Negli ultimi anni, il Festival di Sanremo ha dimostrato una straordinaria capacità di evolversi e di coinvolgere un pubblico sempre più giovane, grazie a una strategia digitale ben pianificata. La manifestazione, tradizionalmente considerata un appuntamento per un pubblico maturo, ha saputo attrarre l’attenzione dei giovanissimi attraverso un uso intelligente delle piattaforme social e cavalcando iniziative innovative come il Fantasanremo.

Fantasanremo: la genesi di un gioco per tutti

Questa è una storia che forse conoscono in pochi e ha origine nel 2020, a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche.

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Siamo in un bar come ce ne sono tanti, “da Papalina”. Lì un gruppo di amici applicano il modello del più noto Fantacalcio alla competizione sanremese. Assegnano punteggi e penalità; acquistano e vendono giocatori, tutto sulla carta ed esclusivamente tra gli avventori.

Poi si spostano sul web e, come spesso avviene, quando una cosa diverte ci mette pochissimo a diventare “virale”.

Arriva anche tra alcuni artisti che iniziano a prestarsi al gioco, aumentando così anche il chiacchiericcio social. Quando questo fenomeno arriva sul palco ecco il cortocircuito: la gente a casa non ha idea del proliferare di “hi-five” tra presentatore e artisti; del perchè vengano pronunciate parole del tipo “ciao Zia Mara“.

Ecco insorgere i ben pensati, i guardiani della tradizione e del buongusto che storcono il naso e bisbigliano all’oltraggio.

Arriva Amadeus a spegnere la polemica, siamo arrivati al 2022, quando in conferenza stampa dirà chiaramente

Mi piace quando certe scatole vengono rotte: ci sono degli schemi, ma non devono essere delle chiusure. Nessun cantante manca di rispetto né a sé stesso, né all’interpretazione, né alla gara. C’è un Sanremo molto giovane e molto social che entra nel Festival: non va tenuto fuori. C’è un gioco, un tam-tam che coinvolge milioni di persone e di ragazzi, questo li avvicina al Festival. È diventato un gioco di 25 cantanti in gara, non solo di due o tre, che è una cosa molto bella. Anche questo fa parte del cambiamento del Festival e rispecchia la realtà in cui viviamo, che non possiamo tenere lontano perché dobbiamo fare un Festival chiuso in una scatola che deve essere sempre uguale se stessa. Anche questo vuol dire essere attuali.

Il Fantasanremo è diventato un fenomeno virale tra i fan del festival. I partecipanti possono creare la propria squadra di cantanti, guadagnando punti in base a regole divertenti e spesso surreali. Alcuni esempi di regole includono:

5 punti per Selfie o video con Cattelan durante il DopoFestival

10 punti se l’artista seda una rissa nel backstage.

Penalità se l’artista nomina il FantaSanremo sul palco

La partecipazione al Fantasanremo è semplice: basta registrarsi sul sito dedicato, scegliere i cantanti preferiti e seguire le performance durante le serate del festival. Questa iniziativa ha creato un coinvolgimento senza precedenti, trasformando la visione del festival in un’esperienza interattiva e condivisa. Cosa si vince? La tanto ambita “Vana Gloria”, come dicono gli stessi creatori.

I Gruppi di ascolto

I gruppi di ascolto sono un’altra iniziativa che ha portato il Festival di Sanremo direttamente nei salotti e nelle chat dei giovani. Questi gruppi, spesso organizzati su WhatsApp, o Telegram, o direttamente su Instagram permettono agli utenti di commentare in tempo reale le esibizioni, condividere opinioni e divertirsi. Questa socializzazione virtuale ha amplificato il senso di comunità attorno al festival, rendendo l’evento un momento di aggregazione nazionale.

Pagine social e il potere della Community

Sanremo ha inoltre potuto contare su una vivace attività sui social media, grazie anche al supporto di pagine come The Jackal, che con la loro ironia e creatività hanno saputo coinvolgere una vasta audience. Altre pagine e influencer, come Trash Italiano e Il Pagante, hanno contribuito a diffondere meme, commenti esilaranti e contenuti virali legati al festival.

Questi canali hanno reso Sanremo un evento “meme-worthy”, capace di entrare nelle conversazioni quotidiane e di stimolare un dialogo costante con il pubblico. L’interazione sui social ha permesso al festival di essere sempre al centro dell’attenzione, anche al di fuori delle serate televisive.

Il Festival di Sanremo, giunge quest’anno alla sua 75a edizione, poteva essere dato per morto ma ha scoperto una nuova vita in un sottobosco non televisivo che gli fornisce nuova linfa e lo adatta ai tempi.

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