Il messicano Asfixia di Kenya Márquez ha vinto il XXXIV Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. La Giuria, formata da Tonino Pinto, Luciano Sovena, Fernando Spiner, Valentina Ripa, ha apprezzato che il film, “costruito come una favola drammatica, rispecchi una realtà universale, fotografandola attraverso grandi interpretazioni”. Premiata come Miglior interprete la protagonista di Asfixia, Johana Fragoso, ex aequo con l’intero cast di Inocencia, film cubano di Alejandro Gil Alvarez. È la seconda volta consecutiva che il Premio al Miglior Interprete viene assegnato a una donna, Johana Fragoso segue infatti la cilena Javiera Contador, vincitrice lo scorso anno con il film Se busca novio para mi mujer.
Diversi Paesi dell’America Latina si spartiscono i Premi principali della sezione. La Miglior Regia è di Daniel Filho, autore del brasiliano Boca de ouro; la Miglior Sceneggiatura è dei cileni Sofía Paloma Gómez e Camilo Becerra per Trastornos del sueño. Il Premio speciale è un ex aequo tra il dominicano Lo que siento por ti di Raúl Camilo e lo spagnolo Bernard di Alex Quiroga.
La Giuria del Concorso Ufficiale ha voluto riconoscere con una Menzione Speciale la carriera di Gabriel Retes, il grande regista messicano presente al Festival con il suo ultimo film, La revolución y los artistas.
Anche nella sezione Contemporanea Concorso, i Premi hanno una distribuzione tra i diversi Paesi latinoamericani, senza identificare un chiaro vincitore, segno della buona qualità di opere presentate dalle diverse cinematografie. La giuria, composta da Alex Quiroga, Luciano Martinis e Lucrecia Velasco, ha scelto come Miglior Film l’argentino-francese La vida en común di Ezequiel Yanco, che “rimanda, con immagini essenziali, ad un vuoto accentuato dalle distanze, dall’assenza di modelli reali, dai palliativi paternalistici di un potere lontano e ipocrita”. Il brasiliano Barretão di Marcelo Santiago è stato scelto come Miglior Produzione.
Curiosamente, le registe dei documentari hanno trionfato in diverse sezioni: Cinema e Letteratura ha premiato il cileno-tedesco Zurita, verás no ver di Alejandra Carmona, perché “la struggente bellezza delle immagini accompagna la profonda umanità poetica di Raúl Zurita”. Il Premio del Pubblico è andato all’argentino Cortázar y Antín: Cartas iluminadas di Cinthia Rajschmir, proiettato in Cinema e Letteratura, a sottolineare il successo della nuova formula di questa sezione, diventata competitiva quest’anno. Il Festival ha assegnato il Premio all’impegno civile al cileno-colombiano Lemebel di Joanna Reposi Garibaldi perché “con efficace originalità riesce a dare voce e corpo filmico alla complessa esperienza vitale, artistica e politica di Pedro Lemebel”. La Giuria Giovanile, formata dalle terze e quarte classi del Liceo Artistico Nordio di Trieste ha premiato lo spagnolo Herencia di Ana Hurtado, un ritratto vivace de L’Avana che “riesce a raccontare la storia del popolo cubano nel modo più dettagliato possibile, rendendo palpabile l’atmosfera di allegria della gente”.
Gli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, che assegnano il Premio Mundo Latino hanno scelto Wiñaypacha di Oscar Catacora, mentre il Premio Malvinas, assegnato dal Liceo Marco Belli di Portogruaro (VE), va al messicano Cicatrizarte di Enrique Arroyo Schroeder. La miglior colonna sonora è il secondo premio per il film cubano Inocencia di Alejandro Gil Alvarez.
La Comunità Ebraica di Trieste, che ha ospitato nel suo Museo, intitolato a Carlo e Vera Wagner, la sezione Shalom, il sentiero ebraico in America Latina, ha voluto premiare, con una propria giuria, formata dal Rabbino Ariel Haddad, dal Rabbino Alexandre Meloni e da Mauro Tabor, Davide Casali, Elisabetta Floreano, una delle opere della sezione, Morirse está en hebreo di Alejandro Springall; Menzione speciale al documentario argentino La experiencia judía de Basavilbaso a Nueva Amsterdam di Miguel Kohan.
Qui sotto la lista completa dei Premi e dei loro vincitori, con le motivazioni. Al termine, il programma di sabato 17 novembre al Teatro Miela, dove verranno proiettati i film vincitori del 34° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. In programma anche un omaggio a Juan Octavio Prenz, recentemente scomparso e amico storico del Festival del Cinema Latino Americano: alle ore 15, verrà proiettato il documentario Le mie radici che volano di Massimiliano Cocozza.
Concorso Ufficiale
Miglior film
Asfixia di Kenya Márquez- Messico
Il film, costruito come una favola drammatica, rispecchia una realtà universale, fotografandola attraverso grandi interpretazioni.
Premio Speciale della Giuria
Lo que siento por tí di Raúl Camilo – Repubblica Dominicana
ex aequo
Bernard di Alex Quiroga – Spagna
Per il valore umano di entrambi i film, che sensibilizzano sulla necessità di includere tutte le persone considerate “diverse”.
Miglior regia
Daniel Filho per Boca de ouro – Brasile
Il regista riesce a dirigere magistralmente gli attori in un contesto perfettamente rispondente alla realtà sociale rappresentata.
Miglior Sceneggiatura
Sofía Paloma Gómez e Camilo Becerra per Trastornos del sueño
Una solida messa in scena per una realtà sociale di grande attualità.
Miglior Interprete
Johana Fragoso per Asfixia – Messico
L’attrice interpreta magistralmente le difficoltà di vivere di un essere umano che si riscatta nell’amore materno.
ex aequo
il Cast di Inocencia – Cuba
Per l’ottima recitazione in un film corale.
Contemporanea Concorso
Miglior Film
La vida en común.di Ezequiel Yanco – Argentina/Francia
L’estraniamento e l’emarginazione di una popolazione praticamente estinta. Un mondo giovanile in conflitto fra proposte di antichi archetipi ed una modernità imposta. Il film rimanda, con immagini essenziali, ad un vuoto accentuato dalle distanze, dall’assenza di modelli reali, dai palliativi paternalistici di un potere lontano e ipocrita.
Miglior Produzione
Barretão di Marcelo Santiago – Brasile
Un efficace lavoro di montaggio (interviste e documenti storici) riesce a dare una chiara immagine della genesi del nuovo cinema brasiliano. Ha il merito di dare una lettura delle difficili relazioni fra il mondo della creatività e il potere repressivo.
Cinema e Letteratura
Premio al miglior documentario
Zurita, verás no ver di Alejandra Carmona – Cile/Germania
La giuria all’unanimità ha deciso di assegnare il premio al miglior documentario della sezione Cinema e Letteratura a Zurita, verás no ver di Alejandra Carmona, perché la struggente bellezza delle immagini accompagna la profonda umanità poetica di Raúl Zurita. Il film riesce a trasmettere la complessità della recente storia cilena attraverso un ritratto lirico che intreccia la quotidianità di Zurita, il suo impegno politico, e la grandezza visionaria del suo progetto etico ed estetico.
Premio Miglior adattamento
Cachimba di Silvio Caiozzi – Cile
La giuria all’unanimità ha deciso di assegnare il premio al miglior adattamento a Cachimba di Silvio Caiozzi perché coglie appieno la cifra stilistica e l’essenza letteraria dell’opera di José Donoso. Attraverso una brillante regia il film presenta una galleria grottesca di personaggi e situazioni che suggellano il felice incontro fra letteratura e cinema.
Premio del Pubblico
Cortázar y Antín: Cartas iluminadas di Cinthia Rajschmir – Argentina
Premio impegno civile
Lemebel di Joanna Reposi Garibaldi – Cile/Colombia
Il Festival assegna il premio all’impegno civile a Lemebel di Joanna Reposi Garibaldi perché con efficace originalità riesce a dare voce e corpo filmico alla complessa esperienza vitale, artistica e politica di Pedro Lemebel, che ha fatto della sua voce e del suo corpo dissidenti uno strumento di resistenza al mandato eterossessuale e di rivendicazione del diritto di vivere la propria differenza.
Premio Malvinas
Cicatrizartedi Enrique Arroyo Schroeder – Messico
Uno dei valori che caratterizzano il Premio Malvinas è quello di promuovere la convivenza civile e la risoluzione dei conflitti senza ricorrere alla violenza.
Vogliamo dunque assegnare il premio Malvinas a Cicatrizarte perché è il film che secondo noi meglio rappresenta questi valori, proponendo in alternativa alla protesta violenta o ai conflitti, l’arte ed il progetto “Manos Manchadas”.
Sebbene inizi con una contrapposizione tra la polizia corrotta e le vittime civili che non riescono a fidarsi delle autorità, questo film evidenzia come attraverso l’arte si possano accorciare le distanze tra il “noi” come cittadini ed il “loro” come poliziotti, mostrando il dolore e le ferite che la violenza subita hanno lasciato in entrambe le parti, incluso nei poliziotti stessi e nei loro familiari, in particolar modo i bambini che, attraverso l’espressione artistica, riescono ad affrontare e forse a superare il dolore delle perdite dei loro cari.
Premio Mundo Latino
Wiñaypacha di Oscar Catacora – Perù
Il film premiato, Wiñaypacha, mostra la dura realtà di una coppia di anziani americani e come sperimentano nel loro corpo tanti dei problemi sociali che colpiscono l’odierna America Latina, come l’abbandono del paese, l’oblio delle culture indigene e lo scarso accesso a servici basici come l’acqua e l’elettricità. Siamo, senza dubbio, davanti ad un film straordinario che fa riflettere lo spettatore. Ci è sembrato, inoltre, che mostri un approccio audiovisivo particolare, capace di riflettere l’immensità della montagna come un elemento simbolico di isolamento, e, ugualmente, la solitudine e l’abbandono della coppia. Wiñaypacha è decisamente un film che fa appello alle più profonde emozioni senza bisogno dell’uso di grandi effetti speciali, nemmeno una colonna sonora, portandoci alle radici di tutto un continente
Giuria Giovanile
Herencia di Ana Hurtado – Spagna
Herencia è stato scelto come film vincitore di questo Festival in quanto riesce a raccontare la storia del popolo cubano nel modo più dettagliato possibile, rendendo palpabile l’atmosfera di allegria della gente. È stato scelto per la sua capacità comunicativa. Colonna sonora, montaggio e regia hanno contribuito nella formulazione del giudizio della Giuria, che li ha riconosciuti come gli aspetti tecnici in cui il film eccelle.
Premio Colonna Sonora
Juan Leyva e Magda Galbán per Inocencia – Cuba
Il Premio per la miglior colonna sonora va attribuito al film cubano Inocencia in quanto l’impianto sonoro firmato da Juan Leyva e Magda Galbán sottolinea in modo convincente ed efficace l’intero sviluppo della trama.
Premio Speciale Shalom della Comunità Ebraica di Trieste
Morirse está en hebreo di Alejandro Springall
PROGRAMMA DI DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019, AL TEATRO MIELA
ore 11.00
Miglior Produzione
CONTEMPORANEA CONCORSO
Barretão di Marcelo Santiago – Brasile
ore 15.00
OMAGGIO A JUAN OCTAVIO PRENZ
Le mie radici che volano di Massimiliano Cocozza – Italia
ore 16.00
Miglior Sceneggiatura
CONCORSO UFFICIALE
Trastornos del sueño di Sofía Paloma Gómez, Camilo Becerra – Cile
ore 18.00
Miglior Regia
CONCORSO UFFICIALE
Boca de ouro di Daniel Filho – Brasile
ore 20.00
Primo Premio
CONCORSO UFFICIALE
Asfixia di Kenya Márquez – Messico
ore 22.00
PREMIO DEL PUBBLICO
Cortázar y Antín: Cartas iluminadas di Cinthia Rajschmir – Argentina