Aperto ufficialmente al pubblico da venerdì il nuovo museo cittadino LETS- Letteratura Trieste negli spazi di uno degli edifici storici, Palazzo Biserini.

Inaugurato giovedi alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza, delll’Assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia del Comune di Trieste, Maurizio De Blasio.

Il Museo, con la sua rilevanza, sono stati raccontati inoltre da Riccardo Cepach, dalla docente Laura Pelaschiar e da Cristina Fenu.

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Scriviamo una nuova pagina

Scriviamo una nuova pagina recitava il claim alle spalle dei relatori e delle relatrici durante la conferenza stampa di presentazione.

Conferenza stampa che ha avuto come ospite illustre lo scrittore, saggista e germanista Claudio Magris.

Magris che nel suo intervento ha sottolineato come di solito non si guardi a un museo in quest’ottica, ma come questa nuova realtà possa rappresentare l’esemplificazione della gioia dello stare insieme e dell’incontrarsi.


La storia

TRIESTE – C’era una volta il Museo Sveviano. Sorto dall’intuizione della figlia dello scrittore, Letizia Svevo Fonda Savio, che nel suo testamento lasciava al Comune di Trieste, dopo la sua scomparsa (1993) un fondo di libri, documenti e pochi arredi e oggetti sopravvissuti al bombardamento del 1945 di Villa Veneziani, affinché nascesse – quattro anni dopo, nel 1997 – il Museo dedicato a Italo Svevo, nello storico edificio della Biblioteca Civica di Trieste, Palazzo Biserini in piazza Hortis: un luogo che il padre stesso raccontava di aver a lungo frequentato. Pochi anni dopo, nel 2004, prendeva vita a Trieste anche il Museo Joyce, posizionato accanto al Museo Sveviano.

Ora, nel 2024, settantesimo anniversario del definitivo ritorno di Trieste all’Italia, nel nuovo spazio trovano posto non solo i Musei Svevo e Joyce, oggetto di un totale riallestimento, ma anche il nuovo Museo Saba.


L’Edicola della Storia, la Libreria degli Scrittori, Il Cinematografo delle Storie

Come, insieme, nelle diverse sale, convivono autori del passato e contemporanei, i triestini e gli “Italo-Svevi”,…

Oltre a Svevo, Joyce e Saba, infatti, LETS ospita e ospiterà documenti e libri di e su Scipio Slataper e Claudio Magris, Susanna Tamaro e Boris Pahor, Mauro Covacich, Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Fulvio Tomizza, Giorgio Pressburger, Paolo Rumiz, Pino Roveredo, Anita Pittoni, Virgilio Giotti, Bobi Bazlen, Giorgio Voghera, Carolus Cergoly, Richard Francis Burton, Rainer Maria Rilke, Stelio Mattioni e tanti altri autori che, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri hanno fatto e fanno di questa città una capitale della letteratura europea modernista.

La multimedialità sposa inoltre la materialità dei libri e dei documenti, la tradizione l’innovazione.

Chiude infatti l’allestimento lo spazio polifunzionale in cui troveranno posto le mostre temporanee di LETShow, le conferenze e le presentazioni di LETStalk, le letture e le drammatizzazioni di LETSplay e tutte le altre iniziative che un museo contemporaneo come LETS intende promuovere e produrre.

Una novità che chiama anche noi tutti visitatori e amanti delle pagine a immergersi profondamente, a curiosare e a contemplare le varie sfaccettature attraverso cui

la vita racconta le storie

LETS – Letteratura Trieste è aperto al pubblico da venerdì 13 settembre, ogni giorno dalle 10 alle 17, la domenica dalle 10 alle 13 con ingresso libero. Chiusura settimanale: martedì.

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