Possiamo dirlo, tra i grandi sconfitti della cerimonia di questa notte per la 71 esima edizione dei Golden Globes, c’è il film di Alexander Payne che aveva riscosso grandi apprezzamenti durante l’ultimo di Festival di Cannes portando a casa il premio per Migliore Attore grazie all’interpretazione di Bruce Dern.
Il film, che pure aveva ricevuto ben 5 nomination pesanti come Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore Protagonista e Miglior Attrice non Protagonista, resta a bocca asciutta.
Era comunque prevedibile l’esito dei Golden Globes e questo senza inficiare minimamente quanto di buono il film aveva regalato a chi già lo aveva potuto ammirare.
Per voi Nouvelle Vague Magazine era presente alla proiezione stampa di qualche giorno fa che si è tenuta presso la Casa del Cinema di Roma.
Il canovaccio su cui si poggia la storia è davvero esile ma a farla grande contribuisce ancora una volta chi la dirige.
Il marchio di Payne, che adorai come regista e cosceneggiatore di “Sideways”, si riconosce subito e il resto lo fanno le interpretazioni impagabili degli attori che ha scelto come interpreti.
“Alexander è uno che ti dice: vai, rischia pure, che io ti vengo dietro”, dice Bruce Dern.
Vero è che, se le persone a cui ti affidi sono Dern o la June Squibb di “A proposito di Schmidt”, puoi star sereno.
Convinto di avere tra le mani un biglietto che gli consegna la vincita di un milione di dollari se solo avrà la voglia di andarselo a prendere a Lincoln, Woody Grant ( Bruce Dern) non vuole saperne di desistere sebbene tutta la famiglia cerchi di fargli entrare nella zucca che quella è solo una delle tante trappole messe in atto per appioppare qualche enciclopedia allo sprovveduto di turno.
Woody, ormai vecchio e segnato oltre che dagli anni dagli eccessi alcolici di una vita e forse da un principio di Alzahimer, è pronto ogni mattina ad uscir di casa e mettersi incammino per i 1200 chilometri che lo separano dal “suo premio”.
Preoccupato per le condizione del padre, David (Will Forte), benché conscio dell’inutilità del viaggio, decide di assecondarlo.
Nasce così una delle più belle, divertenti e commoventi commedie on the road del cinema che attraverserà un Midwest desolato e allo stesso tempo affascinante in cui Payne aveva girato i suoi primi tre film.
Un viaggio verso una meta che si rivelerà un viaggio nel passato di queste due persone.
Un padre e un figlio che poco sanno l’uno dell’altro e che saprà buttar giù quello spesso muro di incomprensioni tirato su in oltre 30 anni di vita.
La pellicola non sarebbe la stessa senza la splendida fotografia in bianco e nero affidata alla sapienti mai di Phedon Papamichael.
“E’ un formato bellissimo e questa storia sobria e rigorosa si presta ad uno stile delle immagini semplice, spoglio e disadorno come la vita dei protagonisti del film”, ammette il regista di Omaha.
Non dimentichiamo che Papamichael, sin dall’esordio di “Spud”, primo lungometraggio in 35mm, ricevette il premio come Miglior Fotografia al Cork Film Festival, preludio alla proficua collaborazione con il “mito” Roger Corman che in due anni fruttò ben sette film.
Gli ingredienti ci sono tutti e grazie anche ancora una volta a Lucky Red che continua a non sbagliare un colpo, il lavoro di Payne arriverà nelle sale giovedì prossimo 16 gennaio.
Mettetevi in fila!
CAST ARTISTICO
BRUCE DERN: Woody Grant
WILL FORTE: David Grant
JUNE SQUIBB: Kate Grant
BOB ODENKIRK: Ross Grant
STACY KEACH : Ed Pegram
MARY LOUISE WILSON: Zia Martha
RANCE HOWARD: Zio Ray
TIM DRISCOLL: Bart
CAST TECNICO
REGIA: ALEXANDER PAYNE
SCENEGGIATURA: BOB NELSON
FOTOGRAFIA: PHEDON PAPAMICHAEL
SCENOGRAFIA: FONTAINE BEUCHAMP HEBB
MONTAGGIO: KEVIN TENT
COSTUMI: JEANNINE BOURDAGHS
SUONO: JOE IEMOLA
MUSICA: MARK ORTON
PRODUTTORE ESECUTIVO: SCOTT DOUGHERTY
PRODUTTORE DELEGATO: MADS HANSEN
DISTRIBUZIONE: LUCKY RED