Robert Stigwood: se n’è andato il produttore che ha fatto ballare una generazione

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Con l’era di Facebook ogni volta che viene a mancare un artista tutti scrivono di tutto. Opere, emozioni, ricordi personali.

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Ieri è scomparso Robert Stigwood, un signore di 81 anni, di origine australiana, a cui il mondo della musica e dello spettacolo deve davvero molto negli ultimi 50 anni, ma che in pochi oggi stanno celebrando. Invece è giusto ricordarlo. Perché senza di lui non avremmo avuto la Febbre del Sabato Sera.

Si tratta di uno dei più grandi produttori di musica e di spettacolo al mondo. Volendo superiore anche a Brian Epstein (manager dei Beatles).

Robert Stigwood scomparso ieri ha creato tanti di quei fenomeni musicali, teatrali e cinematografici che è davvero difficile ricordarli tutti.

Fin dagli anni ’50 ha contribuito alla nascita dell’industria discografica in Gran Bretagna. Fu il manager dei Cream di Eric Clapton e degli Who. Con la sua casa di produzione la “Robert Stigwood Organization”, spaziò dalla musica, al cinema al teatro.

Qualche titolo? Produsse per il teatro musical quali “Hair”,  “Jesus Christ Superstar”,  “Evita”, “Sweeny Todd”.

E per il grande schermo “La febbre del sabato sera”, “Grease”, “Tommy”, “Sgt Peppers Lonely Hearts Club Band”, “Stayin’ Alive”, “Evita”.

Fu il quarto Bee Gees. I fratelli Gibb devono tutto a questo ingegnere elettronico venuto dall’Australia.  Tanto che il primo a scrivere sulla sua scomparsa è stato proprio il figlio di Robin Gibb.

“Stayin’ Alive” Robert. E grazie davvero per tutte le emozioni che ancora oggi proviamo.

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