Alvaro Soler, il fenomeno pop dallo sguardo “dolce” e dall’ energia musicale trascinante, manda in visibilio Piazza dell’Unità, in occasione della 48 esima edizione della Barcolana
Puntuale ecco arrivare il momento della Coppa d’Autunno. La regata velica che ogni anno, ad Ottobre, si svolge a Trieste.
Una manifestazione nata quarantotto anni fa grazie a “quattro amici al bar” nell’ottica di organizzare una regata, più per divertimento e sfogo di una passione che per competizione.
Quarantotto anni dopo la Barcolana è un evento che attira visitatori e velisti da tutto il mondo, dagli appassionati che il mare ce l’hanno nel sangue ai semplici curiosi.
Una kermesse che negli anni ha coinvolto sempre di più la città con molteplici iniziative.
A fare da apri pista, ieri sera dal palco di Piazza dell’Unità, Alvaro Soler, che prima del concerto si è concesso in sala stampa per qualche domanda con i giornalisti e dove abbiamo incontrato anche il bronzo paralimpico Rio2016 Giada Rossi.
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I tormentoni estivi
Alvaro Soler è certamente il fenomeno che ha più imperversato nelle radio, nelle spiagge e tra le suonerie degli smartphone delle ultime due estati, ma è prima di tutto un ragazzo che guarda al mondo con la dolcezza di un bambino.
Quanto di più lontano dallo stereotipo della star di successo, problematica con sfumature di sociopatia e chissà quanti fantasmi e demoni.
Un ragazzo, sorpreso egli stesso, del successo e dalle difficoltà di aggirarsi “serenamente” per strada anche solo per fare la spesa.
Un ragazzo consapevole di come il successo sia pericoloso ed avere effetti distruttivi se non gestito correttamente, tanto da dire
Sono rimasto a vivere la vita di sempre, a condividere l’appartamento con altri coinquilini, perché penso che sia un modo per mantenere i piedi per terra
E senza voler fare moralismi troppo spiccioli o distribuire filosofie a buon prezzo, chi vi scrive, ritiene davvero importante che un personaggio con così tanta presa su un pubblico giovane, trasmetta un’immagine di questo tipo.
Altro contesto e altre atmosfere, sono state quelle della piazza durante il concerto.
Violetta Zironi, la fatina dell’ukulele
Ad aprire il concerto di Soler, Violetta Zironi, classe 1995 di Correggio, conosciuta da molti come Viò e nata dal talent di X Factor del 2013, che si fece notare come “fatina dell’ukulele”, come la definì, durante quell’edizione Il Fatto Quotidiano e oggi prodotta dalla Sony Music.
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La piazza gremita di gente. Dopo Viò arriva, braccato dai fan, Alvaro Soler. Di ogni età le persone a ballare sulle note dei tormentoni di El Mismo Sol, targata estate 2015 e di Sofia 2016, in mezzo altri brani contenuti nell’album Eterno Agosto.
Alvaro Soler non è certamente, ancora, un artista che si presta a essere esaminato sotto un profilo cantautorale o di innovazione musicale, ma è decisamente un personaggio carismatico e un trascinatore di folle, complice anche un aspetto non esattamente spiacevole!
Quello che ci è piaciuto di più è l’anima bella che abbiamo visto dietro quel sorriso da bravo ragazzo e che ci auguriamo non cambi mai.
Non ci rimane che augurargli Buena suerte!