“Sinfonia Dante”, la Divina Commedia rinasce tra musica e incanto
“E quindi uscimmo a riveder le stelle.”
Un verso breve, eppure così pieno di significato. Un verso che annuncia nuova vita e speranza, per Dante dopo essere uscito dall’Inferno, per noi dopo mesi di lockdown che hanno costretto gli artisti, e non solo, al riposo. Tuttavia, eccoci di nuovo qui, ad ammirare le stelle dall’incantato Parco di Miramare, mentre la Divina Commedia rinasce davanti a noi.
“Sinfonia Dante” è lo spettacolo di debutto della rassegna “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate”, proposta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Museo Storico del Castello e del Parco di Miramare.
Sono passati 700 anni dalla morte di Dante, ma lui non ha mai smesso di incantare i suoi lettori. Da Massimiliano d’Asburgo, che fece inserire il busto del poeta nella biblioteca dell’incantevole Castello di Miramare, così fino a Liszt. Eccelso compositore ottocentesco, Franz Liszt tradusse i versi della Divina Commedia in musica nella sua composizione “Dante-Symphonie”. Ed è la sua musica che riempie l’aria al Castello di Miramare, venendo riprodotta con passione dalla FVG Orchestra e dal Coro del Friuli Venezia Giulia.
Il Maestro Paolo Paroni, talento internazionale e Direttore Ospite Principale del New York City Ballet dal 2014, dirige in maniera eccezionale l’orchestra, come un sapiente capitano la sua flotta.
Inoltre, una nota di merito va anche al grande talento di Vittorio Bresciani, curatore della drammaturgia musicale dello spettacolo.
Il Castello di Miramare si erge come un piccolo gioiello bianco fra alberi, luci e mare. Fin dall’entrata nel parco, ci si immerge in un’atmosfera fatata, quasi ultraterrena, e poi si comincia.
“Per me si va ne la città dolente…”
Numerosi versi del capolavoro dantesco vengono recitati dal balcone del castello, andando a impreziosire l’esecuzione musicale. Non dovete, però, pensare alle piatte e tediose letture della Divina Commedia fatte a scuola.
Alessandro Preziosi, raffinato attore di televisione, cinema e teatro, non recita soltanto i versi dell’opera, ma li vive in maniera viscerale e vibrante. La sua voce si diffonde nel parco come un ruggito, soffre e si spaventa davanti alle anime dannate all’Inferno. Ma sa anche commuoversi alla vista delle stelle che preannunciano il Purgatorio e infine di Beatrice.
Al suo fianco, la nostra concittadina Zoe Pernici incarna con grazia l’anima femminile dello spettacolo, passando da un’appassionata Francesca alla soave Beatrice.
L’interpretazione di entrambi restituisce ai versi danteschi tutta l’epicità e la dolcezza di un capolavoro qual è la Divina Commedia.
Tra Inferno e Purgatorio cambiano anche le luci proiettate sulla facciata del castello, e così la musica, che fa rivivere nelle sue mille sfumature il sentimento dei versi appena recitati. Negli oscuri meandri dell’Inferno il maniero si tinge di rosso e l’orchestra amplifica quest’atmosfera angosciante e passionale. Ma poi usciamo a rivedere le stelle, la luce diventa fredda e brillante, bianca e poi blu. Le angeliche voci del Coro del Friuli Venezia Giulia si fondono alle note cristalline dell’orchestra. E infine Dante incontra Beatrice. Si crea così una scena commovente e incantevole, costruita in maniera quasi magica.
Il grande critico e scrittore Francesco De Sanctis lodava la Divina Commedia perché “ribaltava il punto di prospettiva, trasferendo il mondo umano nell’aldilà”. Diceva che “il soprannaturale acquistava connotati concreti e allo stesso tempo la vita umana si eternizzava”. Ed è questo connubio tra “l’astrattezza dell’eterno” e “la fisicità dell’esperienza” uno dei motivi che rende l’opera dantesca tanto originale e godibile tutt’oggi. (Da “Metodi e protagonisti della critica letteraria” di Gino Tellini, 2019 Mondadori Education S.p.A., Milano.)
In “Sinfonia Dante” poesia, recitazione, canto e musica si sono fusi in un emozionante turbinio grazie alla passione degli interpreti e all’incanto del Castello di Miramare.
La FVG Orchestra e il Coro del Friuli Venezia Giulia hanno eseguito la “Dante-Symphonie”, S 109 in due parti per coro femminile e orchestra: Inferno- Lento. Allegro frenetico. Andante amoroso. Purgatorio- Andante con moto. Lamentoso. Magnificat. Alleluia.
Foto di copertina di Simone Di Luca.