Open House nasce a Londra nel 1992 con l’intento di avvicinare all’architettura quante più persone possibili oltre agli addetti ai lavori.
Questo grande evento ha riscosso un interesse crescente negli anni ed ora l’appuntamento è diventato una consuetudine annuale toccando nell’edizione 2013 ben diciannove città in quattro continenti.
In Italia è Roma per il secondo anno consecutivo l’unica rappresentante.
Il 4 e 5 maggio prossimi nella Capitale torneranno ad aprirsi gratuitamente le porte di numerosi siti d’architettura storica, moderna e contemporanea spesso inaccessibili.
L’offerta si amplia e dai 100 della passata edizione si passa ai 145 di quella che va ad aprirsi a cui si aggiungono 25 eventi speciali, 4 laboratori didattici per bambini e 9 tour ciclo-pedonali.
Firmando un protocollo con il Museo Maxxi e Do.co.mo.mo Italia, l’associazione Open City Roma, organizzatore di Open House Roma, si pone l’obiettivo di entrare nella realtà cittadina come soggetto attivo con eventi a carattere temporaneo producendo studi e attività di ricerca.
Una carta d’intenti in una città in cui si parla molto d’architettura senza dare il giusto rilievo a quella contemporanea, presente ma oscurata dal pesante confronto con quella antica che può intimorire e creare un complesso d’inferiorità.
Di questo s’è parlato alla Casa dell’Architettura di Roma durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.
Davide Paterna, presidente di Open City Roma e direttore di Open House Roma, ha messo in evidenza come la mappa degli eventi non si concentri solo nel centro storico, convenzionalmente più ricco di storia, ma si allarghi a tutta la città abbracciando anche la periferia con esempi di nuova edilizia residenziale.
Secondo l’arch. Alfonso Giancotti, Presidente della Casa dell’Architettura e consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, la figura dell’architetto è sempre più assimilabile a quella di un demiurgo lontano da chi vive lo spazio progettato.
E’ per questo che nasce l’esigenza di accorciare le distanze tra architetti e cittadini e ciò spiega la valenza di un evento come Open House.
Sempre in questa direzione va il progetto “Targhe d’autore”, promosso dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, in collaborazione con Roma Capitale e Promoroma.
Le targhe qualificheranno come patrimonio dell’architettura moderna 28 opere selezionate da un comitato tecnico scientifico, instaurando in qualsiasi contesto anche periferico la consuetudine di porre l’indicazione del progettista.
Secondo Giancotti la qualità dell’architettura non si misura in metri cubi malgrado il sistema della globalizzazione sembra voler imporre il contrario.
Prendendo ad esempio il lavoro di Maria Giuseppina Grasso Canizzo, capace di vincere premi internazionali con costruzioni dalle dimensioni molto contenute e mettere in riga archistar come Rem Koolhaas, l’architetto sottolinea la presenza di piccoli spazi nella manifestazione non per questo meno meritevoli d’attenzione.
Alla conferenza erano presenti anche le Istituzioni con l’On. Antonio Gazzellone, delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale e Paolo Masini Consigliere di Roma Capitale.
L’Onorevole ha sostenuto come Open House possa e debba diventare sempre più un evento in grado di attrarre importanti flussi turistici e dare risalto ad itinerari di una parte diversa e meno conosciuta di Roma arricchendo l’offerta culturale ed estetica della città.
Importante in proposito la partnership con Trenitalia che offre biglietti a/r per la città eterna a prezzi scontati in occasione dell’evento.
Il Consigliere ha invece posto l’accento sul Calciosociale di Corviale, esempio di altissima bioarchitettura, che svolge un lavoro molto importante di integrazione valorizzando un intero quartiere periferico.
Una occasione grandissima essendo coscienti del fatto che quando si è sbagliata l’urbanistica ci sono sempre stati problemi sociali non da poco.
L’opportunità è quindi ghiotta per romani e turisti che avranno una densa due giorni per scoprire un enorme patrimonio.
Per gustare al meglio tutta la manifestazione si rimanda al sito www.openhouseroma.org o alla pagina www.facebook.com/openhouserm per il programma completo.