Il teatro delle corti padane (1478-1508)

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A cura di Matteo Bosisio

La casa editrice Unicopli ha dato alle stampe il presente volume, con introduzione di Alberto Bentoglio, nella collana “Atlante” diretta da Rinaldo Rinaldi e Francesco Spera (174 pagine). La collana, fin dalla sua nascita editoriale, è dedicata ai grandi classici e ai generi della letteratura italiana antologizzati e commentati in libri sintetici. Proposte di lettura sul canone della tradizione e percorsi innovativi su temi e questioni trasversali. Introduzioni chiare al repertorio della nostra cultura. Una mappa aggiornata degli studi letterari, disegnata nel corpo vivo dei testi.

La lettura, agevole e scorrevole, si trasforma in una ricca cronistoria mediante quei documenti efficaci ad evocare, dal pulviscolo del tempo sulla carta ingiallita, visi, figure e situazioni. Attraverso brani storici si rintracciano spettacoli e con loro si evocano scenografie, costumi, allestimenti e abbellimenti del glorioso Teatro di Corte a Mantova, Ferrara e Milano, con il loro carico culturale e sociale.

Una interessante esposizione letteraria atta a presentare al lettore la crescita di uno straordinario patrimonio accumulato nel tempo, “rappresentando” così una delle massime espressioni a disposizione dell’uomo. La prosperità poetica dei testi pubblicati (ben diciannove, tra cui alcuni inediti) utilizzati per la formazione dei futuri signori e per alimentare discorsi e attinenze pubbliche e private testimoniano il ruolo che il teatro da sempre svolge per formare le menti, alimentare il sapere, sostenere l’attività di potere in senso governativo, esaltare la bellezza, glorificare il solenne, e molto altro ancora.

Un libro destinato a tutti coloro che, studenti o semplici curiosi, siano interessati a conoscere le linee generali della storia dello spettacolo italiano presso le Corti, ponendo in luce momenti che costituiscono un tratto originale del teatro, concorrendo a definirne al contempo l’influenza su quello europeo. Dalla festa di corte quattrocentesca alla nascita dell’istituzione teatrale, il tutto viene idealizzato e analizzato grazie ad un esame dei contributi critici più significativi.

Gli apparati (cronologia e profili biografici) consentono una lettura più attenta ad uno degli aspetti vitali della cultura nel nostro paese.

Si tratta di un’opera storica, ma soprattutto celebrativa ed artistica di quel patrimonio lasciato a noi in eredità dal teatro quattrocentesco, puntando dritto inoltre alla differenziazione dei generi letterari dei singoli autori chiamati in causa (Poliziano, Filippo Lapaccini, Serafino Aquilano, Galeotto Del Carretto, Antonio Cammelli, Matteo Maria Boiardo, Niccolò Da Correggio, Pandolfo Collenuccio, Bernardo Bellincioni, Gualtiero Sanvitale, Gaspare Ambrogio Visconti, Baldassar Taccone). Chiude il testo l’esaustiva bibliografia.

L’autore

L’autore, Matteo Bosisio, ha conseguito il Dottorato in “Storia della lingua e letteratura italiana” (ciclo XXVII) presso l’Università degli Studi di Milano. La sua attività di ricerca si volge alla letteratura italiana dei secoli XIV-XVI con particolare riguardo a Boccaccio, al teatro, alla poesia encomiastica. Ha al suo attivo la monografia “Verità, amore, responsabilità. Le figure femminili ne ‘Il Re Torrismondo’” (Leonforte, 2017).

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