villeneuve: “Volevo essere sicuro di fare qualcosa che fosse accettato dai fan, che fosse da una parte rispettoso dell’originale, ma anche diverso. Comunque – conclude – il cinema è arte. E non c’è arte senza rischio”.
E questo si vede in Blade Runner 2049: “Il clima è ulteriormente degenerato. Si è dovuto addirittura alzare un muro perché l’oceano non invada la città di Los Angeles. E poi – aggiunge – c’è stato anche un black out che ha distrutto di colpo tutta la memoria digitale e riportato il mondo all’analogico. Un modo, questo, di raccontare un mondo senza social, dove tutti oggi si specchiano come delle scimmie, e riportare l’uomo indietro alla natura. Volevo che i miei eroi mettessero le mani nel fango”.
E continua aggiungendo che la scelta di Ryan Gosling è stata quella azzeccata, perchè perfetto nel ruolo dell’agente K, affermando che non ha avuto alcun problema a convincerlo a recitare la parte.
Durante la proiezione di alcune scene in anteprima a Roma nei giorni scorsi, è stato tassativamente proibito parlare del film ma è stata concessa un’esauriente conferenza stampa partendo da un riepilogo di alcune tematiche del film precedente, come il ruolo dei replicanti: «Sono esseri sintetici, sviluppati dalla bio-ingegneria per essere schiavi, pensati per sfruttare le risorse di altri pianeti, al di fuori del sistema solare, e renderli abitabili per gli esseri umani», ha detto il regista, «Inizialmente erano vietati per legge e soprattutto era vietato che si aggirassero non registrati sulla Terra, per questo ci sono poliziotti speciali, chiamati Blade Runner, il cui compito è scovarli e “ritirarli”».
Non ci resta che attendere il 5 ottobre!