Tutto il mondo è paese potremmo dire e se in Italia ci si lamenta dei tagli alla Cultura ebbene oltralpe non se la passano meglio ed ecco il gesto disperato di Attilio Maggiulli, fondatore della Comedie Italienne, istituzione che da anni porta la commedia dell’arte italiana nel cuore di Parigi, che è andato con la sua auto contro la cancellata dell’Eliseo, il palazzo presidenziale della Francia, tentando di sfondarla.
L’uomo ha urtato a bassa velocità ma, secondo un testimone, è stato estratto dalla vettura in stato di incoscienza. Fonti della polizia riferiscono che era già stato fermato il giorno prima per aver dato fuoco a un Arlecchino e distribuito volantini contro i tagli al suo teatro, sempre vicino all’Eliseo. Fermato ieri dagli agenti di sicurezza, Maggiulli è stato poi bloccato dalla guardia repubblicana e portato in ospedale per accertamenti medici.
«È un gesto disperato, quello di un uomo esasperato, che non ne poteva più di ascoltare promesse non mantenute», racconta Helene Lestrade, compagna di Maggiulli nonché attrice della Comedie Italienne, contattata telefonicamente dall’ANSA a Parigi. «Al teatro – racconta la donna, profondamente scioccata per questo gesto di cui non sapeva nulla e che ha appreso attraverso i media – era tutto sospeso. Non c’erano più sovvenzioni, eppure gli spettacoli hanno sempre funzionato bene». Sempre secondo Lestrade, le condizioni di salute del regista non sarebbero gravi.
Maggiulli – regista generoso e poliedrico, nato 67 anni fa a Corato, in provincia di Bari, formatosi a Milano con Giorgio Strehler prima di trasferirsi a Parigi, dove vive ormai da 40 anni – era stato fermato ieri nei dintorni dell’Eliseo per aver tirato fuori dalla sua auto un Arlecchino, a cui ha dato fuoco dopo averlo cosparso di alcool. Il direttore de La Comedie Italienne ha poi lanciato volantini per strada per denunciare «i tagli delle sovvenzioni al suo teatro», ha raccontato un testimone, citato dal quotidiano Le Monde. La polizia ha raccontato che l’uomo è stato poi fermato, ascoltato e poi rilasciato senza nessuna accusa da parte della procura.
Già nel 1999, l’artista lanciò una protesta contro l’aumento delle tasse e la simultanea riduzione dei fondi per l’arte, pubblicando su grandi quotidiani come Le Monde e Liberation una «supplica del povero Arlecchino» all’allora presidente Jacques Chirac e al premier Lionel Jospin. In quell’occasione, ottenne l’appoggio di importanti personalità, come Dario Fo, Ettore Scola o Luca Ronconi. «Solo un pazzo poteva lanciarsi in questo progetto», diceva tempo fa’ Maggiulli, riferendosi al piccolo teatro italiano, poi ribattezzato `La Comedie Italienne, situato in un ex commissariato a Rue de la Gaite, nel cuore di Montparnasse. In circa trenta anni di attività, la Comedie Italienne ha offerto ai parigini circa 80 spettacoli, tra cui grandi classici come Goldoni e Gozzi, ma anche una scuola di teatro che ha contribuito a formare numerosi attori. Nonostante l’eccentrico gesto del regista il teatro intende continuare la sua programmazione.
E ieri è andata in scena con une piece di Goldoni. «Se ha agito così non è certo per fermarsi ma per permettere a tutti noi di andare avanti», commenta in serata una dipendente del suo teatro.