Giunge alla sua quarta edizione la rassegna “Il Rossetti a Miramare” – frutto dell’importante collaborazione fra il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – che si svolgerà in uno dei luoghi più belli e amati del Friuli Venezia Giulia, dal 29 giugno al 24 luglio, con l’intento di accrescere – attraverso una raffinata programmazione di teatro e musica – l’offerta culturale e turistica del territorio.

Per il secondo anno, per i due eventi d’apertura – il “Concerto al tramonto” e il “Concerto all’alba” – la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste si conferma prestigioso partner della rassegna, in un consolidarsi significativo e fecondo di sinergie e reciprocità fra grandi istituzioni.

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I dettagli della programmazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo venerdì 24 maggio nella Sala del Trono del Castello di Miramare, con la partecipazione del Direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare Andreina Contessa, del Presidente Francesco Granbassi e del Direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Valerio, e per la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, del Sovrintendente Giuliano Polo e del Direttore Artistico Paolo Rodda

Cinque diversi spettacoli si susseguiranno nella programmazione de “Il Rossetti a Miramare” ed il sottotitolo “con uno sguardo d’infinito amore” – un verso che il direttore Paolo Valerio ha tratto dal “Werther” goethiano – suggerisce già quale sia il filo rosso che li legherà in quest’edizione: l’amore. Un amore declinato secondo accezioni diverse: quello travolgente e disperato di Werther da cui trae ispirazione il primo concerto – che vedrà protagonista assieme all’Orchestra del Teatro Verdi un intenso Sergio Rubini – oppure quello che si rivolge all’ambiente (e che si esprime nell’attenzione alla sostenibilità di ognuno degli spettacoli in scena, tutti creati nel rispetto dell’equilibrio del Parco e in modalità il meno impattanti possibile), o ancora quell’amore delicato e venato di nostalgia che palpita nelle lettere che l’Arciduca Massimiliano scriveva alla moglie Carlotta e da cui parte l’idea dello spettacolo inedito “Discorsi Amorosi da ascoltare e leggere al tramonto”, anche qui con la scelta di una ottima interprete come Stefania Rocca

Si inizia allora il 29 giugno alle ore 21.30 con il “Concerto al tramonto” eseguito dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste che sarà diretta per l’occasione dal Maestro Alvise Casellati, ospite frequente della Fenice di Venezia e di Arena di Verona, nonché figura di spicco del panorama musicale newyorkese dove ogni anno tiene un fortunato recital dedicato all’opera italiana a Central Park. 

Come ogni anno la musica s’intreccia alla prosa in questa prima serata, e Sergio Rubini – icona del cinema italiano, pluripremiato attore, sceneggiatore e regista – darà voce alle intense parole di Werther. Il melologo proposto in apertura dell’edizione 2024, infatti reinterpreta liberamente il celebre Werther” di Goethe ed è opera di pieno Settecento del compositore di corte e direttore della Cappella Reale dei Savoia Gaetano Pugnani, autore spesso dimenticato nelle programmazioni dei grandi teatri europei, ma di solida impronta classica a mediare tra la tradizione italiana e quella di scuola viennese e tedesca.

L’alba del 30 giugno, nell’incanto del parco, sorgerà sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart: sarà il geniale compositore infatti al centro del “Concerto all’Alba” che avrà inizio alle ore 5.19

Due celeberrimi quintetti mozartiani saranno eseguiti dalla formazione cameristica nata in seno all’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste e composta da Stefano Furini, Valentino Dentesani (violini), David Briatore, Elisabetta Chiappo (viole), Simona Slokar (violoncello), Chiara Bosco (corno), Marco Masini (clarinetto). Per archi e corno il primo del 1782, per archi e clarinetto il secondo del 1789 i due quintetti furono scritti per amici virtuosi di Mozart: il primo per il cornista salisburghese Ignatz Leitgeb, spesso oggetto dei suoi scherzi più sapidi e di certo influenzato nel tono dal rapporto giocoso col dedicatario; il secondo per l’abilissimo clarinettista Antonio Stadler. Benché sia stato scritto in uno dei periodi più disperati di Mozart, la composizione non lascia trasparire le sue ubbie personali, regalando un momento musicale di grande distensione ed affabilità.

Dopo la musica, il protagonista de “Il Rossetti a Miramare” sarà il Parco stesso: è infatti la splendida creazione di Massimiliano il tema de “I segreti dei giardini dell’Arciduca” scritto e diretto da Paola Bonesi da un’idea di Andreina Contessa, in programma dal 2 al 7 luglio alle ore 19.30. Lo spettacolo ricostruisce il rapporto fra l’Arciduca Massimiliano e il Parco creato grazie alla sua passione per la botanica. I l giardiniere di corte Jelinek accoglie i visitatori che assieme a lui, sfiorati dai raggi del tramonto, passeggiano fra le tante le fascinazioni di quei luoghi, dove il tempo dismette il suo ticchettio in favore di un eterno presente. Nel Parco allora può capitare d’incontrare personaggi di un’altra epoca, desiderosi di raccontare le loro storie, legate al principe poeta e navigatore, inseguitore di chimere d’oltremare, inventore di un giardino unico nel suo genere, quel principe che scriveva: «Oh, lasciatemi i miei silenziosi quieti sentieri, il viottolo nascosto nel bosco dei mirti. La cura della Scienza e delle Muse, è più dolce, credetemi, dello splendore dell’oro». Interpreti dello spettacolo sono Marco Maria Casazza, Ester Galazzi, Andrea Germani, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos e Francesca Boldrin, Alessandro Colombo, Veronica Dariol, Giacomo Andrea Faroldi, Radu Murarasu.

I professori Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo dell’Università degli Studi di Trieste – cui si deve la fondamentale consulenza drammaturgica – hanno presentato alla conferenza “Green Shakespeare: Trees, Storms, Flowers and the Moon” lo spettacolo shakespeariano a cura di Paolo Valerio che dal 9 al 19 luglio alle ore 19.30 ritorna in scena dopo l’esordio dello scorso anno (quando diverse repliche sono state tormentate da un clima poco clemente). Lo spettacolo attraversa la produzione di Shakespeare ispirata alla Natura, per parlare del suo controverso e sortilego rapporto con l’uomo. Stupiscono la bellezza e il numero dei passi in cui il grande drammaturgo scrisse di fiori, foreste, venti tempestosi, cieli notturni… Gli attori dello Stabile regionale li interpretano negli scorci più incantevoli di Miramare, fra i quali il pubblico si muove accompagnato da paggi e damigelle in costume elisabettiano. Per Shakespeare la Natura non era solo la “madre benigna” che oggi è necessario proteggere: era anche “matrigna”, temibile, capace di uccidere con la sua imprevedibilità. Si ritroveranno entrambi questi aspetti nelle parole dei personaggi che attendono nel Parco, come Ofelia che si delizierà fra i fiori sulle sponde del laghetto, o Ariel che danzerà magicamente ad un passo dal mare increspato. Mentre il rancoroso Jago saprà richiamare con violenza l’ossessione del “mostro verde”. Ne sono protagonisti Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria Grazia Plos, Alessandro Colombo, Giulio De Santi, Giacomo, Andrea Faroldi, Cristina Greco, Maria Irene Minelli, Radu Murarasu, Mattia Vodopivec assieme ad Alice Lovrinic (danzatrice), Snezana Acimovic (violino) e Beatrice Tagliapietra (arpa).

È stato l’Arciduca Massimiliano, con le sue lettere venate di nostalgia e tenerezza per la moglie Carlotta il primo ispiratore di “Discorsi amorosi da ascoltare e leggere al tramonto!” che debutta – dal 20 al 24 luglio alle ore 20a cura di Paolo Valerio e interpretato dalla bravissima Stefania Rocca, stella del cinema e del teatro italiani. A lei si affiancheranno un attore e musicisti dal vivo. Assieme percorreranno alcuni fra i più appassionati epistolari amorosi, rendendo assoluto protagonista a Miramare quel sentimento di cui il castello stesso è simbolo. Accompagnati da parole d’amore gli spettatori attraverseranno il tempo: da Massimiliano e Carlotta a George Sand e Alfred De Musset, che si dichiaravano nei modi del romanticismo ottocentesco, poi le lettere che Sibilla Aleramo scriveva a Dino Campana, a inizio Novecento, per arrivare ad un carteggio che rappresenta un unicum nel suo genere, pervaso d’idealità e struggimento: quello fra la poetessa russa Cvetaeva e Rainer Maria Rilke.

E gli spettatori avranno mai scritto parole d’amore a qualcuno? “Discorsi amorosi” permetterà ogni sera ad uno degli spettatori di ascoltare recitata, una propria poesia o lettera d’amore o la propia poesia preferita: basterà inviare il testo prescelto alla mail ilaria.lucari@ilrossetti.it entro il 10 luglio, specificando a quale delle recite si assisterà. Per ogni serata saranno selezionati uno o due testi del pubblico.

 I biglietti per tutti gli spettacoli saranno disponibili a partire dal 24 maggio alla Biglietteria del Politeama Rossetti, nei punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, www.ilrossetti.vivaticket.it e – per i primi due concerti – alla biglietteria del Teatro lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. 

È fortemente consigliato l’acquisto in prevendita. Per la serata inaugurale il prezzo dei biglietti sarà di €30 (Intero) e €25 (ridotto); per il “Concerto all’alba”€20 (Intero) e €15 (ridotto); per “Green Shakespeare: Trees, Storms, Flowers and the Moon”, per “I segreti dei giardini dell’Arciduca” e per i “Discorsi Amorosi” Interi €20 e Ridotti €17.

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