Rappresenta sempre una difficoltà riuscire ad affrontare temi “scomodi”, o almeno tali percepiti per alcuni; ancora più difficile è saperlo fare con leggerezza, ma la vera sfida è riuscire a trovare chi, in barba ai finti perbenismi, decide di scommettere su un progetto simile.
Questo è Amaranto.
Una favola dei giorni nostri raccontata con brio, creatività e delicatezza, come si confà ad una favola, appunto.
Quello che succede sul palco è un grande gioco che si propaga via via dalle tavole del palco fino ai velluti della platea.
In scena talenti di artisti poliedrici (Daniela Morozzi, Noemi Smorra, Alessandro Intini, Barbara Pieruccetti, Ilaria Genatiempo, Enzo Piscopo e Cosetta Turco), con le loro diverse bravure, a raccontarci l’amore, il coraggio di cambiare, la perseveranza nell’inseguire i sogni e l’importanza di vivere con un sorriso in tasca. Sempre.
Ma, come tutte le favole anche l’ambientazione ricopre un ruolo importante e quella di Amaranto non è da meno.
La scenografia, infatti, è interamente ecosostenibile ricavata da oggetti in riuso combinati tra di loro con gusto ed eleganza
L’intero spettacolo scorre con un ritmo rapido e con dialoghi serrati alternati a momenti di riflessione. Riflessioni che sono quasi una pausa per trovare il coraggio di guardarsi dentro prendendosi il tempo per affrontare se stessi, nonostante non sempre ci piaccia.
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Amaranto è il risultato del delirio creativo (e forse anche di qualche infuso all’aloe) di Ilenia Costanza, che ne ha curato anche il taglio registico, e Luisa Di Maso.
Entrambe, sinergicamente, hanno dato vita a personaggi inaspettati e inattesi, praticamente veri.
Amaranto sarà in scena all’Ambra Garbatella ancora fino a 29 marzo, per chi volesse lasciarsi sorprendere dall’amore nelle sue diverse declinazioni.
Il trailer ufficiale di Amaranto firmato Lillo Sorce
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