Sabato 28 gennaio gli incontri con gli autori, il concorso, Oltre I Bordi, proiezioni fuori concorso, presentazioni di libri e la visita all’Archivio Storico di Generali

L’ottava e ultima giornata del Trieste Film Festival chiude il ciclo del Q&A: INCONTRI CON GLI AUTORI E GLI OSPITI DEL FESTIVAL all’Antico Caffè San Marco dalle 11:00 alle 13:00. Ad incontrare stampa e pubblico ci saranno: Otilia Babara (Love Is Not An Orange), Biserka Šuran (regista Scenes With My Father), Damir Markovina (regista Deserters), Anna Kazejak (regista Fucking Bornholm), Alexandru Belc (regista Metronom), Spiros Jacovides (regista Black Stone), Natalia Sinelnikova (regista We Might As Well Be Dead).

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In coda al Q&A alle ore 12.30 circa verranno annunciati i vincitori del 34. Trieste Film Festival

La giornata di proiezioni incomincerà al CINEMA AMBASCIATORI alle ore 11:00 con il documentario fuori concorso ZEMNIEKI di Ivars Seleckis LV, 2022, 108’ (La Terra). Attraverso sei famiglie, il nuovo documentario di Ivars Seleckis mostra la varietà della campagna al giorno d’oggi, le contraddizioni della vita rurale e le illusioni del mondo contadino. Il pubblico vive assieme ai protagonisti un ciclo di vita agricola annuale, dalla semina primaverile al raccolto autunnale, alla preparazione della terra per l’anno successivo.

Alle 14:00 il Premio Corso Salani presenta  IL PAESE DELLE PERSONE INTEGRE di Christian Carmosino Mereu I- BF, 2022, 106’. Il film racconta la ricerca di libertà di quattro cittadini burkinabé: un musicista, un candidato alle elezioni, un minatore e una madre che deve occuparsi di una famiglia povera e numerosa. Tutti accomunati dalla speranza che il loro Paese possa diventare libero e giusto: il “paese delle persone integre”, come l’aveva chiamato il rivoluzionario Thomas Sankara.

Alle  16:00 il Premio Corso Salani presenta ancora SVENTURA di Serena Nono I, 2022, 79’. Siamo nel 1640. Jaffier è l’ex capo dei congiurati che nel 1618 salvò Venezia, denunciando al governo la congiura ordita dagli Spagnoli per conquistare la città. Dopo essere stato bandito dalla Repubblica Serenissima per alto tradimento, ora si trova in esilio su un’isola di Venezia e ripensa ogni giorno alla propria sconfitta. Infine alle 18.00 chiude la sezione IL CERCHIO di Sophie Chiarello I, 2022, 108’. Chi sono i bambini di oggi? Cosa pensano? Cosa riescono ad afferrare del mondo degli adulti? La regista decide di seguire con la macchina da presa per cinque anni gli alunni di una classe elementare, abbassando il suo sguardo ad altezza bambino, in modo da catturare il loro punto di vista sul mondo.

Al POLITEAMA ROSSETTI alle ore 14:00 con la sezione Fuori Dagli Sche(r)mi che ci accompagnerà per tutto il pomeriggio. Vedremo quindi AKYN di Darežan Omirbaev KZ, 2021, 105’ (Poeta), ll poeta Didar lavora per un piccolo giornale. Al giorno d’oggi in pochi si interessano ancora alla poesia. Leggendo di un poeta ribelle del XIX secolo giustiziato dalle autorità Didar si rende conto di quanto sia sempre stata difficile la vita di un poeta. Al festival di Tokyo 2022 premio per la Miglior regia, e anteprima al “Forum” della Berlinale.  Poi alle 16:00 ci sarà MY LOVE AFFAIR WITH MARRIAGE di Signe Baumane LV – USA – L, 2022, 108’ (La mia storia d’amore con il matrimonio). Le canzoni e le fiabe che Zelma ascoltava da piccola la convincono che l’Amore le avrebbe risolto tutti i problemi, a patto di assecondare le aspettative della società. Crescendo si rende conto che qualcosa non torna. Una storia di ribellione femminile. Anteprima al Tribeca Film Festival del 2022 e premio speciale della giuria al Festival dell’Animazione di Annecy. Infine alle 18:00 WIR KÖNNTEN GENAUSO GUT TOT SEIN di Natalia Sinelnikova di D, 2022,  93’ (Potremmo anche essere morti). Nel film il microcosmo dei grattacieli fa da sfondo a un esperimento distopico senza tempo. Al centro del film c’è il potere della paura, un sistema auto- replicante che può frantumare la coesione sociale e che da tempo detta i discorsi sociali e politici attuali. Presentato alla Berlinale nel 2022.

Alle 20.00 si terrà la cerimonia di premiazione e  a seguire l’evento speciale SOUVENIR D’ITALIE di Giorgio Verdelli I, 2022, 94’. Lelio Luttazzi è stata una delle figure più rappresentative del periodo in cui musica, teatro, cinema e televisione parlavano un linguaggio comune. Verdelli ricostruisce la sua carriera, l’errore giudiziario che la interruppe nel 1970, lo charme e l’intelligenza con cui Luttazzi ha rinnovato musica e spettacolo in Italia.

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