Ritorna uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: dal 21 al 28 gennaio il Trieste Film Festival animerà cinema e teatri di Trieste. Il festival, dedicato al cinema dell’Europa centro orientale e nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, continua ad essere anche dopo trentaquattro anni, un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.
Tre le sedi del festival: il Politeama Rossetti, il Teatro Miela e il Cinema Ambasciatori; e tre le sezioni competitive che, lungi dall’esaurire le linee di programmazione (mai così ricche come in questa edizione), si confermano il nucleo centrale del festival.
LUNGOMETRAGGI
Nove i titoli che compongono il Concorso lungometraggi (in giuria Weronika Czołnowska, Beatrice Fiorentino e Stefan Ivančić), tra anteprime italiane, europee e internazionali: da Cannes arrivano due dei film più apprezzati nell’ultimo Certain Regard, Metronom, sogno di amore, musica e libertà nella Bucarest del 1972, che sulla Croisette è valso ad Alexandru Belc il premio per la migliore regia, e l’ucraino Butterfly Vision di Maksym Nakonečnyj, storia di prigionia (lo sfondo è il Donbass) a cui neanche la liberazione sembra poter mettere fine; dall’inferno della Storia al purgatorio bifamiliare di Fucking Bornholm di Anna Kazejak, caustica commedia polacca che rompe l’idillio dell’isola danese del titolo; il senso della vita, dell’amore e del racconto è al centro del georgiano Beautiful Helen di George Ovashvili, on the road a due per ritrovare se stessi; una guerra tutta invisibile è quella che si combatte nell’autobiografico Safe Place del croato Juraj Lerotić, pluripremiato all’ultimo Festival di Locarno, dove un tentato suicidio crea una frattura nell’esistenza quotidiana di una famiglia; migliore opera prima alla Berlinale 2022, Sun dell’irakena-austriaca Kurdwin Ayub si apre su tre adolescenti di Vienna che twerkano in hijab e cantano musica pop, diventando famose da un giorno all’altro tra i curdi musulmani; presentato al Sundance, Gentle degli ungheresi László Csuja e Anna Eszter Nemes ci immerge nel mondo del culturismo femminile; Black Stone del greco Spiros Jacovides aggiorna la tradizione del mockumentary tra humour nero e critica sociale; mentre lo sloveno Wake Me di Marko Šantić specchia nell’amnesia del giovane Rok il revisionismo di un’intera società.
A queste si aggiungono sei proposte fuori concorso: gli italiani Gigi la legge di Alessandro Comodin e La lunga corsa di Andrea Magnani, il polacco Bread and Salt di Damian Kocur, il ceco Somewhere Over the Chemtrails di Adam Koloman Rybanský e lo slovacco Victim di Michal Blaško.
Menzione speciale per The Perfect Number di Krzysztof Zanussi, che sarà l’occasione per premiare il maestro polacco con l’Eastern Star Award, il riconoscimento nato per segnalare le personalità del mondo del cinema che con la loro carriera hanno gettato un ponte tra l’Est e l’Ovest (nell’albo d’oro Irène Jacob, Monica Bellucci, Milcho Manchevski, Rade Šerbedžija, Kasia Smutniak, Miki Manojlović, Kornél Mundruczó e Kata Weber). Quel ponte Zanussi lo ha rappresentato per evidenti ragioni biografiche, con le sue radici familiari nel cuore del Friuli, non meno che per i suoi meriti professionali, che lo hanno portato “da un Paese lontano” (per dirla con il titolo di uno dei suoi film più celebri) al centro del dibattito cinematografico, politico, morale di tutto il continente, grazie a opere come Illuminazione, La spirale, L’anno del sole quieto (Leone d’oro nell’84 alla Mostra di Venezia), Persona non grata.
Quattro, inoltre, gli Eventi speciali: l’apertura della programmazione al Politeama Rossetti è affidata a uno degli sforzi produttivi più sontuosi della scorsa stagione, Il boemo di Petr Václav, sulle avventure del compositore settecentesco Josef Mysliveček, autentico rivale di Mozart nei favori delle corti e dei teatri dell’Europa dell’epoca (il film, coprodotto dall’italiana Dugong, inizia da Trieste il suo tour nelle principali città italiane distribuito da Cloud 9); il nuovo cortometraggio diretto da Laura Samani, L’estate sta finendo – Appunti su Furio, che racconta una storia d’amore toccante e poetica attraverso il montaggio di scene balneari frutto della raccolta dei filmini di famiglia girati sulle spiagge dei nostri litorali a cura del Sistema Regionale delle mediateche del Friuli Venezia Giulia; il macedone The Happiest Man in the World di Teona Strugar Mitevska, applaudito a Venezia e presto in sala con Teodora Film; e Souvenir d’Italie di Giorgio Verdelli, ritratto del grande Lelio Luttazzi.
DOCUMENTARI
Undici i film del Concorso documentari (in giuria Rok Biček, Freddy Olsson e Julia Sinkevych): Blue/Red/Deport della lituana Lina Lužytė, il doc metacinematografico come lente d’ingrandimento per amplificare la realtà del campo profughi di Moria, in Grecia; il croato Deserters di Damir Markovina, Mostar tra ieri e oggi, anche attraverso le lettere dei giovani bosniaci che scelsero di fuggire dalla guerra; due riflessioni sul valore politico del teatro, il lettone Sisters in Longing di Elita Kļaviņa, “Tre sorelle” di Čechov allestito in un carcere femminile, e il polacco The Hamlet Syndrome di Elwira Niewiera e Piotr Rosołowski, Shakespeare e il palcoscenico per esprimere il proprio dolore; Fragile Memory dell’ucraino Ihor Ivan’ko, che “sfida” l’Alzheimer del nonno Leonid Burlaka, al lavoro negli anni ‘60 nei mitici Studi Cinematografici di Odessa; il moldavo Love Is Not an Orange di Otilia Babara, la fragilità dei legami familiari attraverso gli occhi di una generazione di madri e figlie costrette a vivere separate, e il bulgaro A Provincial Hospital di Ilian Metev, Ivan Chertov e Zlatina Teneva, su una comunità duramente provata dal Covid; The Visitors della ceca Veronika Lišková, in trasferta con la protagonista Zdenka nella città più settentrionale del mondo, Longyearbyen, sulle isole Svalbard in Norvegia; The New Greatness Case di Anna Šišova, la battaglia giudiziaria di una madre per dimostrare l’innocenza della figlia, detenuta in un carcere russo con l’accusa di voler rovesciare il governo; Non-Aligned: Scenes from the Labudović Reels, incursione di Mila Turajlić negli straordinari materiali d’archivio del massimo operatore dei cinegiornali jugoslavi all’epoca di Tito; la croata-olandese Scenes With My Father di Biserka Šuran, viaggio simbolico sul filo dei ricordi di un padre e di una figlia nell’ex Jugoslavia.
Altri sei i doc fuori concorso: Ciné-Guerrillas: Scenes from the Labudović Reels, seconda parte del dittico di Mila Turajlić (vedi sopra), Liturgy of Anti-Tank Obstacles di Dmytro Sucholytkyj-Sobčuk, Mariupolis 2 di Mantas Kvedaravičius, premiato come miglior documentario agli EFA, gli oscar europei, Un nemico invisibile di Riccardo Campagna e Federico Savonitto, Trieste è bella di notte di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre, in anteprima assoluta al TSFF; The Land di Ivars Seleckis.
CORTOMETRAGGI
Organizzato in tre compilation, il Concorso cortometraggi presenta diciassette titoli, a cui si affiancano alcune proposte fuori concorso tra cui il nuovo lavoro di Radu Jude, The Potemkinists.
FUORI DAGLI SCHERMI, WILD ROSES E PREMIO CORSO SALANI
Confermate anche quest’anno le sezioni Fuori dagli sche(r)mi e Wild Roses: Registe in Europa e il Premio Corso Salani.
«Fuori dagli sche(r)mi – spiega Nicoletta Romeo – continua il suo lavoro di ricerca su forme e prospettive nuove, con un’attenzione speciale quest’anno sul cinema d’animazione; Wild Roses, l’ormai tradizionale focus dedicato ogni anno alle cineaste di un diverso paese, fa tappa quest’anno in Ucraina con un programma a cui avevamo già iniziato a pensare in tempi di minore emergenza, per la cura di Massimo Tria. È un cinema militante, che affronta con forza la drammatica situazione odierna ma è anche e soprattutto un cinema femminista, di sorellanza, con autrici e protagoniste moderne, emancipate, che sognano un futuro migliore per se stesse e per il loro Paese. Il Premio Corso Salani, curato quest’anno da Giuseppe Gariazzo e Grazia Paganelli, è dedicato a un cineasta a noi molto caro, e in memoria del quale cerchiamo di dare vita ogni anno a una sezione di cinema italiano indipendente senza distribuzione, nell’ottica di dare una maggiore visibilità a quelle opere e a quei registi che spesso sono la vera linfa del nostro cinema, con stili e modus operandi diversissimi, anche se non sempre godono di un’adeguata promozione o dei canali giusti per raggiungere un pubblico più vasto»
L’attenzione per la storia europea, da sempre uno dei punti di forza del festival, continua quest’anno con il ricordo del “divorzio di velluto” che nel 1993 sanciva la nascita della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. Un trentennale speciale, che ha convinto il TsFF a esplorare e raccontare la storia della Cecoslovacchia affidando alle cure di Francesco Pitassio la retrospettiva Oltre i bordi. I margini del cinema ceco e slovacco: un’ampia selezione di film che si muovono lungo le faglie della storia di un Paese composto da una molteplicità di culture e tradizioni diverse, e percorrendo zone geografiche diverse, dalla centralità dei grandi “studios” praghesi ai confini nazionali. Accanto ai grandi maestri come Gustav Machatý e Jan Švankmajer, tanti i film poco conosciuti e in alcuni casi inediti in Italia.
Nel 140° anniversario dalla nascita, inoltre, il festival vuole celebrare Franz Kafka con una doppia proiezione che è anche un omaggio a due autori scomparsi recentemente, Luigi Di Gianni e Jean-Marie Straub (e quindi anche Danièle Huillet), che hanno trasposto sullo schermo rispettivamente le prime pagine de Il processo e del romanzo incompiuto Amerika. Un omaggio che in qualche modo si lega alla retrospettiva ma anche alla stessa Trieste, delle cui Assicurazioni Generali lo scrittore boemo fu l’impiegato certamente più celebre.
Rimandando per l’elenco completo dei titoli e delle sezioni al catalogo e al programma (consultabili e scaricabili sul sito ufficiale), non possiamo non citare l’altro ormai consolidato riconoscimento, accanto all’Eastern Star, che il Trieste Film Festival assegna ogni anno: il Cinema Warrior Award, nato per segnalare l’ostinazione, il sacrificio e la follia di quei “guerrieri” – siano essi singoli, associazioni o festival – che lavorano (o meglio: combattono) dietro le quinte per il Cinema. A trentacinque anni dalla prima messa in onda, nel 2023 il premio non poteva che andare a Fuori Orario, lo “spazio di libertà” che ha espanso il piccolo schermo nutrendo le notti e i sogni di generazioni di spettatori. In questa occasione Fuori Orario dedicherà al Trieste Film Festival due nottate, il 20 e il 27 gennaio, con una selezione di film e autori visti e apprezzati nel corso di queste 34 edizioni.
WHEN EAST MEETS WEST
Giunto alla tredicesima edizione, When East Meets West è organizzato dal Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia insieme con il Trieste Film Festival, con il sostegno di Creative Europe – MEDIA Programme, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, CEI (Central European Initiative), Film Center Serbia, Ciclic-Centre Val de Loir, Artevideo, Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con EAVE, IDM-Film Commission Sudtirol, Creative Europe Desks Italy, Catalunya, Croatia, Greece, Portugal, Serbia.
L’edizione 2023 prevede quattro giorni dedicati a produttori, broadcaster, mercati, fondi regionali italiani, europei, e non solo. L’idea, anche in questa edizione, è quella di dare vita a un appuntamento capace di creare un forte legame tra le regioni e i paesi coinvolti. Attraverso tavole rotonde, masterclass e case-study, si incontrano professionisti di diversi paesi, rendendo così WEMW punto di riferimento per i produttori che vogliono avviare collaborazioni per realizzare i loro progetti. Saranno presenti broadcaster, distributori e rappresentanti di fondi e mercati, così da presentare l’intero panorama di possibilità produttive e distributive, nonché le risorse finanziarie disponibili. Siamo sicuri che anche l’edizione 2023 di WEMW confermerà la grande partecipazione e l’interesse degli addetti ai lavori, consolidando così un’occasione d’incontro indispensabile per lo sviluppo delle imprese audiovisive della Nuova Europa. Inoltre, WEMW prosegue il lavoro di ricerca e approfondimento su alcune specifiche realtà dell’Est e dell’Ovest, portando a Trieste, per la prima volta, una selezione accurata di progetti provenienti dai seguenti Paesi in focus: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Ucraina, e Spagna, Portogallo e America Latina.
Il cuore dell’evento continua a essere il forum di coproduzione dedicato a documentari e lungometraggi in sviluppo, mantenendo gli stessi ingredienti degli anni scorsi, ma arricchendosi di nuovi e importanti elementi. Giorno dopo giorno scoprirete le novità che faranno di WEMW un’occasione di dialogo e confronto per ripensare il presente e trovare nuove ispirazioni per il futuro. Senza però perdere quell’atmosfera informale e quegli aspetti ludici che hanno sempre caratterizzato l’appuntamento di Trieste.
Il Trieste Film Festival e When East Meets West presentano la nona edizione di LAST STOP TRIESTE, una sezione work in progress dedicata ai documentari che seleziona progetti rough cut precedentemente sviluppati/presentati in una delle piattaforme partner del progetto: Ex-Oriente Film Workshop, BDC Discoveries del Balkan Documentary Center, Docu Rough Cut Boutique di Sarajevo, Baltic Sea Docs, ZagrebDox PRO e When East Meets West.
I documentari scelti vengono visionati a Trieste da un esclusivo pubblico di sales agent, programmatori di festival e commissioning editor televisivi, con l’obiettivo di essere selezionati dai festival internazionali più importanti ed aumentare le loro probabilità di venire distribuiti.
Oltre alla presentazione del progetto e alla proiezione di scene selezionate dello stesso, i team partecipano a delle sessioni di confronto con decision makers presenti a Trieste.
Vengono inoltre organizzate sessioni di one-to-one con professionisti selezionati interessati ai progetti.
Tutti i progetti competono per il premio HBO EUROPE.
I premi di Last Stop Trieste vengono assegnati da una giuria internazionale di professionisti del settore.
When East Meets West e Trieste Film Festival presentano la sesta edizione di This is IT, sezione work in progress dedicata esclusivamente a lungometraggi di finzione e opere ibride con un forte approccio visivo e creativo prodotti o co-prodotti sia in quota maggioritaria che minoritaria da società di produzione italiane o provenienti da uno dei territori in focus di East&West 2023: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Ucraina, e Spagna, Portogallo e America Latina.
I team selezionati hanno la possibilità di presentare il proprio progetto e mostrare una parte del loro film ad un esclusivo panel di sales agent, programmatori di festival e buyer internazionali.
I premi sono assegnati da una giuria internazionale di professionisti del settore cinematografico.
Grazie alla partnership con Milano Film Network (MFN), tutti i progetti che fanno domanda a “L’Atelier MFN” e a “This is IT” sono condivisi da entrambi i comitati di selezione.
TSFF EVENTI COLLATERALI
Il programma del Trieste Film Festival si arricchisce ogni anno di momenti di incontro, mostre, tavole rotonde, eventi ed iniziative speciali e anche questa 34. edizione non poteva essere da meno. Ecco quindi nel dettaglio tutto quanto il Trieste Film Festival offre in più agli spettatori:
INCONTRI & MASTERCLASS
Q&A INCONTRI CON GLI AUTORI.
Ovvero la piacevole e tradizionale consuetudine di incontrare gli autori e gli ospiti del Festival torna all’Antico Caffè e Libreria San Marco giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 gennaio a partire dalle ore 11:00
MASTERCLASS 2023: ELMA TATARAGIĆ
Mercoledì 25 Gennaio ore 11:00 al Teatro Miela il Trieste Film Festival incontra la sceneggiatrice Elma Tataragić, anche collaboratrice del Festival di Sarajevo sin dalla sua fondazione nel 1995, autrice di film di tra i quali God Exists, Her Name is Petrunya di Teona Mitevska (incontro in lingua inglese).
UCRAINA: DA MAIDAN A OGGI
Domenica 22 Gennaio ore 18:00 al Teatro Miela, in occasione del focus Wild Roses, le giornaliste Cecilia Sala e Anna Zafesova e la scrittrice e giornalista Yaryna Grusha Possamai incontreranno il pubblico per raccontare l’Ucraina di oggi partendo dalla rivoluzione di Maidan. Modera l’incontro Massimo Tria, slavista e critico cinematografico, curatore della sezione Wild Roses: Women Filmmakers in Europe, dedicata alle cineaste ucraine.
LET’S GO!2025
Lunedì 23 Gennaio ore 10:00 al Savoia Excelsior Palace uno scambio di buone pratiche tra i rappresentanti delle capitali europee della cultura. Una tavola rotonda dedicata alla promozione dell’evento: Go! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della cultura 2025 – organizzata da Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura FVG – Direzione Centrale Cultura e Sport, Servizio attività culturali.
AUDIENCE DEVELOPMENT: YOU ARE NOT ALONE! Ideas and inspiration for your audience development plan
Lunedì 23 Gennaio ore 17:00 presso CEI – Central European Initiative – via Genova 9, Trieste
Dai festival cinematografici ai teatri, ai musei e alle gallerie, lo sviluppo del pubblico è diventato una priorità per gli operatori culturali. Nicolò Gallio, esperto di marketing e comunicazione, presenterà una panoramica di approcci e strumenti relativi all’audience development. Doris Bauer, co-direttrice del Vienna Shorts Film Festival, e Pedro Relvas, marketing specialist presso la Calouste Gulbenkian Foundation, presenteranno i loro case study di sviluppo del pubblico e le loro best practice. Incontro organizzato in collaborazione con i Desk Media Italia, Austria e Portogallo (incontro in lingua inglese).
MOSTRE & MUSEI
DA NOI È SEMPRE FESTA
Reportage fotografico dall’Ucraina di Oleksandr Rupeta
a cura di Alpe Adria Cinema e Massimo Premuda
У нас все свято (Da noi è sempre festa) è il titolo di un racconto dello scrittore ucraino Vasyl Stefanyk che ha lavorato nella prima metà del XX secolo esplorando la complessa vita nelle campagne dell’Ucraina occidentale scelto per una serie di fotografie che il fotografo ucraino scattò alcuni anni fa nelle zone descritte da Stefanyk. Le fotografie esposte in questa mostra sono state scattate in occasioni e periodi diversi, ma provengono tutte dall’Ucraina durante la guerra scoppiata nel 2014. Le fotografie esposte coprono territorialmente il paese dalle regioni più occidentali a quelle più orientali. “Storicamente, l’Est e l’Ovest del paese erano un po’ diffidenti l’uno verso l’altro”, racconta Rupeta, “ma ora la varietà dei ritratti mi sembra naturale e uniforme. Probabilmente perché nel nostro paese, anche nei momenti più bui, è sempre festa.”
DoubleRoom arti visive – via Canova 9, Trieste
Dal 12 gennaio al 24 febbraio 2023
lunedì > venerdì 17:00 -19:30
(la mostra rimane aperta ogni giorno durante i giorni del Festival)
DIVE, DIVNE, DIVINE
Attrici che hanno varcato frontiere
a cura di Cizerouno
Cizerouno trasforma il Cavò con questa mostra a cura di Massimiliano Schiozzi, omaggio ad alcune “dive YU” che fecero fortuna in Italia. Immagini d’epoca, colte riviste cinematografiche, popolari fotoromanzi, giornaletti scandalistici o erotici, servizi sull’ultimo guardaroba o sulla storia d’amore più o meno lecita, per ripercorrere le vite e le carriere di queste attrici. Sylva Koscina, Femi Benussi, Olga Bisera, Rajka Juri, Špela Rozin, in un colorato viaggio con le nostre divne (meravigliose) sempre talentuose nel dire e non dire, nel mostrarsi e nel ritirarsi tra ville sull’Appia, set romani o posticci villaggi vichinghi ricostruiti in un fiordo in Istria.
Cavò – via San Rocco, 1
Dal 19 gennaio all’11 febbraio 2023
martedì > sabato 17:00 – 19:30
SGUARDI. 100 ANNI DI ALIDA VALLI
a cura di Casa del Cinema di Trieste e Università Popolare di Trieste
Il 3 dicembre 2022, la Casa del Cinema di Trieste ha inaugurato la sua prima mostra. Realizzata in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste, e grazie al contributo del bando regionale Contenitori Culturali e Creativi, sarà aperta al pubblico e ad ingresso gratuito, fino al 28 gennaio 2023. L’esposizione “Sguardi” è interamente dedicata all’iconica attrice Alida Valli, e si svolge tra l’atrio del palazzo e il Teatro Miela, dove sono esposte numerose fotografie che ritraggono l’artista polesana. I ritratti provenienti dall’archivio di Carlo Montanaro, mettono in luce la bellezza e la fotogenia di Alida Valli, il suo sguardo austero e intenso, il suo volto espressivo e sempre contornato da un alone di mistero. Le fotografie da film ripercorrono alcune tappe della sua formidabile carriera. La mostra invita lo spettatore a posare lo sguardo sull’interprete, a percepire la profondità dei suoi occhi, tra le pieghe della sua anima, tra la sua naturale riservatezza e la capacità di mettersi a nudo di fronte alla macchina da presa.
Casa del Cinema di Trieste e Teatro Miela – piazza Duca degli Abruzzi
3 dicembre > 28 gennaio
lunedì > venerdì 15.00-19.00.
IL MUSEO CASA DI OSIRIDE BROVEDANI
Il Museo Casa di Osiride Brovedani permette di conoscere, attraverso la vita di uno dei benefattori della città, el signor Fissan, la storia della Trieste del Novecento: una storia che si intreccia con la deportazione nei campi nazisti e il successo imprenditoriale di Osiride Brovedani.
L’esposizione racchiude in sé un concentrato di storie ed esperienze, anche tragiche, che servono a sollecitare le domande fondamentali intorno all’identità delle persone, ad aggiungere storie e riflessioni alla nostra conoscenza. Dal punto di vista storico è un centro di studio e di didattica volto a mantenere viva e presente la memoria della Shoah, contribuendo alla promozione dei valori dell’uguaglianza, della pace tra i popoli e di accoglienza di ogni diversità, contro ogni forma di razzismo e di discriminazione fra gli uomini.
orari di apertura
martedì ore 15:00 – 18:00 / giovedì ore 10:00 – 13:00
prima e terza domenica del mese ore 10:00 – 13:00
ingresso gratuito
PRESENTAZIONE LIBRI
Sabato 21 Gennaio ore 18:00 Teatro Miela L’uomo che Raccontava Il Basket di Sergio Tavčar, con Giovanni Marzini e Mauro Daltin (Bottega Errante Edizioni, 2022). Sergio Tavčar è una leggenda del giornalismo sportivo e in questo libro ci racconta un pezzo di sport jugoslavo; attraverso le vicende del basket ci narra di un popolo, di confini, di Europa e di guerra.
Giovedì 26 Gennaio ore 18:00 all’Antico Caffè San Marco viene presentato Ponterosso Memorie, Il Libro a cura di Wendy D’Ercole e Massimiliano Schiozzi, modera Lisa Corva. Dalla A di Avala, un gioielleria in via Roma, alla Z di Zastava, le automobili jugoslave che riempivano le strade di Trieste. Un piccolo “dizionario della memoria” che ricostruisce una parte della storia della città di confine tra gli anni Sessanta e Novanta della città.
PASSEGGIATE
IL MONDO IN UNA CITTÀ
Passeggiata alla scoperta delle location dei film e delle fiction di spionaggio girate a Trieste. Le passeggiate di Esterno/Giorno sono un’iniziativa promossa dalla Casa del Cinema di Trieste.
Il mondo in una città ti farà scoprire un’epoca movimentata e sospesa della storia di Trieste, dalla fine della seconda guerra mondiale al 1954, da cui cinema e letteratura hanno preso spunto per raccontare di agenti segreti, doppiogiochisti, blocchi contrapposti e intrighi internazionali. Gianluca (Jazza) Guerra, un umanista votato al digitale, ci guiderà in questa passeggiata e ci parlerà dei film che coprono un periodo di circa vent’anni, dalla fine della seconda guerra mondiale con le pellicole a tema bellico, fino ai b-movie di spionaggio degli anni ‘60.
Sabato 28 Gennaio Ore 10:30 con partenza da Casa del Cinema, piazza Duca degli Abruzzi 3
Prenotazione obbligatoria: prenotazionitsff@gmail.com
DONNE E LAVORO: LA TRIESTE OPERAIA UNA STORIA AL FEMMINILE
a cura di Marzia Arzon
L’itinerario si sviluppa in uno dei rioni simbolo della realtà operaia triestina: San Giacomo. Declinando al femminile la storia di Trieste, città di fabbriche e realtà industriali, la passeggiata vi porterà a scoprire la storia dell’emancipazione delle donne e del lavoro, raccontando di Stock, fratelli Salvadori, pastificio Triestino, Dreher, Manifattura Tabacchi, Beltrame e Salvador. Un percorso narrativo tra gli anni ‘60 e ‘70 che nel settore manifatturiero ha visto l’impiego di tanta manodopera femminile. Un visione dimenticata che ha fatto crescere Trieste e che mirava a collegare centro e periferie, ad integrare in una prospettiva moderna i quartieri più nuovi e distanti dalla piazza dell’Unità, centro simbolico cittadino.
Domenica 22 Gennaio ore 11:00 e Venerdì 27 Gennaio ore 16:30 con ritrovo a Campo San Giacomo.
Prenotazione obbligatoria: prenotazionitsff@gmail.com
L’ARCHIVIO STORICO DI GENERALI PER IL TSFF
In occasione dell’omaggio cinematografico a Franz Kafka per i 140 anni dalla sua nascita, l’Archivio Storico di Generali organizza tre visite guidate presso gli spazi espositivi allestiti all’interno di Palazzo Berlam, noto come il “Grattacielo rosso” di Trieste. L’Archivio Storico di Generali, riconosciuto bene culturale dallo Stato italiano, è un’inesauribile fonte di documenti, fotografie, pezzi di storia della Compagnia che intrecciano tante storie da raccontare: tra queste c’è la vita di Franz Kafka.
I documenti autografi, visionabili durante la visita, sono custoditi nei fascicoli personali dell’Archivio Storico e raccontano l’inedita storia di questo impiegato speciale, dalla firma, al curriculum alla scoperta del celebre scrittore.
La visita ha una durata di 45’ per un massimo di 12 persone.
Giovedì 26 Gennaio ore 11:00 (in inglese) & ore 16:00
Venerdì 27 Gennaio ore 11:00
Prenotazione obbligatoria: prenotazionitsff@gmail.com
FOOD & MUSIC
PORTO MORTO
Live Concert
Sabato 21 Gennaio Ore 21:00 – Hangar Teatri
Trieste Film Festival, Kino Šiška e Hangar Teatri presentano: Porto Morto.
Questo gruppo, formato da 7 musicisti e proveniente da Zagabria, è considerato una delle più grandi sorprese della scena musicale regionale degli ultimi tempi. La band, enigmatica nello stile, basa le sue sonorità dal pop progressivo all’art rock fino alla indie elettronica. Le loro performance sono una pura espressione visiva e teatrale.
I biglietti su www.vivaticket.com
CINEBRUNCH – SPECIALITÀ UCRAINE
Domenica 22 gennaio, dalle 12:00 alle 14:30, all’Antico Caffè San Marco un brunch dolce salato con piatti tipici della tradizione ucraina, un’occasione unica per gustare le prelibatezze dell’Est Europa.
ALLA SCOPERTA DEI VINI DI JNK
Degustazione a cura di Antico Caffè San Marco
Venerdì 27 Ore 18:30 Antico Caffè San Marco scopriamo il territorio: “Felice è chi una lumachina trova”, questa è la frase simbolo dell’azienda vitivinicola di Kristina Mervič – JNK, una piccola realtà di grande qualità nella Valle del Vipacco in Slovenia. Un dialogo-degustazione tra Eugenia Fenzi e Kristina Mervič per scoprire e apprezzare i 4 vini più importanti dell’azienda e le particolarità della Valle del Vipacco.
A pagamento e su prenotazione: prenotazionitsff@gmail.com
DIVE, DIVNE, DIVINE SLOW DISCO / TSFF PARTY
Venerdì 27 Gennaio Ore 22:00 – Aqvedotto Caffè
Dj set by Jazza & Barbara Loden / ideazione e visual a cura di Cizerouno
La mostra Dive, Divne, Divine diventa una serata di “slow disco” con Beba, Sylva, Femi, Raika, Špela e le altre “dive YU” in un caleidoscopio di immagini e soundtrack tra i ruggenti anni 60 e i scintillanti 70 con le voci di Marjana Deržaj, Majda Sepe, Elda Viler, Irena Kohont, Lidija Kodrič, Tereza Kesovija, Gabi Novak, Duo DD, Ljupka Dimitrovska. Cantanti che hanno sempre avuto nel cuore l’Italia, tanto che facevano a gara fra loro per ottenere i diritti dei brani che le nostre Ornella Vanoni e Mina presentavano a Sanremo.
EXTRA ANTEPRIMA TSFF 34
FUORI ORARIO COSE (MAI) VISTE – RAI 3
Il mitico programma di Rai 3 omaggia il Trieste Film Festival con la rassegna EUROPA 2023 – L’ETERNO RITORNO – OMAGGIO AL TRIESTE FILM FESTIVAL e due titoli rigorosamente “fuori orario”
Venerdì 20 gennaio 2023 (notte)
Malmkrog di Cristi Puiu, 2020, 200’
Conversazione tra i registi Cristi Puiu e Thanos Anastopoulos (TSFF32, 29 gennaio 2021)
Venerdì 27 gennaio 2023 (notte)
Cosmos di Andrzej Żuławski, 2015, 103’
11 Minuti di Jerzy Skolimowski, 2015, 81’
Contro l’impegno, conversazione con Witold Gombrowicz, puntata di “L’Approdo”, 1971, RAI, 22’
Enciclopedia audiovisiva: Kafka di Zbigniew Rybczynski, 1992, 54’
ANTEPRIMA TSFF 34
Il Trieste Film Festival ha il piacere di proiettare domenica 15 alle ore 18:00 come evento di anteprima il film di Thanos Anastopoulos FANTASMI IN VIAGGIO (GR – I, 2022, 101’ v.o. italiano, greco, francese, tedesco – sott. it).
Un regista vuole girare un documentario su Rìgas Feràios e sui movimenti di liberazione della Grecia pre-rivoluzionaria in occasione del bicentenario della Rivoluzione Greca. Seguendo le orme di Rìgas nel mondo ottomano e nell’Europa dell’Illuminismo, dopo aver attraversato la Moldavia, la Valacchia e Vienna, il regista si ritroverà a Trieste, dove incontrerà i discendenti della grande comunità greca. Le sue ricerche lo condurranno al cimitero della comunità, alla scuola, alla chiesa, nei palazzi dei mercanti. Mentre il nostro regista è in città, un gruppo di fantasmi greci del passato e della storia lasciano il cimitero e tornano in città per visitare luoghi, personaggi e situazioni rimaste incompiute nel passato…