Nel 2019 ha vinto il premio Roma Comic Off e il 14 luglio sarà in scena sul palco dell’Arena all’aperto del Teatro Tor Bella Monaca. Parliamo di Alessandra De Pascalis che porta sul palco il divertente spettacolo Mi vedo co uno scritto e diretto da Alessandro Carvaruso. Abbiamo avuto il piacere di intervistarli.
In scena davanti ad una platea enorme, tra le più grandi di questa estate romana. Quanto sei emozionata?
Alessandra: Moltissimo! Infatti ringrazio Filippo D’Alessio che ha scelto il nostro spettacolo per inserirlo in un cartellone così importante. Al teatro tor bella monaca l’anno scorso abbiamo già avuto una caldissima accoglienza, nonostante il covid abbiamo dovuto aggiungere una data per accontentare le richieste e mi auguro che l’arena ci accolga con lo stesso calore.
Dopo il successo del 2019 al Comic Off di Roma dove ti è stato assegnato il primo premio, tutto il comparto si è fermato. Come ha trascorso i giorni di pandemia? Sono stati produttivi per nuovi progetti?
Alessandra: Non nascondo che dopo questo traguardo lo stop dovuto al covid ci ha tagliato le gambe ma l’entusiasmo che ci ha lasciato questo premio ci ha motivato per ripartire più carichi di prima infatti lo spettacolo è stato arricchito di nuovi numeri e già stiamo pensando al sequel di Mi vedo co uno e ad altri progetti.
Cosa ti piace più di questo testo? Intrepreti cinque personaggi, c’è quello che ti è più vicino?
Alessandra: Di questo testo mi piace la passibilità che ho di esprimermi in modo eclettico come artista, infatti il regista, non tenendo conto della mia età, continua a chiedermi performance da ventenne. A parte gli scherzi il testo mi dà la possibilità, non solo di recitare ma anche di cantare e ballare e visto che il mio mito era Raffaella Carrà, ho realizzato un sogno.
Se proprio devo esprimere una preferenza, essendo romana, Jessica la ragazza di borgata, è la mia preferita. Ma quella più vicina a me probabilmente è Marta, la romantica timida (solo apparentemente)…
L’atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione è al centro dello spettacolo. Un testo scritto da un uomo, parte avvantaggiato….
Alessandro: In realtà si stupiscono tutti che sia stato scritto da un uomo. Il commento successivo (soprattutto della sfera femminile) è sempre “conosci bene le donne allora!”. Dopo aver gongolato qualche secondo nel mio ego rispondo sempre che non è la conoscenza ma lo spirito di osservazione che conta e poi, ovviamente, pesco molto dall’esperienza personale…
In cosa si rispecchia più il pubblico?
Alessandro: Ad oggi, sul finire della tournée, dopo avere ascoltato tanti commenti, posso dire che non c’è uno standard, prendiamo in giro talmente tante situazioni relazionali che ognuno si rispecchia in qualcosa, ce n’è per tutti diciamo.
In cosa sono cambiati i rapporti tra uomo e donna? L’avvento dei sociali, dei siti e delle app di incontri in cosa, come e se hanno modificato secondo lei il rapporti interpersonali
Alessandro: No, la tecnologia non ha modificato i rapporti interpersonali, ha solo fornito uno strumento in più per viverli. In realtà le relazioni tra uomo e donna sono le stesse da che mondo è mondo, quello che cambia è la consapevolezza di sé rispetto all’altro. Per fortuna le donne sono rimaste donne e gli uomini sono rimasti uomini… più o meno diciamo.
Un invito ai nostri lettori?
Alessandro: Alessandra De Pascalis è davvero brava e con dei monumenti vicino come il Maestro Giovanni Zappalorto e il coreografo Francesco Lappano, l’opera, oltre ad assicurare 80 minuti di risate, è veramente un momento di grande spettacolo, lo dice il pubblico, e il pubblico, come tutti sanno, è sovrano.