Varie le declinazioni, in questi anni, del manifesto originario contenente i principi base della comunicazione non ostile e della comunicazione virtuosa in rete: sport, scienza, pubblica amministrazione sono solo alcuni degli ambiti in cui far crescere il seme di un nuovo modo di dialogare.

Un modo che deve tener conto di tutti, nessuno escluso. Ecco perché sabato pomeriggio nel corso dell’annuale appuntamento con il Festival è stato presentato il  manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva.

Dieci i testimonial che si fanno portavoce di questa nuova declinazione: artisti, direttori d’azienda, giornalisti e sportivi declinano i dieci principi del nuovo manifesto nel loro campo d’azione e secondo il proprio sentire.

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Il Manifesto, come già quello firmato nel Febbraio 2017 nasce da un lavoro di scrittura collettiva e dalla necessità di uno strumento più specifico.

Dalla necessità di parole che sappiano superare le differenze, i pregiudizi, le etichette,…

A dimostrare l’urgenza di nuove parole e nuovi principi che evidenzino l’inclusione: Andrea Delogu, Bebe Vio, Don Luigi Ciotti, Barbara Falcomer, Igor Suran, Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Chris Richmond, Francesca Vecchioni, Valentina Tomirotti aka Pepitosa e infine Alex Zanardi.

Dieci testimonial che hanno legato al tema dell’inclusività un termine altrettanto imprescindibile.

Spazio quindi all’accettazione, all’inclusività dello sport, all’imperativo di dignità di tutti, al legame con l’empatia, con l’ascoltare, la fratellanza.

Un nuovo campo di azione in cui si potrà esprimere l’inclusività è secondo qualcuno l’ imprenditoria; mentre altri legano il tema ad altri concetti come la diversità, l’abbraccio e infine la tolleranza.

Un manifesto i cui principi sono stati introdotti dalla voce dell’attrice Cristiana Capotondi.

I dieci principi        

Ciò che emerge dalla personale analisi dei testimonial riguardo ai principi è la necessità di ASCOLTO, del scegliere le parole, come affermato da Zanardi, “armati delle migliori intenzioni”.

Si deve prestare particolare attenzione alla parole che alla volte si possono trasformare in pietre per chi è o si sente fragile, per chi si sente diverso.

Ecco perché anche i comportamenti comunicano molto delle persona che li intraprende, se le parole ci fotografano in un determinato e magari breve momento della vita, sono i comportamenti a fotografare la nostra anima sul lungo periodo.

Di particolare rilevanza è, in questo periodo ma dovrebbe esserlo sempre, la condivisione.

Condividere articoli o parole senza verificarne le fonti o la veridicità può essere un grave errore e portare altrettanto gravi conseguenze.

Come affermato da Chris Richmond, fondatore di MyGrants e testimonial del settimo principio del manifesto, spesso e volentieri si parla e si commenta, online o no, anche se non si hanno competenze tali per farlo.

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