Non può esistere modo migliore per immergersi nel clima natalizio della storia a tema per eccellenza: il dickensiano ‘Canto di Natale’.
O meglio A Christmas Carol, nuovo bersaglio, centrato e promosso a pieni voti, della Compagnia dell’Alba.
Il Musical in questi giorni ha replicato in vari teatri del Friuli Venezia Giulia, tra cui il 18 e il 19 Dicembre al Comunale di Monfalcone.
In scena, ma anche rispettivamente regista e produttori di quest’edizione musicale, Fabrizio Angelini e Gabriele De Guglielmo, che ne cura la direzione musicale insieme a Monja Marrone.
L’Ortonese Compagnia dell’Alba ci ha ben abituati a spettacoli di alto livello (Aggiungi un posto a tavola, Tutti insieme appassionatamente) dove la qualità di tutti gli aspetti del musical si amalgamano in un equilibrio praticamente perfetto.
In questo caso credo che l’asticella della qualità si sia elevata ulteriormente, a dimostrazione della prerogativa che ne ha sempre fatto la Compagnia.
Avendo la possibilità di guardare al palco da una prospettiva elevata si può godere delle scene corali dove questo aspetto raggiunge la massima espressione.
Le coreografie, pulite ed energiche, in cui è ben presente la caratteristica attitudine di Angelini, sono impeccabilmente equilibrate con la parte canora e recitativa (anche solo nella parte riguardante la mimica).
Le campane a Londra suonano
“Le campane a Londra suonano”: un motivetto che continua a risuonare anche una volta usciti da teatro e a ventiquattr’ore dalla visione.
La partitura musicale della colonna sonora di Alan Menken non è semplice ma il lavoro attento e scrupoloso di direzione musicale ed interpreti ben si evidenzia sia nelle parti corali che in quelle dei solisti.
Venendo al protagonista: Roberto Ciufoli è il protagonista, Ebenezer Scrooge.
Una personalità resa dura e scontrosa dagli avvenimenti della vita. Ma, durante la vigilia di Natale tutto può succedere.
Nel momento più negativo, in cui Scrooge allontana praticamente tutte le persone che, con difficoltà, gli stanno vicino (a partire dal dolce nipote Fred, interpretato da Angelo Di Figlia) appare il fantasma del suo ex socio Jacob Marley (Fabrizio Checcacci).
Marley, in una scena dai tratti veramente inquietanti e suggestivi anche per lo spettatore, invita l’amico a non diventare come lui.
In quest’ottica, gli annuncia la visita di tre Spiriti: lo Spirito del Natale passato (Edilge Di Stefano), presente (Gabriele De Guglielmo) e futuro (Giulia Rubino).
I tre Spiriti dovranno aiutarlo a imparare a guardare al passato senza rancore e al futuro con benevolenz , soprattutto verso gli altri e ricordargli che
Non è mai troppo tardi per cambiare
Scrooge riscoprirà la bellezza del Natale, allo spettatore il compito di ricordare che, per quanto la vita possa presentare il conto, la ricchezza vera vive nella condivisione, nella pace e nella compassione.