“Viva la Franca. Il secolo lieve della Signorina Snob” di Aldo Dalla Vecchia
Le edizioni Graphe.it hanno dato alle stampe, nella collana Parva, un agile e per certi versi prezioso libro (82 pagine) in omaggio all’indiscussa arte, alla sagacia, alla pungente comicità che sempre ha attinto dalla realtà legata al costume italiano di Franca Valeri che il 31 luglio 2020 ha spento cento candeline per poi lasciarci poco dopo, nel mese di agosto, dopo una lunga e versatile carriera.
Franca Valeri, pseudonimo di Alma Franca Maria Norsa è stata un’attrice, sceneggiatrice, doppiatrice, drammaturga di teatro e cinema, autrice di curiosi libri nonché regista lirica, nota per la sua lunga carriera di interprete caratterista in ruoli memorabili, singolari, caratteristici ed eccentrici. Grande amante degli animali aveva fondato l’Associazione Franca Valeri – Onlus Pro Assistenza Animali Abbandonati, per contrastare il randagismo.
Si contraddistingueva per il suo forte risalto nei caratteri esteriori, suscitando un impatto immediato a beneficio del pubblico, doti che gli consentivano di interpretare precise tipologie di ruoli: la Signorina Snob dopo l’iniziale successo divenne fortemente identificativa con il suo essere artistico così da dare vita ad una serie di personaggi irripetibili per la colta intelligenza e quello humour raffinato nel proporli in scena.
Franca Valeri, da adolescente inizia prima della seconda guerra, a recitare ruoli caricaturali in compagnia di alcune amiche con le quali crea una sorta di teatrino per conoscenti e parenti. Nasce così il personaggio radiofonico della “Signorina Snob” a smitizzare i comportamenti bigotti della borghesia milanese, cui lei stessa apparteneva. In seguito nascono i personaggi della “Cesira la manicure” e della mitica “Sora Cecioni”, una popolana romana costantemente al telefono con “mammà”. Oggi qualunque lettore come potrebbe dubitare di quale sia la Franca in questione, con l’articolo davanti al nome, alla milanese? Così lo pronuncerebbe la Signorina Snob della Valeri.
Appassionato e competente, con una scrittura gradevole l’autore ne ripercorre ad uso dei lettori la produzione teatrale, cinematografica, radiofonica e letteraria, ed evita rispettosamente di indugiare sulla vita privata, come “la Franca” stessa avrebbe preferito, con ogni probabilità.
Un’attenta e minuziosa pubblicazione dedicata ai cultori desiderosi di riscoprire le chicche, ma anche per chi non c’era quando la televisione nazionale è nata e desidera documentarsi su quegli anni di fervido lavoro culturale.
L’autore
L’autore, Aldo Dalla Vecchia, nato a Vicenza nel 1968, è autore televisivo e giornalista da più di trenta anni. Ha firmato programmi come “Target” e “Verissimo”, e ha collaborato con testate come “Corriere della Sera” e “TV Sorrisi e Canzoni”. Da alcuni anni è il coordinatore editoriale di “Mistero Magazine”. Ha pubblicato “Rosa Malcontenta” (2013), “Specchio segreto” (2014), “Vita da giornalaia” (2015), “Amerigo Asnicar, giornalista” (2015), “Piccola mappa della nostalgia” (2016), “Abracadabra” (2017), “La capra crepa – 333 reati linguistici” (2018), “Generazione Five – 40 anni di tivù commerciale in 40 figurine” (2018), “Abracadabra, lo spettacolo continua” (2019). Con la Graphe.it edizioni, nel 2020. ha inoltre pubblicato “Mina per neofiti. La vita, la voce, l’arte di una fuoriclasse” con prefazione di Cristiano Malgioglio.