È stata presentata martedì mattina nella Sala Tessitori della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla direttrice artistica Fedra Florit e il Presidente dell’Associazione Chamber Music Maria Luisa Vaccari, la nuova stagione targata Chamber Music.
La stagione, intitolata Playing, si snoderà lungo tutto il 2020 ed è una stagione, la venticinquesima, che parte non senza incognite ma con ottimismo.
Incognite come il cambiamento di sede dei concerti che sancisce una nuova era dopo la ‘rottura’ con il Teatro Verdi, nel cui ridotto si svolgevano i concerti fino alla passata stagione.
La scelta della nuova sede è caduta sull’unica sala disponibile (al momento) che possedesse i requisiti per una buona fruizione ed esecuzione: la sala grade del Teatro Miela.
Una sala che verrà portata alla massima funzionalità anche grazie alla collaborazione con “Suono Vivo” che installerà sul palco una camera acustica perché
non è solo questione di sentire il suono, ma si può migliorare la qualità dello stesso
Incognite come anche la questione riguardante i fondi comunali, regionali e ministeriali, questione ancora in divenire ma che non ha impedito l’elaborazione di una stagione piena, diversificata e ricca di talenti, regionali e non.
Nove i concerti per il festival cameristico
Si parte infatti il 29 Gennaio con il Trio chagall, già premiato in occasione dell’ultimo Premio Trio di Trieste.
Tra le partiture in esecuzione spicca quello che può venire considerato il fil rouge di questa stagione: Beethoven.
Il compositore, di cui il prossimo anno ricorre anche il duecentocinquantesimo anniversario dalla nascita, sarà presente infatti nella maggior parte dei programmi di esecuzione, se non in tutti.
Dopo l’apertura con il Trio Chagall, in ordine temporale, si esibiranno a Febbraio: Il Quartetto Adorno, frutto della Scuola di Musica di Fiesole, con il solista Simone Gramaglia, violista del Quartetto di Cremona
A seguire, sempre a Febbraio ma il19 il Sitkovetsky Piano Trio, formato da violino, violoncello e pianoforte, a loro l’onore di eseguire i due Trio di Smetana e Caikovski.
Un altro Trio, questa volta di archi, si esibirà il 4 Marzo ed è il Trio Boccherini, nel cui programma riecco comparire Beethoven accanto a Mozart e a incursioni più contemporanee.
Sempre a Marzo, il 18, spazio al Quartetto Werther, terzo classificato al Premio Trio 2019, in triplice versione (duo, trio e quartetto) sulle “Voci” di Gabriele Cosmi.
L’8 Aprile duetto tutto al femminile, violoncello e pianoforte, con Tatjana Vassilijeva e Martina Filjak.
Di nuovo protagonista sarà Beethoven, di cui si potranno ascoltare due esecuzioni diverse grazie al grande concerto di chiusura del duo dei fratelli Ella e Nicholas von Poucke
Ancora ad aprile riflettori su un altro prodotto della Scuola di Fiesole, il Quartetto Savinio, che sarà affiancato dal critico Sandro Cappelletto.
A Maggio chiusura con il Trio Sossai-Dalsass-Bolla con un’esecuzione senza soluzione di continuità su un programma tutto francese.
Cinque le date per il Festival Pianistico “Giovani interpreti e Grandi Maestri”, al via dal 23 Settembre 2020, e che occuperà la seconda parte dell’anno.