Giovedì 19 gennaio 2023 alle ore 18 a Trieste presso Cavò,si apre la mostra Dive, Divne, Divine. Attrici che hanno varcato frontiere, promossa da Cizerouno, a cura di Massimiliano Schiozzi e realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’esposizione è un omaggio ad alcune attrici jugoslave che fecero fortuna in Italia ed è realizzata in collaborazione con il 34° Trieste Film Festival. Sarà possibile visitarla fino all’ 11 febbraio 2023, da martedì a sabato dalle 17 alle 19.30
In Dive, Divne, Divine a conosceremo le storie di attrici come: Sylva Koscina, Femi Benussi, Beba Lončar, Špela Rozin, Olga Bisera, Maria Baxa e altre ancora. Grazie a immagini d’epoca, colte riviste cinematografiche, popolari fotoromanzi, giornaletti scandalistici o erotici, servizi sull’ultimo guardaroba o sulla storia d’amore più o meno lecita, sarà possibile ripercorrere le vite e le carriere di queste dive.
Sylva Koscina, nata a Zagabria e che in Italia lavorò tra gli altri con Sordi, Tognazzi e Manfredi e appena ventiduenne incantò gli italiani con le sue sinuosità nordiche. I suoi occhi da gatta catturarono il pubblico già dal suo esordio cinematografico accanto a Totò.
Assieme a lei, molte altre furono le bellezze che varcarono la frontiera e animarono schermi, rotocalchi e l’immaginario maschile: dalla rovignese Femi Benussi, prorompente bellezza mediterranea che si aggiudicò il titolo di attrice più spogliata del cinema italiano in circa 80 pellicole, e fu voluta fortemente da Pasolini per Uccellacci e uccellini, fino alla bosniaca Olga Bisera, la Felicca di Agente 007- La spia che mi amava.
Rivedremo l’attrice serba Beba Lončar che partecipò giovanissima al film Signore e signori di Pietro Germi, trovando poi la propria fortuna televisiva nel 1974 con lo sceneggiato Ho incontrato un’ombra visto da una media di oltre 19 milioni di spettatori.
E Špela Rozin, che da Lubiana arrivò diciottenne a Roma per Via Veneto e ancora Maria Baxa che fece perdere la testa anche a Michelangelo Antonioni.