Tre Terzi la fotografia di Antonio Biasiucci all’Istituto Nazionale della Grafica

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Il 12 dicembre 2012, alle ore 17,30, si inaugura, nelle sale espositive di Palazzo Poli, la mostra “Antonio Biasiucci Tre Terzi Sacrificio Tumulto Costellazioni” curata dall’Istituto Nazionale per la Grafica e dedicata all’opera di Antonio Biasiucci, che nel corso dell’ultimo trentennio ha condotto una delle più significative e originali esperienze della ricerca fotografica italiana, rappresentandone attualmente una delle più alte espressioni.

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La mostra si propone al pubblico come occasione particolare di conoscenza del percorso interiore e artistico di Biasiucci e delle ricerche iconiche ed espressive che, a partire dai primi anni Ottanta, lo hanno condotto da un’indagine sulle proprie radici e sulla memoria personale, a quelle sulle origini dell’esistenza, sulla storia e sull’inesorabile destino dell’umanità.

L’origine e la catastrofe, il dono e il sacrificio, la vita e la morte, la luce e l’ombra, sono così riproposti nelle immagini in mostra quali temi fondanti della poetica di Biasiucci, e ricorrenti nei vari cicli da lui realizzati, da Vapori a Magma, dalle Madri a Res e agli Ex voto, fino ai più recenti Volti e Pani.

Temi intorno ai quali, con coerenza progettuale e rigore concettuale, si è svolta in questi anni la ricerca dell’artista, declinata nel tempo attraverso l’analisi e la rappresentazione di soggetti diversi (vacche, pani, vulcani, madri, teschi, pietre, volti, ex voto, ecc.) che, al di là della centralità che rivestono nell’ambito della cultura dell’Italia meridionale e nella ritualità del mondo contadino, sono assunti da Biasiucci come elementi primari dell’esistenza e per i valori universali che esprimono, rimandando più in generale a miti e ad archetipi primordiali. Un nuovo progetto, per una diversa – e come sempre rinnovata – lettura e presentazione delle immagini, poste in relazione e collocate nello spazio in una inedita serie di installazioni che generano ulteriori riflessioni, di carattere esistenziale, sul mistero della creazione e della continua trasformazione degli esseri, sulla storia e la condizione umana.

In “tre terzi” – quante sono le sale espositive in cui si sviluppa la mostra –, in tre “stanze” – come in altre esposizioni di Biasiucci (da Il filo di Arianna, 1993 a La Casa Madre, 2012) –, il lavoro dell’artista – il suo viaggio attraverso le profondità e le tracce indelebili della memoria – è ripensato e rielaborato in un nuovo site-specific, reinterpretato dall’artista stesso secondo quel processo creativo che è alla base di ogni sua nuova proposta e che si fonda sul modello di “laboratorio” mutuato dalle esperienze teatrali condotte, tra il 1987 e il 1993, con il suo unico vero maestro, Antonio Neiwiller. E il rimando al teatro, come alla letteratura, alla poesia e alla musica, è implicito in questa stessa ‘partitura’, che non è semplicemente di ordine spaziale e formale, ma autenticamente mentale: un’organizzazione, una sorta di allestimento scenico, che corrisponde a un senso e impone un ritmo e un tempo alla lettura unitaria dell’opera.

INFORMAZIONI TECNICHE

Data Inizio:12 dicembre 2012
Data Fine: 17 febbraio 2013
Costo del biglietto: Ingresso libero; Per informazioni 0669980230
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Roma, Istituto Nazionale per la Grafica
Orario: martedì -domenica 10,00 – 19,00
Telefono: 0669980230
Fax: 0669921454
E-mail: in-g.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito web: http://www.grafica.beniculturali.it

 

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