La Casa delle Culture di Roma ha ospitato il 5 e il 6 Novembre scorsi, all’interno della sua intensa programmazione, il monologo di Luca Trezza ,”wwww-testamento.eacapo“.
Un lavoro teatrale estremamente attuale del quale abbiamo parlato con il regista ed interprete stesso.
In scena presso la Casa delle Culture di Roma, www- Testamento.eacapo, è un monologo estremamente attuale: l’uomo e la solitudine rumorosa. Perché scegli di affrontare questo argomento?
Perché non lo scelgo. Ho pensato di raccontarmi , dire di me attraverso una metafora e raccontare quello che vedo, il contesto in cui questi occhi miei che guardano sono inseriti : la comunicazione alterata , le interferenze , le chat la tecnologia dilagante e mi sono chiesto dove vanno a finire i rapporti umani…. me compreso… senza giudizio..
Lo fai passando anche per quello che è in qualche modo il nuovo oppio delle generazioni contemporanee, il social network. Cosa pensi di questo fenomeno che pare non conoscere arresto?
Penso come ogni cosa sia l’uso che se ne fa. Personalmente mi accorgo che tende invece che a una maggiore condivisione ad una solitudine ancora più legittimata.
Un soliloquio- dialogante: così viene definito il tuo spettacolo. Quanto è stato impegnativo costruirlo?
Beh si . E’ nato in poco tempo . Ma ci ho lavorato su tanto. Per definirlo, ri-definirlo, eliminare i pezzi in più. Capire quello che più mi apparteneva e quello che era ridondante superfluo. Parole gesto . musica. Il tempo che passa e ti cambia .
Andando in scena si è costruito poi da solo. E continua a farlo ancora.
Qual è il suo punto di forza secondo te?
La sincerità e generosità con cui ogni volta cerco di portarlo in scena. Non è semplice. ritrovarla e riproporla tutte le volte .
Pensi di replicare anche altrove lo spettacolo?
Spero di si anche se a volte , lavori come questo , si fanno più per se stessi che per essere mostrati di fronte a tanta gente…..
Il teatro per te è….?
Una Metafora attraverso cui dire di se’ , profondamente.
Grazie a Luca Trezza.