Un’opera monumentale
La “Fondazione Carlo Marchi” insieme alla “Casa Editrice Olschki” di Firenze con la collaborazione del “Teatro Maggio Musicale Fiorentino – Fondazione”, hanno completato con la quinta uscita – Inventario V. (1973-1983) – l’immensa opera a cura di di Moreno Bucci, nella collana Studi “I Disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”. Il “Maggio Musicale Fiorentino” è una manifestazione artistica annuale che si tiene dal 1933.
Nacque per iniziativa di Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, all’epoca federale del capoluogo toscano, e del direttore d’orchestra Vittorio Gui. Fin dai primi anni il Maggio Musicale ha sperimentato una stretta correlazione tra dimensione performativa e arti visive. Importanti pittori, scultori e architetti, sono stati coinvolti nella progettazione di scenografie e costumi, realizzando disegni e modellini ispirati alla musica e alla sceneggiatura.
Tali lavori, a firma di alcuni tra i principali rappresentanti dell’arte italiana e internazionale della prima metà del novecento sono conservati presso gli archivi del Maggio Musicale Fiorentino. Le riproduzioni di alcuni bozzetti e figurini di costumi, relativi al primo ventennio di attività, sono esposti al secondo piano del “Museo Novecento”. Oggi grazie a questi splendidi e curatissimi tomi si è in grado di sfogliare e conservare l’intero “Inventario” fornendo così precise e dettagliate specifiche relative all’opera, al balletto o allo spettacolo teatrale di riferimento.
“I disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”
Inventario I. (1933-1943)
Nel 2010 prende inizio con il primo volume (xvi-470 pagine, con 1759 figure a colori, rilegato) l’Inventario dei disegni dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, appartenenti alla categoria dei bozzetti, dei modellini di scena, dei figurini per i costumi e dei disegni per l’attrezzatura scenica. Di ogni pezzo della collezione sono forniti numero d’inventario, nome dell’opera o del balletto o dello spettacolo teatrale, compositore o coreografo o scrittore, date di esecuzione, atti, personaggi, tecnica, misure, firme, datazioni, annotazioni autografe e annotazioni d’epoca.
“I disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”
Inventario II. (1943-1953)
Continua l’Inventario dei disegni dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (2012, xviii-448 pagine con 1607 figure a colori e 5 in b.n., rilegato), appartenenti alla categoria dei bozzetti, dei figurini per i costumi e dei disegni per l’attrezzatura scenica. Di ogni pezzo viene fornita una scheda scientifica completa. Un lavoro di riordino compilativo unico in Italia e il primo a realizzarsi in questo settore specifico degli Archivi teatrali, per una collezione che conta più di 12.000 disegni di scenografie e costumi.
“I disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”
Inventario III. (1953-1963)
Questo terzo volume (2014, xvi-570 pagine con 2061 figure a colori e 11 in b.n., rilegato) analizza la categoria dei bozzetti, dei modellini di scena e dei figurini per i costumi. Di ogni disegno teatrale è fornita una scheda scientifica completa. Un lavoro di riordino compilativo unico in Italia e il primo a realizzarsi in questo settore specifico degli Archivi teatrali, per una collezione che raccoglie oggi più di 13.000 disegni di scenografie e costumi.
“I disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”
Inventario IV. (1963-1973)
Il quarto volume (2017, 2 tomi di xxxvi-790 pagine con 2333 figure a colori, rilegato) analizza, come i precedenti, la categoria dei bozzetti, dei modellini di scena e dei figurini per i costumi. Di ogni disegno teatrale è fornita una scheda scientifica completa. Un lavoro di riordino compilativo unico in Italia e il primo a realizzarsi in questo settore specifico degli Archivi teatrali, per una collezione che raccoglie oggi più di 14.000 disegni di scenografie e costumi.
“I disegni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”
Inventario V. (1973-1983)
Ha termine con il quinto volume (2019, 2 tomi di xxiv-756 pagine, con 1692 figure a colori e 2 in b.n., rilegato) la pubblicazione dell’Inventario dei disegni dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, appartenenti alla categoria dei bozzetti, dei modellini, dell’attrezzeria di scena, dei figurini per i costumi, per gli anni dal 1973 al 1983. Il carattere della pubblicazione si ispira fortemente a quello di altri inventari di disegni, pur nella specificità del caso. Aggiornato ai più recenti repertori documentari, questo inventario mette a disposizione di coloro che studiano il disegno teatrale della seconda parte del Novecento una vera e propria ‘carta d’identità’ dei pezzi in collezione, completa di ogni dato oggettivo.
Tra i circa milleottocento elaborati di questo quinto “Inventario”, figurano disegni di importanti protagonisti della pittura e della scultura del secondo ’900 come Franco Angeli, Sylvano Bussotti, Corrado Cagli, Piero Cascella, Piero Dorazio, Derek Jarman, Giacomo Manzù, Fausto Melotti, Hidetoshi Nagasawa, Mario Schifano e di scenografi-costumisti come Anna Anni, Ezio Friferio, Karl Lagerfeld, Emanuele Luzzati, Elena Mannini, Beni Montresor, Pierluigi Samaritani e Pier Luigi Pizzi per le oramai “storiche” regie di Luca Ronconi.
L’Autore
L’autore dell’intera opera, Moreno Bucci, storico dell’arte, didatta, conservatore dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino-Fondazione, si è occupato, con pubblicazioni e mostre in Italia e all’estero, dei rapporti tra pittura e scena nel Novecento italiano e in particolare di Sylvano Bussotti, Felice Casorati, Galileo Chini, Giorgio De Chirico, Gino Carlo Sensani, Mario Sironi, Luchino Visconti. Ha scritto inoltre sulla pittura dell’Ottocento storico toscano con una monografia su Egisto Sarri e di pittura contemporanea con il volume su Lorenzo Bonechi del 2005.
Ha inoltre pubblicato “Le carte di un Teatro” nel 2008. Dal 2009 si è dedicato principalmente al suo progetto per la pubblicazione completa dei disegni del Teatro del Maggio Musicale dal 1933 al 1983 (2010, 2012, 2014, 2017, 2019), nella formula di una nuova inventariazione e digitalizzazione di questo patrimonio artistico.
La Fondazione
La Fondazione Carlo Marchi nasce nel 1983 per volontà testamentaria del Dott. Cesare Marchi che la dota di importanti mezzi finanziari e della sede, con le opere d’arte che accoglieva cui aggiunge quelle appartenenti alla sua collezione personale. Ne stabilisce il nome intitolandola a suo padre Carlo, fratello di Giulio.
Lo scopo della Fondazione è “diffondere la cultura ed il civismo in Italia” e al migliore compimento di questa volontà tutti i presidenti ed i consiglieri di amministrazione che si sono succeduti, hanno dedicato le proprie attenzioni, adoperandosi perché il fine statutario fosse raggiunto.