Con Giulia Cornaggia ci diamo appuntamento per telefono alle ore 12 di lunedì 18 settembre, a pochi giorni all’inaugurazione della sua mostra personale Kairos a Trieste che fa parte di un progetto più articolato, dell’associazione Parole Controvento di Trieste, dal titolo EMERGE35 Art Festival.
Giulia ha 33 anni. Di mestiere fa l’illustratrice e collabora con istituzioni territoriali, produttori enogastronomici locali e nazionali, riviste letterarie e case editrici. Vive e lavora a Pagnacco in Provincia di Udine. Sin da subito Giulia si dimostra un’ interlocutrice attenta, colta e curiosa.
La parola che mi ripete di più è “meraviglia”: meraviglia di fronte a un cielo stellato, meraviglia mentre legge un libro, meraviglia mentre è impegnata in una delle sue passeggiate quotidiane in montagna, meraviglia quando si prende cura delle sue api, meraviglia quando scrive e ovviamente mentre disegna. Rigorosamente su carta.
La tua giornata tipo?
Quasi ogni mattina cerco di fare una camminata. Non tanto per cercare l’ispirazione. Camminare mi permette soprattutto di pensare e di ordinare i pensieri. Poi il resto della giornata lo dedico all’illustrazione.
A proposito di illustrazioni. Cosa potremmo vedere alla tua personale a Trieste?
Alla mostra porto venti tavole – illustrazioni – tratte dall’Odissea, un poema che ho letto e divorato mentre preparavo un esame all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ho voluto rappresentare la solitudine che accomuna i protagonisti di questo poema, inseriti in uno spazio fantastico governato dall’irreale, dalla magia e dall’irrazionale dove i contrasti tra luci e ombre nascondono o rivelano elementi simbolici. Le illustrazioni sono inedite, quindi sarà interessante vedere la reazione del pubblico e gli eventuali aspetti da migliorare.
Curiosa la scelta di un classico come l’Odissea. Ho l’impressione tu sia anche appassionata del cosiddetto “repertorio classico” della letteratura. Quando nasce questa passione?
Relativamente tardi: a quattordici anni con Il Barone Rampante di Italo Calvino. Una meraviglia! Da lì mi sono innammorata della lettura e piano piano sono passata ai classici. Non mi sono più fermata. La parola scritta non mi accompagna solo mentre leggo, ma anche quando illustro. Prima di buttare già una bozza passo molto tempo a immaginarla, scrivendo.
Scrivere, leggere, disegnare: sono tutti modi che ci permettono di guardare al mondo con occhi inediti, non è così?
Sì esatto, ma soprattutto di porre a noi stessi delle domande e di meravigliarci delle piccole cose. Un po’ come da piccoli, quand’era naturale chiedersi: ma perché il cielo stellato è così? Come si comporta un passero? Cos’è l’elettricità? Sono domande ricorrenti in quel momento della tua vita. Poi però in qualche modo con il tempo smettiamo di farcele e di conseguenza di meravigliarci.
A questo punto non vediamo l’ora di meravigliarci ammirando le tue creazioni, sabato prossimo (NdR. sabato 30 settembre alle 18) a Trieste. Grazie Giulia!
KAIROS: INFO UTILI
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