La Contrada apre le porte del teatro e della stagione 2021/2022 con lo spettacolo “L’alfabeto delle emozioni” di Stefano Massini.
Un titolo che attrae, che intriga ma che allo stesso tempo, spaventa: le emozioni, così desiderate e così temute, si presentano sul palcoscenico.
Emozioni che soffochiamo, emozioni che spesso non riconosciamo o non sappiamo chiamare con il loro nome, emozioni che lasciamo vivere “dietro le quinte” della nostra vita: nell’era dell’intelligenza artificiale, ci ritroviamo paradossalmente a non saper più parlare, a non saper più esprimerci, vivendo in un mondo di analfabeti emotivi.
P come paura, F come Felicità, N come Nostalgia: per ogni lettera, una storia, per ogni storia, un’emozione che spesso rivela una sfumatura sorprendente e inaspettata.
Prima una lettera, poi quella successiva e ancora un’altra lettera: storie incredibili che si intrecciano, emozioni che rivivono nelle viscere di chi ascolta e vorrebbe che quel turbinio interiore, misto a qualche risata, non finisse più.
“Ancora una” penso, come una bambina che brama il racconto della buonanotte, pendo dalle labbra di Stefano Massini che si conferma “il più popolare raccontastorie del momento”, come è stato definito da Repubblica. “Ancora una” pensano gli spettatori che vedo intorno a me perché, in fondo, l’emozione che ci accomuna tutti è quella di essere tornati a teatro e di non volercene andare più. Chissà che questa reclusione forzata non ci abbia aperto gli occhi sulla nostra necessità di vivere, di assaporare ogni momento, di riscoprire quelle emozioni che l’alfabeto personale di Stefano Massini ci racconta.
Non è mai troppo tardi per imparare, per rimetterci sui “banchi di scuola”, o meglio, sulle poltrone del teatro, a riscoprire un nuovo alfabeto che sa di vita.