TRA PULCINELLATE E FAVOLE di Nika Tomasevic
Il ballo pantomimo a Roma al tramonto dello Stato Pontificio
Testo cattedratico di autorevole interesse, nel ricostruire attentamente la storia della danza teatrale del Settecento a Roma, con i suoi spettacoli coreografici. Numerosi sono gli spunti che fondano l’argomentazione sulla disquisizione di carattere informativo, inserita a completamento della trattazione.
Dai teatri romani con le sue stagioni e i divieti in vigore all’excursus sui balli prima e dopo, le innovazioni, i soggetti, le suddivisioni dei ruoli, i generi e i ranghi, per giungere così alle creazioni innovative, alla scuola francese sul suolo romano e al neoclassicismo. Di importante rilievo è la pantomima nel ballo italiano, qui descritta con dovizia di particolari.
Attraverso libretti, programmi di ballo e una varietà di fonti documentarie il volume (edizioni Libreria Musicale Italiana, nella collana “Chorégraphie. Ricerche sulla danza”, 310 pagine) ricostruisce la drammaturgia, le prassi sceniche e l’evoluzione della danza teatrale nella Roma dell’epoca, analizzando da un lato la produzione ballettistica degli anni Ottanta e i relativi interpreti (coreografi e danzatori, con ruoli e generi di riferimento), dall’altro le caratteristiche esecutive e interpretative del balletto pantomimo di fine Settecento.
Completano il volume le trascrizioni degli estratti dai libretti e dei testi dei programmi di ballo pubblicati a Roma tra il 1782 e il 1796.
Negli spettacoli di danza della Roma di fine Settecento si riflette la vivacità culturale di una città che era al tempo stesso centro del Neoclassicismo e dell’antiquaria e meta imprescindibile del Grand Tour.
I coreografi Onorato Viganò, Francesco Clerico e Domenico Ricciardi, protagonisti delle stagioni dell’Argentina e dell’Alibert (i due principali teatri della città), si giovarono dell’ambiente stimolante della capitale pontificia, riversandone la ricchezza in balletti capaci di coniugare le antiche tradizioni spettacolari romane con le nuove istanze estetiche neoclassiche e le sperimentazioni interne al nuovo genere del balletto riformato.
L’autrice
L’autrice, Nika Tomasevic, è ricercatrice in Discipline dello Spettacolo al Dipartimento di Scienze della comunicazione dell’Università di Teramo, dove svolge attività didattica (Storia e teoria della danza, Fonti e metodologie della ricerca coreica).
Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Storia del Teatro moderno e contemporaneo all’Università di Napoli “L’Orientale”, ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto “BiblioLMC – Biblioteca Digitale della Musica e della Danza” (Università Roma Tre) e del progetto “ForTe, formazione in Teatro” (Università di Teramo, Università di Roma Tre, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium).
Ha pubblicato saggi sul ballo teatrale nel XVIII secolo, sulle tecniche, sugli e stili e sulle metodologie della didattica coreica della prima metà del Novecento; sui contesti dello spettacolo in Abruzzo. Si occupa inoltre dell’ideazione e dell’organizzazione di eventi scientifici e culturali dedicati alla danza.