Una melodia che scorre lenta, tra suoni e voci armoniche, tra poesia e ritmo del Flamenco.
Tre sono le artiste sul palco che, contemporaneamente, attraverso i vari linguaggi raccontano e mostrano l’arte e l’amore, con un accompagnamento musicale dal vivo.
La recitazione, affidata a Francesca Ciampa scandisce le parole del tempo attraverso pause e versi, tra cui nella parte conclusiva “Io non ho bisogno di denaro” di Alda Merini, in cui si esprimono e riflettono le necessità di cosa l’essere umano ha realmente bisogno: emozioni e poesia per disegnare nuovi colori, per meravigliarsi e rinnovarsi.
L’incontro con l’amore è un invito ad andare oltre e a non lasciare scorrere il tempo in maniera meccanica come lancette dell’orologio accontentandosi di sopravvivere, e dove vivere significa trascorrere gli attimi senza essere dimenticati.
Parole dette e disegnate sulla sabbia che creano immagini sorprendenti, una sequenza visiva del racconto che si costruisce e si disfaa sotto gli occhi del pubblico attraverso la stupefacente abilità e arte di Erica Abelardo. Un supporto visivo di fondo che ha dato luce e “colore” allo spettacolo, dove in maniera sistematica e cadenzata come lo scorrere del tempo, si sono alternate parole, musica e coreografie di flamenco, eseguite qust’ultime da Francisca Berton.
Inoltre presenti in scena sul palco del Teatro Italia, Sergio Varcasia (Chitarra), Rosarillo (Canto), Carlo Soi (Chitarra),Paolo Monaldi (Percussioni), Francesca Agostini (Flauto traverso); per uno spettacolo ideato e diretto da Maria Cristina Gionta.