Prende il via mercoledì 16 ottobre, alle ore 20.30 presso il Cinema De Seta (Cantieri Culturali alla Zisa), con la proiezione di Without Air (2023), coraggiosa opera prima della regista ungherese Katalin Moldovai, il percorso verso la quindicesima edizione del Sicilia Queer filmfest (Palermo, 25 – 31 maggio 2025).

Il SQFF sceglie di proiettare un film che parla di scuola, di libertà di insegnamento, di omofobia e democrazia, di censura e autocensura per rispondere a un clima opprimente che sentiamo crescere nel paese: mentre membri del governo fanno campagne contro la diffusione di una fantomatica propaganda gender e invocano la censura in scuole e università, quel che succede quotidianamente e in maniera sempre più colpevolmente silenziosa è che i diritti delle persone LGBTQI+ – e in particolar modo delle persone trans* – sono sempre più risicati, e come sempre gli oppressi/le oppresse continuano a rimanere tali.

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Without Air sarà introdotto da Valentina Chinnici (deputata all’Assemblea Regionale Siciliana, presidente nazionale del CIDI – Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), Gloria Calì (insegnante e direttrice della rivista “Insegnare”), Giovanni Lo Monaco (insegnante e curatore della rassegna “La scuola va al cinema” per il CIDI Palermo e per l’ICS Rita Borsellino di Palermo, nonché fondatore del Sicilia Queer filmfest e del Festival Teatro Bastardo).

La proiezione è realizzata in collaborazione con il CIDI-Palermo e con Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, dove il film è stato presentato in anteprima nazionale e dove ha vinto diversi premi tra cui quello Cineuropa, con la seguente motivazione: «Con il Premio Cineuropa non si vuole solo premiare un debutto cinematografico magistralmente realizzato ed interpretato, si premia il coraggio narrativo di Katalin Moldovai nel metterci in guardia dai fascismi diffusi, dalle scuole alle piazze, dai parlamenti alle nostre case».

Without Air
di Katalin Moldovai (Ungheria 2023 / 105′)
Ana Bauch, una professoressa di lettere in una piccola città ungherese, consiglia ai suoi studenti di vedere il film Poeti dall’inferno di Agnieszka Holland sulla vita di Rimbaud per aiutarli a comprendere meglio il simbolismo delle sue poesie e l’epoca in cui furono scritte. Ma il padre di uno degli studenti reputa il film immorale: è l’inizio del calvario di Ana, vittima di preside, colleghi, genitori, media e commissioni di inchiesta che diventano paladini del benessere dei ragazzi. Vittima soprattutto di conformismo, invidia e paura. Forse solo gli studenti le potranno regalare qualche speranza. Ispirato ad un fatto di cronaca, il primo lungometraggio di Katalin Moldovai affronta in modo lucido e intelligente il dibattito sulla libertà di pensiero e di espressione. Tutto è ordinato e luminoso ma la scuola è una dolce prigione delle apparenze e dell’ordine da mantenere a tutti i costi, uno specchio purtroppo fin troppo fedele della società in cui viviamo.

Katalin Moldovai
Nata in Romania nel 1982, ha conseguito la laurea in Film e Media nel 2013 presso l’Università Sapientia Transylvanian Ungherese di Cluj-Napoca. Ha continuato i suoi studi in Ungheria presso l’Università Metropolitana di Budapest, dove ha conseguito il Master in regia televisiva e cinematografica nel 2017. Durante questo periodo ha diretto sei cortometraggi, principalmente fiction. Il suo cortometraggio As up to now (2019) ha vinto un premio Cinefondation al 72esimo Festival di Cannes. Il suo primo lungometraggio, Without Air (2023), è stato selezionato al Toronto IFF e proiettato in numerosi altri festival in tutto il mondo fra cui il Trieste Film Festival.
 

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