Torna a Trieste il grande balletto con Romeo and Juliet nella produzione della SNG Opera in Balet Ljubljana con la coreografia del Maestro Renato Zanella, vero caposaldo della grande danza europea da decenni e grazie al nuovo sodalizio l’appuntamento si ripeterà negli anni a venire, rendendo Trieste una delle pochissime città italiane in grado di offrire la preziosa e rara arte coreutica al suo pubblico.
Romeo and Juliet va in scena al Teatro Verdi di Trieste dal 21 al 26 marzo 2023.
Con uno dei grandi classici della danza novecentesca riparte il balletto a Trieste ed a firmare questo secondo appuntamento del dittico dedicato alla storia d’amore più famosa del mondo dopo il recente successo di pubblico e critica di Capuleti e Montecchi di Bellini, è il veronese Renato Zanella, vero Maestro europeo della danza, direttore artistico del corpo di ballo sloveno, firma di riferimento di Vienna negli anni d’oro. “Per un veronese questo titolo è una vera madeleine proustiana, ma oltre all’evocazione di quel balcone che attrae da sempre amanti da tutto il mondo, esso è anche stato un incontro ricorrente nella mia vita professionale, soprattutto nella coreografia di Cranko, che ho trovato sia a Stoccarda sia a Vienna” racconta Zanella “Ma devo ammettere che solo a Ljubljana ho finalmente trovato le condizioni ideali per realizzare il mio personale Romeo e Giulietta”. Dunque uno dei titoli più famosi ma anche più difficili del balletto internazionale, arriverà a Trieste dopo una riflessione creativa durata decenni: sontuoso, travolgente, tradizionale e contemporaneo, tecnicamente complesso ma al contempo libero, il Romeo and Juliet di Zanella riserverà sicuramente al pubblico un fiume d’emozioni senza tempo, liberate da tutte quelle sovrastrutture d’antico che possono in qualche modo frenare il moto empatico voluto e fortissimamente cercato dalla coreografia.
Le scene di Alessandro Camera, scenografo di fama dall’opera alla prosa ed alla danza, vestono il palco con una sensuale eleganza senza tempo che perfettamente si sposa con l’immaginario di Zanella.
Il titolo mancava poi a Trieste dal 2007, quando fu presentato nella storica interpretazione di Yuri Grigorovich, vera icona del grande balletto russo di San Pietroburgo e oggi dunque ritorna con un’altra firma d’eccellenza ma di ascendenza culturale assai diversa: italiana, eclettica, internazionale, europea, slovena. E giovane, come è giovane la compagnia di danza slovena che in realtà raccoglie ragazzi da tutt’Europa a partire proprio dall’Italia, dove la chiusura dei corpi di ballo combinata alla crescente popolarità della danza, crea grandi professionalità artistiche pronte per il mercato internazionale
La bacchetta che guiderà l’Orchestra del Verdi in una delle partiture più complesse ed affascinanti del ‘900 sarà il belga Ayrton Desimpelaere, dal novembre 2022 nuovo direttore dell’Opera Nazionale e del Balletto di Slovenia a Lubiana, artista ampiamente stimato in Europa e di certo podio perfetto per conciliare le esigenze d’ascolto di pagine che sono anche capisaldi sinfonici, con le altrettanto difficili necessità del palco.