Siamo ormai giunti alle ultime battute, la competizione si fa bollente e la temperatura anche e nella testa ci ronza solo un pensiero: chi calcherà il palco della finalissima de “Il Club Dei Narrautori”?
Nel salotto letterario del KO di San Lorenzo (via degli Ernici, 5) ci si scruta, si studiano gli avversari…prosa, poesia, narrativa, inventiva, invettiva, tutti contro tutti e tutti con gli occhi sulla giuria, che dal canto suo ascolta, imperscrutabile e vota, inesorabilmente, vota!
Ormai il “club dei Narrautori” ci ha preso gusto ad incoronare le NarrAutrici e dopo Vittoria Bartone e Chiara Spoletini la vittoria per l’ottava serata è di un’altra gentil donzella: Ada Marrocco che rimpolpa le quote rosa della finalissima (e chissà che non si riesca ad arrivare ad una serata conclusiva con cinque uomini e cinque donne). Ma maschi o femmine che siano, nessuno scampa al giogo dei “mattatori”; Jacopo Ratini e Danilo Cipollini, ideatori e conduttori della serata, non risparmiano nessuno e tra sarcasmo, giochi di parole e “atti intimidatori” segnano il ritmo della serata, alternando davanti alla giuria tecnica composta da Claudia Quaglieri (giornalista), le editrici di Gorilla Sapiens Edizioni e Valerio Carbone (Edizioni Haiku), narrautori recidivi e dell’ultima ora.
Anche per Ada, si aprono i microfoni de la Nouvelle Vague Magazine:
Complimenti Ada! E subito, senza farti riflettere neanche un secondo, ti chiedo: cos’è per te “Il Club Dei Narrautori”
E’ un esperimento interessante, che permette anche a chi è chiuso nel suo guscio di scrittore amatoriale, di provare un primo approccio con il pubblico
Terza serata del “club”, per te, e stasera ti sei aggiudicata un posto sul palco della finalissima. In quale delle tre serate, secondo te, hai dato il meglio?
Per la prima serata ho portato un racconto che pensavo fosse quello più forte a livello “di impatto” e anche se la vittoria è arrivata in questa terza serata, quella volta ho avuto un forte riscontro da parte del pubblico, quindi direi la prima
Il tuo racconto di stasera parla di un tema interessante, la metafora di una generazione, partendo da una categoria di “maschi” (e non uomini) che potremmo definire…
…Stupidi cretini e deficienti
Ecco, precisamente, ce ne parli?
A parte la critica al genere maschile, non me ne vogliano i maschietti che leggeranno queste righe, è un racconto che si allaccia ad una serie di racconti che fanno parte di un progetto a cui sto cercando di dare vita. E’ una critica alla società di oggi, legata alla “televisione” ai “Messaggi televisivi”, alla pubblicità, come facevano una decina di anni fa “i cannibali” di Aldo Nove, una letteratura che mi ha appassionato e che trovo molto attuale anche se è un filone che si è spento molto velocemente. Ancora oggi tra i miei coetanei c’è una forte componente di persone che sono totalmente legate ai messaggi delle televisione, ai messaggi dei mass-media e non per forza positivi. Mettono dei paraocchi, creano delle illusioni, dei modi di fare, anche malati, come appunto nel personaggio del mio racconto in cui si arriva all’estremizzazione di certi comportamenti. E’ l’alienazione dell’uomo che si mercifica e la merce che si umanizza.
Quali sono gli scrittori che ti hanno ispirata?
Sicuramente la letteratura “Cannibale” di cui già parlavamo, Aldo Nove, Superwoobinda è un libro a cui sono molto legata, a cui mi ispiro molto. E anche le avanguardie inglesi, Joyce il flusso di coscienza, che per quanto possa risultare incomprensibile ad una prima lettura, porta ad un estraniamento ma anche ad un’innovazione, totalmente aderente a quello che viviamo ancora oggi. Quindi penso che mi abbiano ispirato tutte le avanguardie, quelle che rompono con un certo canone che spiazzano il lettore, anzi l’ascoltatore, visto che in un competizione come questa è importante l’ascolto; quindi la vera letteratura è quella che fa riflettere: estremizzare un concetto per facilitare la comprensione di chi legge
[…. Articolato]
A quale scrittore non vorresti mai essere paragonata?
È difficile …diciamo che in Italia c’è una piccola casta di intellettuali che vanno per la maggiore, che possono scrivere anche la più grande banalità del mondo che viene considerata un dettame… quindi direi “ a chi viene sopravvalutato”.
Dai, Ada, è il tuo momento, dicci la tua frase celebre! Quella che gli AscoltaNarrautori ricorderanno:
“Siate pulp!”
E se anche voi siete sufficientemente pulp da partecipare al club inviate subito la vostra candidatura alla pagina facebook del Club: http://www.facebook.com/IlClubDeiNarrautori?fref=ts
Le prossime serate sul menù saranno:
Venerdì 17 MAGGIO 2013
Venerdì 31 MAGGIO 2013
Venerdì 07 GIUGNO 2013 (FINALISSIMA)
E io vi aspetto sempre a bordo palco!