Carlo Buccirosso torna sul palco della Contrada con una nuova e originale commedia: “Il vedovo allegro” alias Cosimo Cannavacciuolo.

Cosimo, interpretato dallo stesso Buccirosso, ha perso l’adorata moglie a causa del Covid, ha visto la sua attività di antiquariato fallire e si ritrova quindi a dover ridisegnare i confini della sua vita emotiva ed economica. Come se non bastasse, il suo vicino di casa il signor Tomacelli, custodisce un segreto nel quale il povero Cosimo rimane invischiato.

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Da queste premesse sembrerebbe la trama di una tragedia, il cui protagonista non ha proprio nulla di cui rallegrarsi!

Eppure Buccirosso che, oltre ad interpretare il personaggio principale, è anche scrittore e regista del testo teatrale, non ci ha abituati a toni malinconici, vittimistici o tragici.

Infatti “Il vedovo allegro” più che un ossimoro bizzarro, si rivela una perfetta macchina comica, ben oliata dall’ironia e da un tocco di napoletanità che rendono lo spettacolo spassoso, brioso e leggero.

Due ore che volano grazie al mix di risate, malintesi, equivoci e inaspettati colpi di scena.

A fianco di Buccirosso che dopo 11 anni torna emozionato, come dichiarato durante lo scroscio degli applausi finali, nel teatro “La Contrada” e nella nostra città, Trieste, abbiamo un esilarante Massimo Andrei che interpreta Salvatore, il custode del palazzo (un po’ meno delle faccende private dei suoi condomini).

A rallegrare e movimentare la vita di Cosimo ci sono anche i figli di Salvatore, Ninuccio e Angelina, interpretati rispettivamente da Davide Marotta e Elvira Zingone.

Oltre ai coniugi Tomacelli (Gino Monteleone e Donatella De Felice) e al loro impensabile segreto, una nuova coinquilina, l’aspirante attrice Virginia (Stefania De Francesco), colora la vita del vedovo Cosimo.

Infine l’ultimo tassello di questo quadro bizzarro e imprevedibile è rappresentato da Matteo Tugnoli che incarna un personaggio apparentemente distante dalle dinamiche del condominio ma che alla fine offrirà anche lui un contributo piuttosto significativo.

Tra le quattro pareti della casa di Cosimo, quattro si fa per dire, perché nel suo condominio sembrano non esserci limiti tra un appartamento e l’altro, tra la vita di un vicino e l’altro, tutto si intreccia e si amalgama in un miscuglio esilarante di storie, personalità, situazioni e tematiche piuttosto attuali.

Ecco che l’allegria, quindi, la fa da padrona non solo nel titolo ma anche nei sorrisi degli spettatori che non possono smettere di ridere durante tutto lo spettacolo!

Se anche voi volete la vostra dose di allegria spartita in due atti, non mancate all’appuntamento presso il teatro “La Contrada” fino a domenica 1 dicembre!

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