Dal 1 al 17 luglio il Giardino dal Museo Sartorio di Trieste farà dal palcoscenico alla rassegna teatrale LET’S PLAY, organizzata dai teatri La Contrada, Miela e lo Stabile Sloveno.

La rassegna, organizzata in collaborazione con il Comune di Trieste e i musei cittadini, si ricollega alla rete culturale LET’S – Trieste città della letteratura, un progetto di valorizzazione della creatività letteraria che il Comune di Trieste ha promosso e continuerà a promuovere in relazione alla Candidatura al Network delle Città Creative dell’Unesco per il campo della Letteratura

Sarà Il Teatro La Contrada ad aprire la kermesse il 1 luglio alle 21 con lo spettacolo Peregrinatonies, frutto delle residenze artistiche “Linguaggi Umani” che la Contrada ha realizzato tra dicembre 2020 e gennaio 2021. Lo spettacolo, nato da un’idea di Giulia Cosolo, Radu Murarasu e Sara Setti, attori e performer diplomati presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”di Udine e che insieme costituiscono la Compagnia MuSeCo, è stato anche selezionato proprio in questi giorni per il Festival “Dominio pubblico” al Teatro India di Roma. In scena un viaggio, quello attraverso un luogo simbolico, il proprio personale Purgatorio che può essere fisico come interiore. Uno spettacolo che amalgama sapientemente danza, canto e recitazione dall’effetto assolutamente inclusivo. Per prenotazioni: contrada@contrada.it

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Sabato 3 e domenica 4 luglio, alle 21.00, andrà in scena la produzione Contrada “Angry Alan” di Penelope Skinner, una giovane autrice di teatro contemporaneo che ha ottenuto un gran successo nei più rinomati Teatri di Londra. Lo spettacolo della Contrada è tradotto e interpretato da Marco Casazza, regista, attore e traduttore di testi con una predilezione per la drammaturgia contemporanea. Il protagonista, Roger, vive una scissione: stufo di sentirsi sbagliato perché maschio e con un matrimonio andato a rotoli, licenziato dalla sua azienda, trova sul sito web di Angry Alan, leader del Movimento per la Difesa dei Diritti degli Uomini, le risposte e una riscossa fiera e rabbiosa. Ma per Roger il destino ha in serbo un ennesimo, ironico colpo basso. Prenotazioni: contrada@contrada.it

Lunedì 5 e martedì 6 luglio, alle 21.00, andrà in scena per il Teatro Stabile Sloveno “Baruffe C(o)roniche”, per la regia di Igor Pison con Nikla Petruška Panizon e Žan Papič. Lo spettacolo, nato a stretto contatto con le vicende globali degli ultimi mesi, racconta le storie di una coppia sfinita dalla quarantena e dalla convivenza forzata alla quale viene costretta proprio nel momento in cui stava programmando la separazione. Ma il lungo periodo di condivisione 24/24 degli spazi, del tempo, di ricordi piacevoli e recenti ruggini può riservare esiti inaspettati e un epilogo all’insegna delle riaperture. Prenotazioni: Teatro Stabile Sloveno tel. 040.2452616 (mar-ven 10-14)

Mercoledì 7 e giovedì 8 luglio, alle 21.00, sarà la volta di “Fratellanza” di Patrizia Jurinčič Finžgar con Primož Forte e Nejc Kravos. La produzione del Teatro Stabile Sloveno affronta il difficile tema del Primo e del Secondo processo di Trieste dal punto di vista delle giovani generazioni del nostro secolo e ha come filo conduttore il desiderio di esplorare il confine tra l’eroe e l’uomo. Troppo spesso consideriamo alcuni personaggi storici come fossero monumenti, mentre una comprensione più profonda del loro lato umano porterebbe a una diversa considerazione delle loro azioni, dei valori per i quali hanno combattuto con l’idealismo senza compromessi della loro giovane età. Prenotazioni: Teatro Stabile Sloveno tel. 040.2452616 (mar-ven 10-14)

Sabato 10 luglio e domenica 11 luglio, ore 21.00 domenica in doppia replica anche alle ore 19 , andrà in scena la coproduzione che vede tutti e tre i teatri coinvolti dal titolo evocativo: “Rose di Confine. Voci di un intimo altrove” con Nikla Petruška Panizon, Ilaria Marcuccilli, ed Elke Burul, che ha anche selezionato i testi e cura la regia dello spettacolo. In scena voci di donne da luoghi di frontiera, storie e versi che raccontano in lingue diverse ma uguali, il dramma e la gioia, i sogni e le speranze di un universo condiviso. Delicate come rose di confine. Prenotazioni: contrada@contrada.it

Martedì 13 e mercoledì 14 luglio, alle 21.00, sarà la volta della produzione Bonawentura/Teatro Miela “Il titolo ce l’ha mio cugino (Seconda dose Summer Tour)” di e con Stefano Dongetti e chitarra e voce di Franco “Toro” Trisciuzzi. Un viaggio strampalato e surreale nei problemi del nostro tempo, visti attraverso la mente di un uomo il cui più grande sogno è salire sull’Himalaya e piantare un cartello con la scritta: ‘Affittasi garage’. In un’ora o poco più Dongetti fornirà tutte le risposte sbagliate alle tante domande che affollano le nostre menti. Uno spettacolo che parla dei nostri dubbi, dei nostri sogni, ma anche delle nostre paure, come quella di mettere la mano nella la tasca della giacca e precipitarvi dentro. Uno monologo imperdibile, dalle finalità altamente sociali e con dichiarato fine di lucro. Prenotazioni: biglietteria@miela.it

Venerdì 16 e sabato 17 luglio, alle 21.00, andrà in scena “D.O.ME 1”, produzione Bonawentura/Teatro Miela. Un concerto elettroacustico su “L’inferno di Dante”, di e con Ivan Zerbinati, a cui gli spettatori assisteranno allo spettacolo collegati tramite cuffie wireless, per un’esperienza immersiva. Una performance che unisce lo studio del verso dantesco a sonorità elettro acustiche. Una struttura di tubi innocenti, microfoni, strumenti costruiti con lamiere elettrosaldate tondini di ferro e corde per basso, un pavimento di pietre amplificato, archetti per violino, effetti digitali, flauti, piccole percussioni e un looper digitale, costruiscono una precisa culla sonora in cui i versi di Dante risuonano: un luogo che diventa casa per il suo mondo allucinato. Questo primo step propone cinque canti de “L’inferno” il V, XII, XXI, XXXIII. Prenotazioni: biglietteria@miela.it

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