Il monologo “Ludwig. La musica nel silenzio” accompagna il pubblico alla scoperta dei lati più intimi della vita del noto compositore
Una notevole prova d’attore quella che Alesso Boni ci ha offerto al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lunedì 31 maggio (ahimè unica data) nel monologo “Ludwig. La musica nel silenzio”.
Alessio Boni, attore che abbiamo avuto modo di apprezzare in molte produzioni cinematografiche, televisive e teatrali, ci restituisce un ritratto toccante e profondo del noto compositore tedesco Ludwig Van Beethoven.
In questo racconto l’attore è accompagnato dal pianoforte di Francesco Libetta che interpreta frammenti da opere originali, da trascrizioni di sinfonie, da composizioni celeberrime.
Lo spettacolo, scritto da Bianca Melasecchi – nasce nel 250° anniversario della nascita e ripercorre la figura immensa del compositore tedesco, concentrandosi sul profilo umano dell’artista, vissuto fra il 1770 e il 1827.
Non solo un concerto di parole o un racconto in musica, ma tanto di più. Lo spettacolo ci svela un Beethoven più intimo e ci offre una chiave per interpretare molte delle sue tappe biografiche.
Scrive Richard Wagner a questo proposito. «Non disturbato dai frastuoni della vita, Beethoven rimane solo, intento alle sue armonie interiori. Allora egli comprende la foresta, il prato, l’azzurro cielo, la folla lieta, la coppia amorosa, il correre delle nuvole, lo strepito della bufera, la beatitudine di una pace interiore».