“Storie, racconti, ricordi di una vita a passo di danza”
Alla fine di agosto 2019, tramite il KDP di Amazon è stato pubblicato il prezioso libro “La Pavana della memoria. Storie, racconti, ricordi di una vita a passo di danza”, ossia la biografia del Maestro Alberto Testa, da poco scomparso, una sorta di testamento artistico ed umano che assume grande rilevanza storica e importanza nei riguardi di un eccelso uomo di Cultura che tanto ha regalato alla danza con generosità e autorevolezza. Biografia da lui realizzata assieme a Mauro Di Rosa.
Alberto Testa, danzatore per importanti coreografi quali Aurel M. Milloss, Léonide Massine, Margarethe Wallmann e Susanna Egri; coreografo anche di spettacoli di opera lirica e di teatro di prosa, e per il cinema (sono sue le creazioni per gli indimenticabili balli del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, nonché i balli di alcuni film del Maestro fiorentino Franco Zeffirelli).
Alberto Testa critico di danza (ha scritto per quasi trent’anni per il quotidiano “La Repubblica”); scrittore di importanti libri di storia della danza; docente di Storia della danza per quasi trent’anni presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma; conferenziere e organizzatore di eventi e mostre sulla danza (ideatore del celebre Premio Positano “Léonide Massine” per l’Arte della Danza; per alcune manifestazioni di danza e balletto allestite nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto e importanti mostre sull’arte coreutica).
Il monumentale libro conta 820 pagine e si compone di 53 ore di interviste sbobinate, 281 pagine manoscritte e dattiloscritte integrate ai racconti orali, tre anni e otto mesi di scrittura, ricerca, intervista, raccolta delle memorie. Un lavoro minuzioso, ricco ed immenso con la prefazione del Professor Alessandro Pontremoli.
Certamente la presente biografia si può annoverare come l’ultimo straordinario lavoro di Alberto Testa sulla sua vita, lungo come i suoi novantasei anni.
Uno splendido ritratto del M° Alberto Testa, minuziosamente e storicamente riportato sulla carta da Mauro Di Rosa, in cui si evidenzia una vita preziosa che appassionerà il lettore, non solo di chi ama e pratica la danza ma di tutti coloro che hanno sposato la bellezza dell’arte e che aspirano ad arricchire la propria conoscenza grazie ad un testo ricco di saperi che caratterizzano l’eredità storica di Testa nel suo significato più ampio, che lo ha portato a forme di creatività e di espressione estetica derivanti da uno studio attento e da un’esperienza maturata sul campo, grazie ad abilità innate e ad etiche norme comportamentali. Il libro ci parla con un linguaggio capace di trasmettere emozioni e messaggi di inequivocabile interpretazione.
L’opera monumentale è stata realizzata tramite le interviste e la curatela di Mauro Di Rosa, per ripercorrere “passo dopo passo” l’intera vita di una delle più autorevoli voci della storiografia e della critica di danza italiana, oltreché di un indimenticato artista tersicoreo.
Difatti, come scrive il Prof. Alessandro Pontremoli nella Prefazione, grazie a questo corposo volume possiamo avere “una lunga e dettagliata narrazione di una vita per la danza e di una danza per la vita. Dalla viva voce di Alberto Testa, un testimone attento a registrare fatti e incontri di una intera esistenza, ci proviene il racconto di quasi un secolo di danza: un osservatorio artistico del Novecento (e oltre) e di tutte le sue bellezze, ma ahimè, purtroppo, anche delle sue tragedie immani e irreparabili.
Attraverso gli occhi di Alberto Testa incontriamo personaggi del mondo della danza e della storia, trame di balletti, emozioni del palcoscenico, le fatiche dell’insegnamento, la militanza della scrittura; dentro le sue parole risuonano i sentimenti di un uomo che è, in fondo, ancora un fanciullo entusiasta, un fruitore instancabile di ogni forma d’arte, un esperto di grazia ed armonia.”
La pubblicazione è arricchita da alcuni estratti dal diario personale, che Alberto Testa ha tenuto regolarmente dal 1940 fino ai giorni nostri. A questo volume si accompagna “La Pavana della memoria – Alberto Testa si racconta”, una web-serie in tredici episodi-intervista (pubblicata su Youtube) e la bibliografia parziale di Alberto Testa (pubblicata – tramite link – nella pagina Wikipedia dedicata ad Alberto Testa). Entrambi i progetti sono stati realizzati interamente da Mauro Di Rosa così da lasciare ai posteri un vivido, chiaro e luminoso ritratto del Maestro e del suo acume intellettuale.
La lettura scorre veloce ed appassionata dai ricordi d’infanzia e adolescenza ai ricordi della famiglia, gli studi al Ginnasio e al Liceo, il periodo bellico, l’Università, da allievo di Grazioso Cecchetti alle lezioni di Regina Doria e Susanna Egri.
Testa danzatore e Testa coreografo anche per il cinema, l’opera lirica, il teatro di prosa e alla critica di danza, la cattedra all’Accademia Nazionale, i libri scritti e pubblicati, le conferenze sulla danza, i concerti di danza, il premio Positano dedicato a Léonide Massine, la Maratona di danza al Festival dei Due Mondi, il Premio Porselli “Una vita per la danza”, la Maratona Internazionale di Danza di San Pantaleo, il Concorso Internazionale di Danza, i Fondi Alberto Testa, le mostre, i premi, gli incontri, le curiosità e molto altro ancora, corredato il tutto da splendide fotografie.
Autore
Mauro Di Rosa è nato a Torino il 2 maggio del 1988, nel dicembre del 2010 si laurea al DAMS di Torino (con una tesi sul varietà televisivo “Ma che sera”), presso il quale si specializza, nel marzo del 2014, in Storia e Critica della culture musicali, conseguendo entrambe le lauree con il massimo dei voti e la lode.
La sua tesi magistrale in Storia della danza, dal titolo “Un ‘classico’ del ‘gender reversal’: lo Swan Lake di Matthew Bourne” ha ricevuto la dignità di stampa e ha vinto la II edizione del Premio Tesi “Adriana Cava” per la migliore tesi di laurea italiana d’argomento coreutico.
Nel 2014 l’editore Aracne pubblica la sua tesi in un volume dal titolo “Swan Lake di Matthew Bourne. Un ‘classico’ del ‘gender reversal’.” Mauro Di Rosa appassionato di cinema, musica e spettacolo all’età di undici anni ha iniziato a studiare recitazione teatrale, proseguendo sino alla fine del Liceo e recitando in spettacoli di fine anno allestiti presso il Teatro Juvarra e la Cavallerizza Reale di Torino, e a Coazze.
Ha frequentato inoltre lezioni di improvvisazione. Ha partecipato come attore non protagonista alla web-serie “Tracklist The series” e in qualità di danzatore e attore non protagonista allo spettacolo “La bella addormentata” presso il Teatro Piccolo Regio di Torino e al cortometraggio “Il contrario di vita” diretto da Riccardo Menicatti e Bruno Ugioli.
Ha collaborato alle riprese e al montaggio del documentario “I 200 anni dell’Itis Avogadro” diretto da Alessandro Rota e ha realizzato il cortometraggio “Kinocolus”.
Ha studiato inoltre pianoforte, solfeggio e canto corale e ha fatto parte del Coro dell’Università di Torino diretto da Sergio Pasteris.
Ha studiato anche danza classica, jazz e contemporanea, prendendo poi parte a prestigiosi stage con maestri di chiara fama, facendo in seguito parte della Compagnia di danza “Ensemble Arkè” e partecipando come danzatore alle partiture coreografiche “Altissima povertà” e “Cammino popolare” entrambe firmate da Virgilio Sieni.