Angela Finocchiaro: la conosciamo come attrice, infatti in questi giorni è anche nelle sale con “La mia Banda suona il pop”.
E’ un piacere però riscoprirla come attrice comica e scoprirla in una veste inedita in “Ho perso il filo”, che ieri sera ha fatto tappa a “La Contrada” di Trieste, e di cui è protagonista assoluta.
“Ho perso il filo” si basa su un soggetto della stessa Finocchiaro, Walter Fontana e Cristina Pezzoli con testo dello stesso Fontana e la regia della Pezzoli).
Le scene, le luci e i costumi sono rispettivamente di Giacomo Andrico, Valerio Alfieri e Manuela Stucchi.
O sono un’attrice scarsa o faccio lo stesso film da anni
I suoi figli, con lei alla proiezione di un suo recente film, l’hanno rimproverata di fare sempre lo stesso film, da lì una profonda riflessione e la conseguente voglia di rinnovarsi e raccontare una storia conosciuta, da un’altra prospettiva però.
Ho perso il filo quindi, prendendo il La dalla storia di Teseo e il filo d’Arianna, racconta le donne e quella che, come definita nel testo, può sembrare una vita a basso voltaggio: una vita senza grossi scossoni insomma.
Ma evidenzia anche la capacità delle donne di essere eroine e, in quest’ottica, che la lezione più importante che possiamo imparare è quella di affrontare sempre le cose che ci fanno paura: ad esempio, in questo caso, il minotauro.
In secondo luogo di certo, dopo la visione di questo spettacolo, che vola tra ironia, performance e riflessioni, nessuno potrà più scordarsi la storia di Teseo, Minosse, Arianna…
In una rappresentazione, anzi un one woman show, a cavallo tra prosa, commedia e quiz la Finocchiaro fa immergere lo spettatore nella storia di Teseo che tutti conosciamo dai tempi della scuola.
Non solo. Il labirinto di Teseo nel quale la Finocchiaro, moderna Teseo, entra aggrappandosi allo spettatore, chiamato a farla poi riemergere, viene quasi trasformato/rappresentato alla pari di una moderna escape room dalla quale uscire attraverso un muro magico, quasi uno specchio alla “Alice nel Paese delle Meraviglie” o all’armadio di Narnia, che la porta in un turbinio di prove.
Prove che supererà anche con l’aiuto delle creature del Labirinto che la accompagneranno anche a passo di danza grazie alle coreografie dal sapore etnico di Hervé Koubi.
Le creature sono i ballerini: Alis Bianca, Giacomo Buffoni, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni e Alessio Spirito.